X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Fototessera

Pubblicato il 26 ottobre 2012 da Sabrina Mascellari
VOTO:


Fototessera

Surreale, grottesco e con uno sguardo ai fumetti. Così in sintesi è il cortometraggio di Roberto Pantaloni, in arte Panta, per Grossomodo produzioni, intitolato Fototessera e ambientato in un sottopassaggio deserto di una metropolitana. Qui un tizio un po’ bizzarro si imbatte nella scena di un delitto dopo aver trovato, in una cabina automatica per fototessera, le istantanee in sequenza del morto, aggredito mentre faceva le foto. Lo sventurato passante non è però da solo nel tunnel perché il balordo killer è sulle sue tracce e c’è anche un barbone abitante dei fatiscenti sotterranei dove l’intera vicenda si risolverà in un epilogo imprevisto e paradossale.
Girato in un bianco e nero suggestivo e ben fotografato, i cinque minuti del cortometraggio scorrono con agilità, considerando la mancanza del parlato e dei dialoghi (se si escludono le grevi interiezioni del barbone), merito anche di un attento montaggio e belle inquadrature, soprattutto le prime, in cui i giochi d’ombra e i chiaroscuri conferiscono all’azione un’aura di mistero. Scene che rievocano i fumetti polizieschi, come del resto il personaggio del passante che sembra uscito da una striscia di Dick Tracy, e alcuni interessanti contrasti come il cartello con la lettera “M” più volte inquadrato e rivelatore inequivocabile dell’ambientazione italiana del racconto cui fa da contraltare il giornale su cui compare la notizia dell’odioso delitto, il Metropolitan Gazette, in pieno stile gangster movie.
Da sottolineare la scena del ritrovamento delle foto del distributore automatico che fa tornare alla mente quella analoga di C’eravamo tanto amati (1974) di Ettore Scola nella quale Nicola (Stefano Satta Flores) scopre il profondo disagio di Luciana (Stefania Sandrelli) dalle foto in sequenza che rivelano una crescente maschera di dolore sul volto della ragazza. Semplice coincidenza o citazione voluta, con omaggio, del grande cinema italiano? Pur non essendo un’opera prima, in quanto Panta ha già realizzato altri cortometraggi, Fototessera difetta sia per la struttura del racconto che, seppur efficace all’inizio, si indebolisce e implode in una sequenza finale che ci è sembrata poco coesa, sia per il commento musicale non sempre perfettamente armonizzato con il sonoro in presa diretta. Buoni invece gli attori, credibili, nel ruolo e funzionali al racconto per un cortometraggio complessivamente originale che, al di là di qualche incompiutezza, ha il pregio di presentare uno stile definito e accurato.

Tweeting: Un mini noir suburbano in bianco e nero, grottesco e surreale, sulla fatalità, le coincidenze e l’assurdità del caso.

Where to: Su YouTube all’indirizzo http://youtu.be/u0Uiwpcu8gM. Da non perdere il delizioso trailer sul backstage del cortometraggio all’indirizzo http://www.youtube.com/watch?featur...


(Fototessera); Regia: Panta; soggetto: Andrea Paoli, Panta; sceneggiatura: Panta; fotografia: Ewelina Spasowicz; montaggio: Panta; interpreti: Totore Caggiari, Black Paloma, Amedeo Sicoli; produzione: Grossomodo Produzioni; origine: Italia, 2012; durata: 5’ e 30’’


Enregistrer au format PDF