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Free Range - Ballad on Approving of the World

Pubblicato il 24 giugno 2014 da Giovanna Branca

VOTO:

Free Range - Ballad on Approving of the World

La “ballata sull’ approvazione del mondo” raccontata dalla seconda opera del regista estone Veiko Ounpuu – Free Range – ha la patina di un film d’altri tempi. Sia nella sua forma che nella storia che porta sullo schermo questo film è venato dagli echi esistenzialisti della Nouvelle Vague, dall’insistenza sul rapporto di coppia e dall’insofferenza nei confronti della prosaicità delle cose del mondo. Fred, giovane aspirante scrittore, viene licenziato dal suo posto come giornalista perchè ha scritto una recensione troppo provocatoria di The Tree of Life, e torna a casa per scoprire che la compagna Susanna è incinta e vuole tenere il bambino. Da questo momento in poi vagherà in cerca di un senso, rivedendo la sua ex, sperimentando lavori umili, ubriacandosi, scrivendo la sua opera prima.
E’ evidente come l’inflazionato problema della ricerca di un “senso della vita” non costituisca ciò per cui lo spettatore valuterà il film, il cui vero senso risiede piuttosto proprio nel riferirsi ad un passato cinematografico e storico - evocato anche dall’abbigliamento del dandy protagonista - e riproponendolo quasi intatto ai giorni nostri. _ Operazione, questa, ad onor del vero riuscita: dalla fotografia alle scelte di montaggio come di progressione narrativa – scandita da scene autosufficienti – ciò a cui assistiamo è un omaggio anche raffinato ad una stagione conclusa ma sempre viva, così come lo sono gli intramontabili interrogativi che struggono il protagonista.
Se però si dà anche un certo valore alla nostra possibilità di empatizzare con i personaggi sullo schermo, allora la falla di Free Range sta proprio nel proporci un personaggio principale che non può che risultare odioso ma soprattutto stereotipato all’estremo nelle sue velleità artistiche e nel broncio inscalfibile con cui risponde ad ogni evento dell’esistenza.
Forse lo stesso clichè dello scrittore frustrato ed infine banale come e più della vita quotidiana che lo soffoca è parte del gioco, ma la monodimensionalità di Fred va a discapito del film nel suo complesso, ed il suo spleen tendente al nichilismo non evoca niente più che le tribolazioni di un mediocre narcisista.


CAST & CREDITS

(Free Range - Ballaad maailma heaksiitmisest) Regia: Veiko Ounpuu; sceneggiatura: Veiko Ounpuu, Robert Kurvitz; fotografia: Mart Taniel; montaggio: Liis Nimik; interpreti: Lauri Lagle, Jaanika Arum, Laura Peterson, Peeter Volkonski; produzione: Homeless Bob Production; origine: Estonia; durata: 104’.


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