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GOLDMEMBER

Pubblicato il 10 dicembre 2002 da Alfredo De Giglio


GOLDMEMBER

Ecco un film inutile. Superfluo perché non aggiunge nulla di nuovo agli altri due episodi di succeso.
La trama di questo Goldmember è un puro accumularsi di situazioni comiche, sketch, che tentano faticosamente di dare una omogeneità narrativa grazie alla algebrica somma delle singole parti. Non vi è, insomma, un crescendo emotivo dei personaggi, e non vi potrà essere quando tutto quello che succederà potrà contraddire ciò che è stato, e viceversa. Questa anarchia è propria di un certo cinema comico, detto volgarmente demenziale, in cui non esiste regola logica, canone da rispettare. Si pensi ai lavori dei fratelli Zucker, prima con gli aerei più pazzi e poi con le pallottole spuntate. Ma lì era tutto di alta pasta. In questo Goldmember ci troviamo davanti ad un prodotto di grana grossa, volgare e gratuita.
Come sempre nella saga di Austin Powers, i primi 10 minuti fanno sperare in un miracolo: ritmo, colori, musica, situazioni divertenti, addirittura riflessioni meta-cinematografiche (!). Poi tutto si affloscia in un alternarsi di personaggi interpretati dallo stesso Myers e di divertenti comparse eccellenti.
Le gag presenti in questo film sono riconducibili a solo due principi comici: l’accumulazione e l’anacronismo. Per il primo possiamo citare ad esempio le scurrilità in cui si lancia Ciccio Bastardo, che ti sembrano divertenti solo perché non ti va di piangere per un film così; nel secondo rientrano i vari viaggi nel tempo, con susseguente cambio di look e di partner femminile (qui una strepitosa Beyoncé Knowles).
La povertà della scrittura comica è la vera pecca di un film che a tratti, brevi, riesce a strapparti un sorriso: la faccia fessa di Myers, quella del grande Micheal Caine, il prologo iniziale (ah se il film finisse sui titoli di testa!). La trama è inutile raccontarla (così come è inutile parlare di ’regia’), visto il ripetersi burocratico dell’ormai noto canovaccio: Austin deve impedire al Dottor Evil di conquistare il pianeta e... Resta solo lo sconforto per il trovarci di fronte ad un altro film comico di bassa qualità, peraltro in un contesto di totale assenza di un vero (non diciamo grande ma almeno medio) talento comico in grado di farci dimenticare le ormai solite battute sulla cacca, sul pene, sulle tette, e via dicendo. Purtroppo i miliardi che Austin continua ad incassare minacciano un quarto episodio. Speriamo nel pudore di Myers.
Per usare il gergo oxfordiano del film, questo Goldmember non è da spruzzo.

[dicembre 2002]

regia: Jay Roach; sceneggiatura: Mike Myers, Michael McCullerd; montaggio: Jon Poll, Greg Hayden; fotografia: Peter Daming; musica: George S. Clinton; interpreti: Mike Myers, Beyoncé Knowles, Michael York, Robert Wagner, Seth Green, Mindy Sterling; produzione: John S. Lyons, Eric McLeod, Mike Myers, Jennifer Todd, Suzanne Todd; distribuzione: Eagles; origine: USA 2002; durata: 94’

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