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La Femme Du Cinquieme - Conferenza Stampa

Pubblicato il 1 novembre 2011 da Annalaura Imperiali


La Femme Du Cinquieme - Conferenza Stampa

Prendendo spunto dall’omonimo romanzo La Femme Du Cinquieme, il regista Pawel Pawlikowski ha deciso di mettere in scena questo suo ultimo film basandosi sul grande interesse sentito fin da subito nei confronti della trama e della potenziale sceneggiatura che sarebbe potuta uscire dal testo. Nonostante l’idea fosse molto diversa da quella che aveva dettato le leggi e i sistemi delle sue precedenti pellicole, Pawlikowski sceglie di mettersi in discussione, di sperimentarsi, di provare ancora quella sempre accattivante brezza della novità che spira da luoghi ignoti e che molti artisti abbracciano con piacere. L’attrice protagonista, Kristin Scott Thomas, per dare vita ad un personaggio difficile come quello che ha interpretato si è preparata costruendo passo dopo passo le spoglie all’interno delle quali doveva entrare. “Il mio è un personaggio tanto misterioso quanto attraente” commenta la Thomas, che l’ha saputo svolgere con la professionalità e la classe che chiunque potrebbe notare a colpo d’occhio. Pawlikowski ammette che sia normale la sensazione di spaesamento e disorientamento provati dallo spettatore il quale, combattuto fra realtà e finzione, sana saggezza e follia, si barcamena continuamente nel limbo di una pellicola che non vuole essere “né naturalista, né del tutto immaginaria, ma piuttosto fluida e realistica nella profondità dei sentimenti che esprime”. La Thomas afferma ancora di essersi divertita e impegnata nel lavorare in un modo totalmente nuovo, quello di Pawlikowski, che ritiene primario, dal canto suo, da una parte l’interesse che può suscitare un attore sia professionista che non e dall’altra l’importanza di non fermarsi sui soliti luoghi comuni dei “diversi modi di fare cinema a seconda delle nazionalità”. Pawlikowski non ha avuto alcun dubbio sulla scelta del cast; è stato in un certo senso facile decidere chi dovesse interpretare i personaggi perché, soprattutto i due attori protagonisti, sembravano tagliati apposta per i ruoli che poi gli sono stati assegnati. Entrambi, il protagonista maschile in particolare, la cui maschera sinistra è stata vestita da Ethan Hawke, devono muoversi in uno scenario complesso, variegato e ipnotico. La Thomas, a proposito della propria esperienza da attrice, ha anche affermato che “fare questo lavoro è frutto sia di disciplina, che di rigore, studio e follia. Bisogna avere la libertà, per esprimersi al meglio, di cambiare con versatilità a seconda di ciò che richiede la situazione in cui si lavora”. Nonostante il regista affermi di non aver fatto nessuna copia pedissequa di altri film, sicuramente The Tenant di Roman Polanski ha messo la zampino nella soluzione adottata dallo stesso. Non interessando a quest’ultimo alcun tipo di “minestra riscaldata”, egli sceglie soluzioni assolutamente proprie che prevedono l’essere se stessi sempre e comunque e l’unirsi seguendo l’obiettivo comune che si vuole raggiungere.


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