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“I TWEET”

Pubblicato il 15 marzo 2015 da Sabrina Mascellari
VOTO:


“I TWEET”

Tra le strade di New York vaga Frank, uno dei tanti senzatetto che popolano la caotica metropoli con i suoi frettolosi abitanti ormai assuefatti alla loro miseria e spesso indifferenti alla loro storia e alle loro necessità. Come tutti i suoi compagni di strada Frank vive esiliato in uno stato di invisibilità, senza futuro, in un presente immobile, dilatato su lunghi giorni tutti uguali e scanditi da un pasto da rimediare, un posto dove riposare al riparo dal tempo e dai pericoli e da qualche incontro con qualcuno disposto a scambiare due parole. Frank parla poco ma ha un singolare modo di comunicare: twitta, e non certo con uno smartphone o un tablet, ma scrivendo i suoi messaggi su logori pezzi di cartone che porta sempre con sé.

Durante una delle sue peregrinazioni l’allegro clochard incontra Claire, giovane studentessa oppressa dalla solitudine e dalla mancanza di attenzione da parte di sua madre Jamie, una bella signora in carriera, concentrata sul lavoro e la propria immagine e con poco tempo da dedicare alla figlia. Il povero vagabondo, con simpatia e creatività, suggerisce a Claire il modo per uscire dall’isolamento, dall’invisibilità e per reclamare l’affetto negato da una madre distratta e autoreferenziale; al tempo stesso la ragazza regala a Frank un’occasione gioiosa di soddisfazione, preziosa per chi come lui è quasi sempre ignorato o considerato l’esempio di un fallimento, di una vita mancata.

Mario Parruccini, fotografo, video editor e autore di videoclip, scrive e dirige il cortometraggio “I TWEET” e racconta in dieci minuti l’incontro di due solitudini sullo sfondo di una pallida e cinerea New York, città tra le più suggestive e cinematografiche e unica nella sua capacità di rappresentare lo scenario più adatto a descrivere le storie di isolamento e incomunicabilità dei personaggi che vi dimorano. Frank e Claire sono distanti tra loro per età, stato sociale e condizioni di vita, due disadattati che riescono a comunicare, a sostenersi e a uscire dalle loro prigioni sociali o emotive per superare un disagio.

“I TWEET” vanta una lunga serie di premi, riconoscimenti e menzioni speciali e si avvale di un cast internazionale, sia artistico che tecnico, e di uno script essenziale, composto da poche scene e brevi dialoghi che esplicitano in modo efficace e immediato i contenuti. I protagonisti sono tutti a servizio della storia, naturali nei ruoli loro assegnati e non vincolati a una performance interpretativa particolarmente caratterizzata, e anche la fotografia, il commento musicale e il montaggio, curato dallo stesso regista, risultano funzionali alla linearità del racconto.

Quello che resta alla fine della visione di “I TWEET” è una sensazione di gradevolezza per un film che, lungi dall’avere una qualsivoglia ambizione sociologica-predicatoria sulla penosa situazione dei senzatetto nella città simbolo del capitalismo, racconta con grazia e semplicità il disagio giovanile e l’incomunicabilità tra figli invisibili e genitori, come sostiene Claire, troppo “sopravvalutati”.

Tweeting: Un clochard e una studentessa condividono la solitudine sullo sfondo di una New York pallida e cinerea.

Where to: Su Rai Cinema Channel in streaming free o sul sito internet ufficiale di Mario Parruccini.


(“I TWEET”); Regia: Mario Parruccini; sceneggiatura: Sistiana Lombardi, Antonio Micali, Mario Parruccini; interpreti: Claire Duncan, Jamie Keohane, Doug Barron, Chanel Price; fotografia: Vitaly Bokser; montaggio: Mario Parruccini; musiche: Christof R. Davis; costumi: Natalie Romero; produzione: Fabian Zarta, Many Miles Film Production; origine: Italia, 2012; durata: 9’,59’’



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