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L’Italia del nostro scontento: Verde, Bianco, Rosso - Roma 2009 - L’altro cinema Extra

Pubblicato il 17 ottobre 2009 da Salvatore Salviano Miceli


L'Italia del nostro scontento: Verde, Bianco, Rosso - Roma 2009 - L'altro cinema Extra

Tante le storie. Tante le testimonianze e le voci. Di grandi nomi, intellettuali, gente comune, proletari e borghesi (dicotomia neanche troppo velatamente sottolineata), giovani e vecchi, decani e matricole. Tanti i protagonisti de L’Italia del nostro scontento, documentario al femminile firmato da Francesca Muci, Elisa Fuksas, Lucrezia Le Moli.
Che la realtà contemporanea, vissuta ed analizzata all’interno dei confini nazionali, non sia proprio uno dei momenti più alti della storia civile, sociale e culturale del nostro paese è ormai cosa assodata. A dirla tutta, e forse converrebbe prenderne finalmente atto, si attraversa un periodo di assoluta regressione. Le autrici seguono tre direttrici tematiche, suddividendo la loro personale ricerca sulla società attuale (filtrata attraverso le parole pronunciate dagli intervistati) attraverso capitoli dedicati, rispettando la disposizione cronologica del film, ad ambiente, giovani e politica. Sentendo le dichiarazioni di Toscani, Winspeare, Settis e di tanta gente comune, verrebbe la voglia di commentare una per una ogni singola parola. Quelle di chi abita in pieno centro a Roma, e guarda con affetto altezzoso il “vicino di casa” di Tor Bella Monaca o Corviale , o quelle timide ed impacciate di ragazzini che dichiarano di votare da una piuttosto che da un’altra parte senza mostrare alcuna cognizione di causa, di giovani laureandi/laureati invitati ad immaginarsi il proprio futuro, o di chi dice di votare lega per il semplice fatto di sentirsi italiano.
Cerchiamo di resistere a questa tentazione e, tornando al film, iniziamo con il dire che l’operazione compiuta risulta interessante per la capacità di fondere e raccontare diverse ideologie (sbaglia, a nostro avviso, chi pensa che questo non sia un nodo centrale del film), di incrociare visioni del mondo e della realtà urbana, nuda e concreta, semplice e quotidiana, spesso in antitesi. Il registro usato alterna quello della inchiesta sociologica e giornalistica ad una sorta di filtro narrativo della realtà. Gli scenari urbani mutano, dal centro si passa alla periferia così come dal nord si viaggia verso il sud. Il rischio è il medesimo che si sfida ogni qualvolta ci si pone davanti l’obiettivo di dare uno spaccato della realtà: la retorica. Non è colpa del documentario in sé, piuttosto della sensazione sgradevole di stare ad ascoltare, ormai da anni, sempre i soliti proclami, le identiche espressioni e riflessioni. Forse, davvero, questo è il risultato a cui è giunto il nostro paese, un immobilismo totale in grado solamente di parlarsi addosso.
Il film funziona soprattutto nella prima parte, quando il racconto non soffoca l’impianto visivo. Da un certo punto in poi, infatti, l’attenzione per l’immagine sembra scemare a favore del testo, delle singole dichiarazioni che si succedono senza posa. Anche il montaggio inizia a seguire più l’impianto cronachistico perdendo parte di quella qualità cinematografica che si era intravista nei primi venti/trenta minuti di proiezione. Apprezzabile è l’onestà delle autrici nel non sottolineare una opinione piuttosto che un’altra, nel rispettare con rigore intellettuale ogni singola considerazione, sia essa condivisibile o meno. Il finale, con quel susseguirsi di volti accompagnati dall’età e dal nome in sovraimpressione, forse sembra, però, essere una soluzione di chiusura un po’ troppo semplice e sbrigativa. Fa sorridere come L’Italia del nostro scontento (il titolo non è affatto male…) alterni positività e negatività proprio come l’oggetto del suo narrato. Parte con delle ottime premesse e le tradisce parzialmente nel suo procedere


CAST & CREDITS

(L’Italia del nostro scontento: Verde, Bianco, Rosso) Regia: Francesca Muci, Elisa Fuksas, Lucrezia Le Moli; soggetto: da una idea di Franco Scaglia; sceneggiatura: Elisa Fuksas, Daniela Giammusso, Francesca Muci, Andrea Di Consoli, Michele Rossi, Lucrezia Le Moli, Andrea Porcheddu, Giacomo Goldkorn; fotografia: Luca Ranzato, Bruno Fundarò; montaggio: Eleonora Cao, Simona Paggi, Cristina Flamini; musica: Andrea Mariano; produzione: Rai Cinema, Faro Cinema; distribuzione: Rai Cinema; origine: Italia, 2009; durata: ‘85;


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