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L’amorosa visione

Pubblicato il 26 aprile 2007 da Marco Di Cesare


L'amorosa visione

Una voce fuori dal coro o, meglio, voci diverse che premono per farsi sentire (e magari anche ascoltare), con una necessità e una delicatezza che tentano - riuscendoci perfettamente - di innalzarsi al di sopra dell’italica mediocrità.
Questo è L’amorosa visione – Percorsi giovani di incontro e di abbandono, documentario e documento antropologico e sociologico, un’ora scarsa di video interviste realizzate dai giovani che lasciano parlare (e parlano con) altri giovani, tutti dai 18 ai 30 anni. Tranne uno: Daniele Segre, direttore artistico e coordinatore del progetto, padre putativo di studenti delle superiori e dell’Università, di operai e disoccupati, tutti di Macerata e dintorni. Perché L’amorosa visione è il frutto di un laboratorio tenuto dal regista e promosso dall’Assessorato Formazione e Lavoro della Provincia di Macerata, con la collaborazione dell’Istituto regionale di ricerca educativa per le Marche, utile per lasciar familiarizzare dei ragazzi con il linguaggio audiovisivo, possibilità per un futuro inserimento professionale, ma anche, e soprattutto, per imparare a esprimersi, e ad ascoltare gli altri.
Da questa fruttuosa integrazione di forze è nato un flusso di parole e volti sempre e comunque belli, perché paesaggi dell’anima che si raccontano attraverso riflessioni e pensieri a cuore aperto, espressioni di una ‘meglio gioventù’ dei nostri giorni, radicata nel nostro presente. Nel tempo lontana da quelle, arroganti, degli anni Settanta od Ottanta, che vogliono far sentire sempre la loro presenza attraverso ‘revival’ nati già morti, vetuste nubi del passato che gettano la loro ombra sul nostro presente, voci stentoree che vogliono parlare al posto di chi giovane lo è, oggi. E nello spazio distanti dalle immagini propinateci dai media (compreso il cinema) che sempre più prendono le sembianze delle ‘morte al lavoro’ – una morte per le nostre coscienze - subdoli divulgatori di uno smaccato sensazionalismo fatto di parole e pensieri semplicistici, del tutto inutili a comprendere noi stessi, e gli altri.
Invece L’amorosa visione ci parla di utopia e di sistema, di lotta e di acquiescenza, di solitudine e alienazione, di (non) italianità per nascita o adozione, di Europa ed extracomunitarietà, di estraneità, precarietà e famiglia, e di senso d’appartenenza a quel fatidico intervallo 18-30, fatto di saggezza, paura e speranza nel vivere: un sentire comune che non sta a significare sentimento massificato. Bensì è un parlare dal basso, ma in quanto individui, attraverso un montaggio puntuale che riesce a sovrapporre e incanalare i diversi punti di vista, creando una linea narrativa e abbattendo il muro che sempre si instaura tra intervistato e intervistatore, tanto che sentiamo la presenza dell’occhio partecipe di quest’ultimo, ma non le sue domande.
Si nota qui l’intervento della sensibilità di Daniele Segre e del suo ‘Cinema Utile’, perché «Il cinema può e spesso deve raccontare la società non solo in maniera mediata, metaforica, ma anche dando volto e voce ai protagonisti della realtà in cui viviamo, e che spesso sono lasciati in ombra, o al margine, o nell’invisibilità, dai media. Storie […] che si dipanano accanto a noi senza che riusciamo, spesso, a trarne materia di riflessione e di crescita individuale e sociale» (dal sito ufficiale di Daniele Segre). Quasi un manifesto per un cinema di periferia, ma non provinciale, purtroppo spesso lasciato ai margini a causa delle scelte dell’industria e del pubblico mainstream.
L’amorosa visione non uscirà nei cinema, forse potrebbe trovare spazio presso qualche festival: non è detto, però, che questa debba considerarsi come una iattura, perché, almeno, non potrà essere fagocitato dai Muccini o dai Brizzi di turno. Invece girerà per le scuole, da settembre prossimo. E in questo modo potrà essere utile a molti. Mentre a tutti gli altri non resterà che incamminarsi alla ricerca di questo capolavoro in miniDV, che è più cinema di tanti film che solo casualmente passano per le nostre sale.

Conferenza stampa de L’amorosa visione


(L’amorosa visione) Regia, soggetto e sceneggiatura: Laboratorio con studenti di Liceo, Accademia e Università della Provincia di Macerata, sotto la direzione artistica di Daniele Segre; produzione: Provincia di Macerata, I.R.R.E. Marche; origine: Italia 2007; durata: 57’; formato: miniDV; web info: sito ufficiale di Daniele Segre


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