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Hui He - Un soprano dalla via della seta

Pubblicato il 5 agosto 2019 da Monia Manzo


Hui He - Un soprano dalla via della seta

La bellezza operistica si tinge di orientale, precisamente di cinese, grazie alla presenza di una donna e artista eccezionale: Hui He.
La sua esistenza all’interno dell’opera internazionale è già datata, ma grazie ad un meticoloso biopic, firmato da Andrea Prandstraller, finalmente la sua esistenza può diffusa in maniera capillare coinvolgendo addetti e non ai lavoro.
Non è nuovo il fatto, che grazie al mezzo cinematografico si possa favorire la diffusione di biografie artistiche straordinarie come quella della bella cinese nata a Xi’an, e divenuta celebre in occasione del concorso internazionale Operalia, The World Opera Competition del 2000, svoltosi a Los Angeles nel settembre 2000, dove ha vinto il secondo premio. Ha tenuto poi, con Plácido Domingo un importante concerto a Shanghai nel 2001.
Nel 2002 vince il 42esimo concorso internazionale Voci verdiane di Busseto (Parma), sotto la giuria, tra gli altri, di Leyla Gencer. Da questo momento inizia a lavorare nei maggiori teatri italiani tra cui il Regio di Parma dove debutta il ruolo di Tosca e il ruolo di Alzira. Interpreta a Busseto anche il ruolo di Aida, in una produzione di Franco Zeffirelli, portandola in tournée in molte città italiane.
Nel documentario proiettato in occasione dell’evento di presentazione, curato da Cinema d’iDea, attraverso la direttrice artistica Patrizia Fregonese De Filippo, si è potuto accedere a una storia peculiare, di un’artista che funge da ponte culturale tra Occidente e Oriente, tra Europa e Cina, grazie ad una vita, non solo artistica divisa tra i due continenti e creando una forma mentis, tipica di coloro che riescono a sovrapporre, senza confondere, due realtà completamente diverse.
Eppure tra le numerose peripezie lavorative, successi, viaggi, trasvolate e incontri con innumerevoli pubblici e altri artisti, emergono dei lati in comune con l’Italia: l’importanza della famiglia, degli affetti, dell’amore più viscerale, nonché un sistema non proprio meritocratico che ricorda quello mafioso italiano, ormai insinuatosi anche nell’arte.
Numerose sono le scene girate in casa dei genitori della soprano, in particolar modo nei momenti di convivialità più spontanea.

Hui He è una donna forte ma fragile al contempo, un esempio di femminile contemporaneo, presa da un lavoro molto importante, senza escludere la possibilità di avere una famiglia, anzi sperando di avere anche lei un amore e possibilmente dei figli.
Colpisce molto questo elemento fatto di tenerezza e profondità umana, tanto da domandarle personalmente come vivesse un tale dualismo. Risponde con spontaneità e una dolcezza disarmante tipica solo dei veri artisti: “È difficile avere una vita normale, ma io ci provo lo stesso, seppur sono sempre in giro per il mondo, - tra Est e Ovest aggiungeremmo.
La sua vita attraverso la lente d’ingrandimento del biopic ci appare sempre piu’ chiara: solo una grande personalità, con una spiccata umanità può rappresentare un sincretismo artistico tanto complicato.


CAST & CREDITS

(Hui He - Un soprano dalla via della seta); Regia: Andrea Prandstraller, Niccolò Bruna; sceneggiatura:Andrea Pradstraller, Niccolò Bruna ; fotografia: Niccolò Bruna, Dario Di Mella; montaggio: Barbara Pasquale, Yang Zihui; produzione: Agnese Fontana, Duan Penh; origine: Italia, Cina, 2019; durata: 80’


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