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Nuestra amiga la luna

Pubblicato il 12 agosto 2016 da Annalaura Imperiali
VOTO:


Nuestra amiga la luna

In quello che si potrebbe definire il giorno della semi-finale della 69° Edizione del Festival del Film di Locarno, diamo un corto ma sostanzioso spazio a quello che si potrebbe definire un altrettanto corto e sostanzioso film.
In Nuestra amiga la luna, cortometraggio che porta la firma di Velasco Broca, giovane regista spagnolo che s’impegna nel riportare alla luce le memorie di un passato sepolto sotto la polvere della storia ormai da un secolo, Hadji è un giovane disabile hindu che vive in modo estremamente umile nei pressi del fiume Gange, in India. Quando perde quel poco che possedeva, viene accettato come discepolo da una strana guida spirituale: un russo che sembra distante dalla realtà del giovane hindu quanto lo sono l’acqua e il fuoco. Quella che si potrebbe definire la loro alleanza, infatti, provocherà eventi bizzarri che avranno ripercussioni anche in Occidente (visto che, non a caso, siamo sempre e comunque tutti sotto la stessa luna)…
Colpisce questo corto, presentato all’interno della sezione Pardi di Domani: Concorso Internazionale, non solo perché, come si diceva pocanzi, esso rappresenta chiaramente un ritorno al passato (si pensi a tutti i primi grandi corti della storia del cinema, dai fratelli Lumière a Georges Méliès), ma anche e soprattutto perché l’uso quasi ossessivo che il regista decide di fare delle scale, pur con ovvie differenze di base dovute alle diverse tematiche affrontate, ricorda da vicino una celeberrima opera che è stata portata come uno stendardo d’avamposto dal movimento femminista all’interno della Settima Arte: Meshes of the Afternoon, Maya Deren, 1943.
Bellissima in ogni caso la musica, unico vero elemento che rende chiaramente inseribile nella modernità attuale il corto Nuestra amiga la luna, che non solo, se si ascoltano bene le parole, dà il titolo all’opera, ma, soprattutto, accompagna le immagini del film contrapponendosi con uno stile ibrido agli spaccati di una vita povera ed estremamente caratteristica.
Per il resto il corto è girato in pellicola e in formato 4:3: certamente scelte, se non dimenticate, comunque meno fatte oggi come oggi… Ma, anche col passare degli anni, pur sempre valide.

Tweeting: Come riportare alla luce le memorie di un passato sepolto sotto la polvere della storia.

Where to: Visto al Festival del Film di Locarno del 2016 nella sezione "Pardi di Domani: Concorso Internazionale"


(Nuestra amiga la luna); Regia: Velasco Broca; sceneggiatura: Jesús Sáenz de Pipaón, Francisco Jota Pérez, Velasco Broca; fotografia: Emilio Rebollo, Cormac Regan, Maite Sanchez Astiz; montaggio: Velasco Broca, Daniel García; musica: Roberto Fernández, Matías Nadal; interpreti: Satish Kumar, Black Baba, Julián Génisson, Beatriz Lobo, Juan Antonio Herreruela; produzione: Bravo Tango Zulu; origine: Spagna, 2016; durata: 15’


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