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Festival Internazionale di Rotterdam

Pubblicato il 21 gennaio 2009 da Gaetano Maiorino


Festival Internazionale di Rotterdam

Apre i battenti il Rotterdam Film Festival. Il festival dedicato al cinema indipendente comincia stasera, 21 gennaio, con la proiezione del film Hungry Ghosts di Michel Imperioli, uno dei protagonisti della serie tv I Soprano alla sua opera prima da regista, e si chiuderà domenica 1 febbraio con la premiazione dei vincitori del Tiger Award.
Da trentotto edizioni ormai, il Rotterdam Film Festival è palcoscenico privilegiato per i giovani registi all’esordio o al secondo film, è infatti a loro dedicata la sezione competitiva della kermesse, che punta alla valorizzazione dei nuovi talenti internazionali e a promuovere le loro opere grazie al lavoro del mercato, il CineMart, tra i più apprezzati e frequentati dagli addetti ai lavori.
Da stasera e per 10 giorni, quindi, la cittadina olandese sarà al centro del mondo cinematografico grazie alla variegata proposta di proiezioni e attività collaterali che impegneranno gli esperti e intratterranno il numeroso pubblico.
Tre le macro-sezioni in cui si divide il programma del festival: Bright Future, Spectrum e Signals.
Nella prima delle tre si inseriscono le due competizioni, il VPRO Tiger Awards, che premia i lungometraggi (opere prime o seconde) e il Tiger Awards for Short Films che invece assegna un riconoscimento per i corti. Quattordici i lungometraggi in competizione con una grande attenzione alla cinematografia orientale rappresentata da ben cinque nazioni (Giappone, Corea, Cina, Indonesia, Taiwan); ventisette invece, i corti selezionati da ogni angolo del pianeta.
Spectrum è invece la sezione che apre lo sguardo sulla produzione recente e fa un po’ da indicatore sullo stato di salute del cinema mondiale, indipendente ma non solo. Grandi film come il pluripremiato Slumdog Millionaire di Danny Boyle e Gomorra di Matteo Garrone saranno presentati in questa sezione, che ospita anche altri grandi nomi del cinema mondiale come Takeshi Kitano, Paolo Sorrentino, Philippe Garrel, Alerei Balabanov, Jonathan Demme, Abbas Kiarostami e Kiyoshy Kurosawa. Una sezione dedicata ai corti più interessanti del 2008 anche all’interno di Spectrum, con una finestra sull’animazione e sulla sperimentazione.
Signals è invece la sezione che si occupa di omaggi e retrospettive. Protagonisti saranno quest’anno il regista polacco Jerzy Skolimowski, quello austriaco Peter Liechti di cui verrà anche proiettato l’ultimo lavoro The Sound of Insects, e l’italiano Paolo Benvenuti autore di Segreti di stato e Puccini e la fanciulla. Hungry Ghosts è invece una rassegna che ancora una volta guarda a oriente: i fantasmi del titolo sono infatti gli spiriti protagonisti dei film horror che provengono dall’Asia (Tailandia, Indonesia e Giappone in maggioranza), rappresentanti di una produzione sempre più in crescita e di moda. Un focus sulla recente cinematografia turca (Young Turkish Cinema), il recupero di opere dimenticate o recentemente restaurate (nella rassegna Regained), una selezione di opere prime di grandi autori, come il film d’esordio di Hou Hsiao-hsien, il primo corto di Ermanno Olmi, Manoel de Olivera e Lars von trier (in First Things First) e uno sguardo sui nuovi supporti di fruizione del cinema (in Size Matters) completano la sezione Signals, la più ricca e varia del festival.
Un calendario fitto e interessante, senza respiro per chi vuole immergersi del tutto nell’atmosfera del festival.


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