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Italian Sud Est

Pubblicato il 18 novembre 2003 da Francesca Vatteroni


Italian Sud Est

Fluid Video Crew è una realtà di produzione audiovisiva a basso costo nata a Roma nel 1995 e composta da Davide Barletti, Edoardo Cicchetti, Lorenzo Conte e Mattia Mariani. La sperimentazione, teorizzata e praticata, costituisce con certezza l’identità del gruppo, già noto nel circuito indipendente per la notevole attività che include la realizzazione di numerosi lavori quali videoinstallazioni, news di contro-informazione per il circuito dei centri sociali, riprese di concerti, documentari incentrati su diverse realtà politiche e culturali. Fluid però non ha disdegnato - né a tutt’oggi rinnegato - la realizzazione di produzioni con un margine minore di autonomia espressiva come servizi televisivi e lavori su commissione, perfino un paio di matrimoni. La consuetudine a lavorare in gruppo, vissuta come una necessità, ma divenuta metodo irrinunciabile, ha favorito la maturazione nel gruppo che, nel passaggio al lungometraggio cinematografico, ha manifestato chiari segni di una crescita non soltanto stilistica ma, cosa ancora più importante in questo momento, di umanità e cultura. Idealmente diviso in tre parti, ciascuna delle quali introdotta da una citazione da Federico Fellini, da Carmelo Bene - artista rinnegato dalla sua terra d’Otranto - e dall’ex allenatore del Lecce Eugenio Fascetti, Italian Sud Est è la storia di un viaggio lungo la ferrovia locale che attraversa la provincia di Lecce, snodo di transito importantissimo per la vita sociale e l’economia salentina negli anni ’60 e ’70 e ormai quasi in disuso. Caterina vuole conoscerne la storia per scrivere un articolo: viaggia sui piccoli treni e si ferma a parlare con i passeggeri, con i macchinisti e i ferrovieri che incontra nelle stazioni, interpretati da attori e non professionisti che recitano loro stessi o interpretano personaggi realmente esistenti come Gigellino, il manovale dileggiato dagli scherzi sciocchi e crudeli dei colleghi. I loro racconti evidenziano il legame profondo dei salentini con la propria terra e il senso di appartenenza che contraddistingue la storia di questa gente, le loro vicende per semplici o fuori dell’ordinario che siano, ci portano a conoscenza di esistenze spesso drammatiche. Entriamo in un mondo dai tempi dilatati, scandito dal passaggio dei convogli serviti da un unico binario: ISE nel mostrarci quel ritmo di vita così desueto, ci permette di fare la conoscenza di persone che coltivano le proprie attitudini artistiche o più prosaicamente l’orto, facendoci partecipi di un mondo vivo, assai lontano dalle volgarità e dalle avventure fasulle della Real Tv. Ma il mondo è troppo vecchio per saper riconoscere il nuovo nell’antico. Questa frase di Fellini che apre il film evidenzia il passaggio nella poetica dei Fluid dalla “unicità e irripetibilità del momento documentaristico-cinematografico” alla necessità di una rappresentazione che prenda in considerazione la memoria e che trova una felice rappresentazione nella relazione a volte imbarazzata, ma sostanzialmente armoniosa tra Caterina e le generazioni precedenti.


regia: Fluid Video Crew; sceneggiatura: Marco Saura; fotografia e montaggio: Fluid Video Crew; musica: Brutopop, Gopher; interpreti: Antonio Aluisi, Caterina Tortosa, Matteo Fraterno, Gianni Monteduro, Alberto Signore, Lea Barletta, Fabbrizio Pugliese, Fabbrizio Saccomanno, Biagino Bleve, Vincent Brunetti, Mario Fracasso, Med, Ippolito Chiarello produzione: Gianluca Arcopinto, Amedeo Pagani, Fluid Video Crew produzioni audiovisive indipendenti; distribuzione: Pablo; web info: www.pablo.it


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