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I figli dei moschettieri (DVD)

Pubblicato il 1 marzo 2013 da Alessandro Izzi


I figli dei moschettieri (DVD)

Su certi film l’età disegna rughe e graffi che spesso feriscono gli occhi.
Sono, queste pellicole, come ritratti di Dorian Gray che invecchiano anche se la celluloide che li conserva tiene bene l’umido dei magazzini dove sono custodite. Film che li vedi e ti chiedi, in tutta onestà, come sia stato possibile che qualcuno li abbia pensati, realizzati e poi messi in commercio. Ancor più stupefacente, poi, pensare che qualcuno li abbia visti e spesso erano, invece, successi internazionali.
Su altri film, invece, le rughe lasciate dall’età sono solchi meno dolorosi e più espressivi. Forse non sono segno di saggezza, ma neanche di mera consunzione.
Si tratta di film che a vederli oggi hanno un sapore migliore. Come vino che invecchia e si fa più corposo e scuro.
I figli dei moschettieri, ci pare, fa parte di questa seconda categoria. Prodotto dalla RKO poco prima della sua ingloriosa fine, concepito come galleria di quadri in movimento dai colori pastosi che più che ad uno schermo starebbero bene su una tela, il film di Lewis Allen non è un capolavoro, ma regge la sua età con invidiabile grazia. Anzi, sembra addirittura meno vecchio (non diciamo “più giovane” per carità!) di tanti film usciti appena lo scorso anno.
La trama non la racconti velocemente per una semplice ed ottima ragione: è un film di cappa e spada e, perfettamente calato nel suo genere che si appella al nume di Alexandre Dumas, si fonda su un costante rincorrersi di situazioni.
L’escamotage di partenza è molto simpatico: i moschettieri son tutti diventati vecchi, qualcuno è anche passato a miglior vita, ma la regina Anna, che sente il regno minacciato dall’interno, ha bisogno di loro. Li chiama, dunque, in gran segreto aspettandosi, in risposta, l’arrivo di un gruppo di arzilli vecchietti capaci appena a tener spada e si ritrova davanti i figli degli stessi che, naturalmente, seguono le orme dei padri. Tutti maschi tranne una: Kiara, la figlia di Athos, che, però, è comunque provetta spadaccina e sul campo di battaglia non ha da invidiare niente a nessuno. Ovviamente i figli sono tali e quali ai padri (la figlia è invece gentilmente più bella) e così è garantita ogni continuità dinastica.
Il gioco del film è allegro e spensierato. Il genere cappa e spada non è mai stato aperto a riflessioni troppo complicate sul senso della vita. Piuttosto la trama è il pretesto, spesso dimenticabile, di duelli, scaramucce e tanto divertissment.
I figli dei moschettieri è stato girato evidentemente con un sorriso sulle labbra che non è solo quello degli attori che chiudono ogni scena in gran risate d’allegria. È un film grazioso, pulito anche nel suo mettere al centro un’eroina donna, manifesto allegro di un femminismo che non è svenevole e che unisce alla forza anche la grazia del gentil sesso. Certo i tempi non erano ancora maturi per una sostanziale uguaglianza tra i sessi e la pulzella è quella più spesso lasciata indietro nel rincorrersi delle avventure, ma quando sfodera la spada Maureen O’Hara è fedele alla promessa di bravura e sensualità.
Il film è tutto ritmo e qualche felice trovata narrativa. Forse niente di nuovo rispetto al genere, ma un film onesto che voleva divertire e spesso ci riesce ancora.
Non si potrebbe chiedere di più.

La qualità audio-video

Discreto il riversamento della vecchia pellicola su DVD. Certo non è possibile fare un raffronto tra la qualità della riproduzione domestica e la proiezione cinematografica, ma nel complesso si ha l’impressione, specie guardando le foto di scena contenute tra gli extra, che qualcosa in più poteva e doveva essere fatto per recuperare lo splendore dei colori che il tempo ha un poco cancellato. Nel complesso, però, ci pare, il risultato non è disprezzabile.
Due sono le opzioni audio per l’italiano: un 5.1 e un filologico 2.0. Preferiamo, comunque, la traccia originale in 2.0 che è più vera e più vicina alle intenzioni del regista.

Extra

La galleria fotografica è un omaggio dovuto alla ricca fotografia del film. I crediti originali ripropongono al sequenza dei titoli di apertura. Considerando che si tratta di un film abbastanza trascurato anche dagli amanti del genere, forse è il massimo cui si può aspirare.


(At sword’s point); Regia: Lewis Allen; interpreti: Maureen O’Hara, Cornel Wilde, Robert Douglas, Gladys Cooper, Dan O’Herlihy, Alan Hale jr.; distribuzione DVD: Pulp Video
formato video: 1.33:1; audio: Italiano 5.1 e 2.0, Inglese Dual Mono; sottotitoli: Italiano

Extra: 1) Galleria Fotografica 2) Crediti originali


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