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Jean Claude Izzo, il noir mediterraneo parte dalla Campania

Pubblicato il 24 ottobre 2008 da Mario Bove


Jean Claude Izzo, il noir mediterraneo parte dalla Campania

La città di Castel San Giorgio nel salernitano ha dedicato due giorni ad uno dei suoi “nipoti” nati e cresciuti in terra straniera, lo scrittore francese Jean Claude Izzo scomparso prematuramente nel 2000. Con il titolo “Sguardi Mediterranei”, gli incontri del 18 e 19 ottobre sono stati l’occasione per conoscere meglio l’autore della trilogia marsigliese di Fabio Montale e per presentare il progetto della rassegna “Jean Claude Izzo Festival di Cinema e Letteratura noir” che si terrà, nel centro salernitano, fra maggio e giugno 2009 con la direzione di Marco Pistoia, docente di Storia e Critica del Cinema al DAViMus di Salerno.
La prima serata, introdotta dallo stesso Pistoia, ha ospitato una tavola rotonda con la sceneggiatrice Anna Pavignano, il fotografo Ugo di Pace, lo scrittore Isaia Sales ed il sindaco di Castel San Giorgio, mentre durante il secondo appuntamento è stata proiettata una puntata tratta dalla serie televisiva “Delitti sotto il sole”, riduzione per il piccolo schermo delle storie dell’investigatore Fabio Montale, personaggio letterario di Izzo.
La rassegna in corso di allestimento sarà incentrata sul noir ed intende proporsi soprattutto agli studenti delle scuole superiori e della vicina Università di Salerno, con la realizzazione di alcuni cortometraggi e sceneggiature. Un festival che metta insieme l’espressione visiva del cinema e quella letteraria della sceneggiatura, ma che abbracci nel contempo anche le suggestioni sonore mediterranee. Un progetto ambizioso che gli ideatori intendono concretizzare come spinta per la rivalutazione culturale del centro salernitano e per rendere più familiare la figura di Izzo ai suoi luoghi di origine.

Durante la tavola rotonda del 18, gli ospiti non hanno solo discusso del legame che lo scrittore ha mantenuto con l’Italia ma anche delle caratteristiche salienti del noir ambientato nel Mediterraneo. Così come in Montalbàn e Camilleri, anche in Izzo un genere tipicamente plumbeo e urbano quale il giallo si apre alla luce del mare più antico della storia, ai suoi profumi ed alla brezza che spira sulle tristi vicende umane di “Casino totale”, “Chourmo. Il cuore di Marsiglia” e “Solea”. Nei suoi romanzi si leggono esplicitamente le posizioni di uno uomo vicino alla gauche, non a caso nato e cresciuto a Marsiglia, uno dei luoghi dove l’integrazione e la sovrapposizione fra culture diverse era meglio riuscita. Proprio nella città-porto, crocevia del Mediterraneo, Izzo ambienta le vicende del collega francese di Montalbano e Carbalho.

La biografia di Jean Claude non è, come ci si aspetterebbe, densa di avventure, viaggi, paesaggi o grandi rivoluzioni. Ci restituisce piuttosto la figura di un autore acceso da una forte passione per la scrittura e la politica. Figlio di un emigrante di Castel San Giorgio, trascorse alcuni anni in un piccolo centro non lontano dalla sua città natale, dividendosi fra il lavoro di bibliotecario e numerose collaborazioni con numerose testate giornalistiche. Trasferitosi a Parigi alla fine degli anni ‘80, divenne animatore di premi letterari e festival, pubblicò raccolte di poesia ed iniziò a scrivere anche per il cinema.
Una particolarità che lo contraddistingue da altri scrittori è che Izzo decise di concludere la trilogia facendo morire il protagonista Fabio Montale, scelta che gli attirò le ire dell’editore e le critiche avverse di altri narratori di genere.
Dopo la morte per cancro, avvenuta nel 2000, dai tre romanzi marsigliesi è stata tratta la serie televisiva “Delitti sotto il sole”, interpretata da Alain Delon. A lungo si dibatté sull’opportunità di far interpretare la parte all’attore francese per via delle profonde differenze ideologiche che lo opponevano ad Izzo, ma alla fine le ragioni della produzione riuscirono ad imporre il volto noto di Delon e la serie andò in onda nel 2001.


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