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Il principe di Ostia Bronx - Biografilm festival 2017

Pubblicato il 16 giugno 2017 da Fabiana Sargentini


Il principe di Ostia Bronx - Biografilm festival 2017

Capocotta. Dagli anni Settanta meta di bagnanti romani stanchi della calura e desiderosi di uno stare al mare meno convenzionale degli stabilimenti di Ostia. La spiaggia libera attira uomini liberi. Le capannine di legno che vendono panini, fritto misto e bibite varie ospitano umanità varia. Al Settimo Cielo ci sta il principe, colui che si proclama e viene chiamato ’principe’ da chi lo vede passare da più di una decina d’anni sul litorale tra Ostia e Torvajanica tra-vestito in misès variopinte (assemblaggi di abiti dismessi da altri e raccattati in giro), uno stereo mangiacassette da cui escono distorte le note di cantanti popolari italiano, da Zero a Venditti, o pop music scaduta. Il principe non ha paura di quello che pensa la gente, dei giudizi o dei rimproveri: lui sta fuori dai giochi, ha scelto di vivere diversamente da quasi tutti, amando La contessa, Maurì per gli amici, un ex bellissimo, ex attore incompreso, alto e magro, sempre truccato in viso con cerone matita nera agli occhi e rossetto, che con voce impostata lo prende a parolacce amorevolmente, lo deride, lo sostiene. Sono una coppia di nobili decaduti, attori nella commedia che si scrivono ogni giorno da soli, mentre affrontano le miserie della vita con il sorriso negli occhi. Il principe si dà del matto, la contessa non pare concordare. Ne hanno viste tante, sono passati tra i gorghi della disperazione, della povertà, della pazzia: le hanno superate tutte, cantando, piangendo, urlando, buttando fuori tutto, senza marcirsi dentro tumori annientanti. Questo piccolo film prezioso, delicatissimo e privato rafforza le sue potenzialità grazie a filmati amatoriali che la contessa ha girato per anni: in questo modo lo sguardo si fa intimo, si immerge nella sostanza liquida dell’amore, quando i due amanti non si scherniscono, non recitano, non agiscono per mostrarsi ma giocano tra di loro, mescolando la naturalità con il piacere dell’occhio, la cultura con i sogni, la dura realtà con la poesia che salva e protegge. Che dietro ognuno di loro (come ognuno di noi) ci siano traumi familiari, lutti, frizioni e fratture insanabili è evidente (ma non esplicitato): ma che esista sempre una via d’uscita poetica è pur vero, l’importante è non smettere mai di cercarla. Ottimo montaggio di Paola Freddi, mix di finzione e realtà combinate insieme intrecciando materiali sporchi, interventi del regista-operatore (Raffaele Passerini), operazioni di cinema nel cinema, rispecchiamenti, sorte di homemade videoclip cantati e stonati dai protagonisti. Un lavoro da vedere.


CAST & CREDITS

(Il principe di Ostia Bronx); Regia: Raffaele Passerini; montaggio: Paola freddi; interpreti: Dario Galetti Magnani; genere: Documentario; origine: Italia, 2017; durata: 60’


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