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Grimm (Stagione 6) – Teste di serie

Pubblicato il 11 aprile 2017 da Vera Viselli
VOTO:


Grimm (Stagione 6) – Teste di serie

Finisce con questa sesta stagione Grimm, la serie un po’ fantasy ed un po’ poliziesca creata da David Greenwalt, Jim Kouf e Stephen Carpenter, ambientata a Portland. Iniziata con un poliziotto, Nick (David Giuntoli) che scopre inaspettatamente di essere un ‘grimm’, ovvero un cacciatore di wesen, capace di vederli nella loro trasformazione animal-mostruosa e di combatterli (un po’ la stessa capacità che ha il protagonista di Miss Peregrine, se vogliamo), l’ultimo atto lo vede protagonista di una estenuante lotta contro il Male assoluto, dal cui esito dipende il destino dell’intera umanità.

Questi 13 episodi conclusivi sono stati ideati dai creatori come una cavalcata finale che portasse degnamente a conclusione l’intera serie, mantenendo un thrilling sempre molto alto, accompagnato ad un senso di ineluttabilità che circonda non soltanto la figura di Nick ma anche quella di tutti gli altri protagonisti, Adalind in primis. Non pensiamo però che la storia, che si era mantenuta abbastanza lineare nel corso delle stagioni, complice anche l’autoconclusività degli episodi, non abbia osato: infatti in questa sesta stagione si è deciso di portare a galla una delle leggende storico-religiose più misteriose ed affascinanti, ovvero il Sacro Graal. Il bastone che Nick conquisterà, riunito al suo pezzo mancante, si rivelerà essere quel tesoro custodito e nascosto epr secoli e secoli dai vari cavalieri crociati e templari, nonché dalle varie generazioni di grimm, per arrivare infine a Nick – il bastone, arma potentissima, sembra richiamare i noti doni della morte potteriani: riuniti sotto un unico possessore, possono nascondere per sempre dalla morte, esattamente quello che fa prima il legnetto trovato da Monroe e Nick e poi il bastone.

Nell’ultimo episodio, i due creatori hanno deciso di mostrare la storia con una doppia versione della lotta contro il teschio-Zerstöer e della sua conclusione. Nella prima Nick perdeva ad uno ad uno i suoi amici e compagni, rimanendo in completa solitudine, quasi a mo’ di ultimo uomo sulla Terra: trovandosi in una sorta di mondo-specchio, di realtà alternativa in cui il Male era riuscito ad entrare nel nostro mondo, Zerstöer pretendeva qualcosa da lui (il legnetto) e, non ottenendolo, chiaramente gli portava via qualcosa, per portare il grimm a consegnarglielo sua sponte. Era una strada ancora mai praticata, questa, dagli sceneggiatori: nel corso delle precedenti cinque stagioni la volontà che aveva prevalso era stata quella di proteggere tutti i personaggi, per motivi di affezione dei fan ma anche degli stessi creatori, ma nel momento clou era anche giusto che Nick venisse messo sotto torchio, che temesse seriamente per la vita e la sopravvivenza non soltanto di se stesso ma di ognuno di loro. Ma come affermato dagli stessi Greenwalt e Kouf, non avrebbe avuto senso lasciare Nick da solo, nel momento in cui si è scelto di dare al finale un tono tra il fiabesco e l’iconicità religiosa, tanto da equiparare Nick a Mosè, perché altrimenti si sarebbe voluto dire che l’universo gira a vuoto e che l’uomo, alla fine dei conti, non va da nessuna parte.

Ma non è appunto questo il senso della serie. Non dimentichiamo che la trasformazione occorsa a Juliette, Adalind, Nick stesso, e la nascita di Diana e Kelly non era altro che un passaggio ad un livello superiore di accettazione del diverso: se inizialmente Nick accetta l’esistenza della parte wesen degli uomini, e riesce a farla accettare anche ad Hank e Wu, con l’andare avanti della serie la sfida era portare il diverso in una dimensione di affiliazione prima consuetudinaria e poi amicale, se non addirittura famigliare. Dimostrare cioè che i grimm possono essere migliori amici dei wesen, possono anche innamorarsi di loro, facendo in modo che un istinto primordiale possa trovare una conciliazione, una dominante umana dettata dalla ragione e dalla forza di volontà.


(Grimm); genere: poliziesco, drama, fantasy; sceneggiatura: David Greenwalt, Jim Kouf; stagioni: 6; episodi sesta stagione: 13; interpreti: David Giuntoli, Silas Weir Mitchell, Bitsie Tulloch, Russell Hornsby, Claire Coffee, Sasha Roiz, Bree Turner, Reggie Lee, Jaqueline Toboni, Danny Bruno, Damien Puckler, Mary Elizabeth Mastrantonio; produzione: Universal Media Studios, Hazy Mills Productions; network: NBC (U.S.A., 28 ottobre 2011 – 31 marzo 2017); origine: U.S.A., 2011; durata: 45’ per episodio; episodio cult sesta stagione: 06x12 – Zerstörer Shrugged


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