X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



LA DAMIGELLA D’ONORE

Pubblicato il 18 settembre 2004 da Antonio Pezzuto


LA DAMIGELLA D'ONORE

Tanti anni fa, eravamo nel 1968, Stephane era una moglie infedele ma comunque disposta a difendere il marito che gli aveva ucciso l’amante. Oggi, trentacinque anni dopo, ha deciso di cambiare nome, si fa chiamare Senta, appare ringiovanita di un bel po’ di anni, e continua a credere che l’omicidio sia una prova d’amore. E questo omicidio lo chiede a Philippe, promettente agente di commercio, figlio/capofamiglia che vive con la mamma e le due sorelle più piccole, una in procinto di sposarsi, l’altra di divenire tossica. Nella vita di Philippe, tranquilla ed un po’ monotona, irrompe Senta (interpretata da Laura Smet, figlia di Jonny Halliday e Nathalie Baye), damigella d’onore, con la sua strana morale, le sue bugie, la sua follia, e le sue regole: per sapere amare bisogna, tra l’altro, aver dormito con qualcuno del proprio sesso, e aver ammazzato una persona. Follia contagiosa, che porta Philippe in un gorgo d’amore e di passione, che lo induce a mentire e a scegliere soluzioni che la ragione non riconosce. Un film, tratto da un romanzo di Ruth Rendell, a cui Chabrol già si era rivolto in occasione de La Cerimonie (Il buio della mente), per raccontare - come ha detto il regista francese - una storia che inizia con una famiglia unita, e finisce con la stessa famiglia sotto interrogatorio al commissariato. All’inizio tutti i componenti, a parte Philippe che non se ne rende conto, stanno cercando di fuggire in un modo o nell’altro. Persino Christine, la madre, vuole andarsene a vivere con il suo fidanzato. La sorella minore di Philippe è ossessionata dall’idea di andarsene da casa e l’altra sorella sposa un poco promettente pompiere. È inquietante, una famiglia normale, distrutta prima del tempo. La Demoiselle d’honneur, è un’ulteriore capitolo della commedia umana che Chabrol sta realizzando sullo sfaldamento della famiglia borghese, visto nelle sue varie sfumature, nei suoi drammi banali o meno, dalle donne di servizio frustrate agli scambi tra neonati o al dramma dell’aborto. Una persistenza intorno ad un unico tema - questa di Chabrol - che gli permette, con taglio naturalista, di esplorare il tema nelle sue mille sfaccettature, di ampliarlo e di giocarci, inserendo, nei diversi film piccole variazioni, rimandi e citazioni. Un lavoro seriale su di una morale piccola piccola, facile, piena di squallori e compromessi, che quotidianamente, attraverso le pagine di cronaca nera, vediamo continuamente dissolversi.

[settembre 2004]

Regia: Claude Chabrol Sceneggiatura: Pierre Leccia, Claude Chabrol dal romanzo di Ruth Rendell Fotografia: Eduardo Serra Montaggio: Monique Fardoulis Musica: Matthieu Chabrol Interpreti: Benoît Magimel, Laura Smet, Aurore Clément Produttori: Antonio Passalia, Patrick Godeau Produzione: Aliceleo Coproduzione: Canal Diffusion, France 2 Cinema, Integral Film, Janus International, Titania Produzione 2004 Durata: 110’

Enregistrer au format PDF