La 42° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, quest’anno dedicata al cinema argentino contemporaneo, ai documentari indipendenti americani e al cinema digitale filippino, si è appena conclusa. Oltre ai vari premi collaterali (il pubblico ha premiato Eden di Michael Hoffman), la giuria ufficiale composta dal regista Paolo Virzì, dall’attrice Jasmine Trinca e dal critico cinematografico de Il manifesto Roberto Silvestri, ha assegnato con un ex-aequo il Premio per il concorso intitolato alla memoria di Lino Micciché: se lo sono spartiti il film Sehnsucht - Desiderio della tedesca Valeska Grisebach e A Short Film about the Indio Nacional. Or the Prolonged Sorrow for Filipinosper. Il primo a causa della tristezza e della beffarda dolcezza con la quale la regista Valeska Grisebach, nel riferire il travaglio sentimentale di tre creature ordinarie, offre il ritratto nitido e commovente dell’umanità provinciale della Germania di oggi. L’Altra metà del premio è andata alla sofferenza senza fine del popolo filippino, per mano digitale del giovanissimo Raya Martin, classe 1984. La ragione del premio sta “nell’aver sorprendentemente dimostrato che si può creare un nuovo cinema filippino ma soprattutto un ‘vecchio cinema filippino’, dando un originale contributo al ‘mockumentary’, maneggiando contemporaneamente materiale d’archivio, verità e falsità storica, umorismo e dolore”. Il sipario è calato anche sull’evento speciale, curato da Vito Zagarrio, dedicato quest’anno al cinema degli esordi italiani. In una settimana di dibattiti, sono intervenuti moltissimi registi tra i quali Daniele Vicari, Luca Lucini, Antonio Bocola, Costanza Quatriglio, Marco Amenta, Stefano Mordini, Luca Guadagnino, Egidio Eronico, Andrea Adriatico, Stefano Savona, Carola Spadoni, e attori come Jasmine Trinca, Valentina Cervi, Corso Salani, Maria Pia Calzone, Marcello Mozzarella. Insieme a loro sono intervenuti storici e critici dai nomi di Giorgio De Vincenti, Roberto Nepoti, Roberto Silvestri, Michele Anselmi ed Enrico Menduni... La città si è mostrata come sempre all’altezza, donando i suoi meravigliosi spazi e intervenendo con la consueta e puntuale discrezione, sulle proposte della kermesse cinematografica.