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La leggenda del western. Da John Ford a Quentin Tarantino [libro]

Pubblicato il 10 gennaio 2017 da Stefano Colagiovanni


La leggenda del western. Da John Ford a Quentin Tarantino [libro]

"Spesso i film scelti erano western, di cui le componenti essenziali erano l’epica, l’avventura, i grandi spazi aperti, l’incanto e lo spettacolo della natura...ciascuno, a modo suo, si abbandonava al sogno e alla magia dello schermo."
(Francangelo Scapolla)

Cos’è il cinema western? Ricordando le famigerate parole del grande critico André Bazin, il cinema western è il genere americano per eccellenza. Francangelo Scapolla, studioso di cinema e avvezzo da anni alla saggistica cinematografica, si dedica nel suo nuovo saggio, edito da il melangolo, alla missione di fornire a vecchi appassionati o a nuovi interessati, uno strumento di semplice fruizione e, al contempo, utile per rimpolpare la memoria e il proprio bagaglio culturale in merito, partendo proprio dal principio esternato da Bazin: il cinema western, quello che più di tutti ha saputo raccontare con epicità e malinconia la nascita e il declino del mito della frontiera americana vive ancora oggi grazie ai cineasti e agli attori che hanno saputo conferirle una precisa dimensione, a cavallo tra fantasia e realtà, in un racconto globale ed epocale che, nonostante il trascorrere del tempo, non si è mai dato completamente per morto, anzi rivive negli ultimi anni una spiccata ripresa, grazie ad autori temerari, conservando ancora quel fascino appartenuto a un cinema classico certamente improponibile oggigiorno. Per questo Scapolla ha intitolato il saggio La leggenda del western. Da John Ford a Quentin Tarantino, citando consapevolmente i nomi dei più grandi registi del western classico (il primo) e di quello moderno (il secondo).

L’opera si divide in tre parti: nella prima l’autore lascia spazio alla teoria, presentando a suo modo i caratteri del genere, arricchendo la narrazione con una vasta gamma di sensazioni e ricordi grazie ai quali è riuscito a far maturare la passione per il western, non eccedendo mai in esercizi di stile, ma presentando tutte le nozioni di base necessarie per non perdersi nel corso della lettura, con il pensiero sempre rivolto a chi del western conosce poco o nulla.
La seconda parte del saggio propone, forse in maniera fin troppo schematica, una retrospettiva sui grandi registi che hanno plasmato il genere western (da Cecil B. DeMille a John Ford, passando per Raoul Walsh, King Vidor, Howard Hawks, John Sturges, Anthony Mann, Sam Peckinpah, Sergio Leone e molti altri), seguita da una panoramica su quegli attori che sono ricordati come i protagonisti che hanno prestato sguardi, mimica, muscoli e carisma, contribuendo a dar corpo e sostanza agli eroi e agli antieroi della frontiera (John Wayne, James Stewart, Gary Cooper, Henry Fonda, Randolph Scott e tanti altri); seppure dopo uno sguardo frettoloso si nota come manchino all’appello nomi di prestigio, quali Clint Eastwood o Ed Harris, questi vengono collocati nella terza parte del saggio.
La terza parte si riallaccia alla prima, abbandonando la schematicità per riabbracciare uno stile discorsivo, improntato nel focalizzare quegli aspetti teorici e approfondimenti mirati su alcuni di quei titoli imprescindibili per il filone classico, secondo l’autore (Sentieri Selvaggi, Ombre rosse, Mezzogiorno di fuoco, Sfida infernale e altro ancora), con il duplice intento di sviscerarli e metterli a confronto, senza mai perdere di vista lo stile dei rispettivi cineasti e l’impronta dei protagonisti in scena; successivamente, come già preannunciato, Scapolla conclude il saggio presentando i nuovi autori che hanno saputo infondere nuova linfa vitale al genere (dal Clint Eastwood regista, fino alle grandiose opere di Quentin Tarantino), sottolineando a più riprese il concetto secondo cui il western, seppure in conflitto con l’evoluzione dello star system hollywoodiano e le tendenze del mercato, conserva ancora oggi quel magnetismo selvaggio che attira i cultori della settima arte, costringendoli a rivisitare, rileggere e riproporre in nuove chiavi di lettura, i principi cardine del genere dei generi del cinema americano.
Chicca finale: una brevissima raccolta di inquadrature, quelle che, a discrezione dell’autore, hanno rappresentato, e ancora oggi continuano a farlo, il grande cinema western d’autore. Così, La leggenda del western. Da John Ford a Quentin Tarantino termina volgendo il proprio sguardo verso l’orizzonte sconfinato del cinema western, come il valoroso Ethan Edwards nella scena di chiusura di Sentieri Selvaggi.

Considerato il costo più che accessibile, il saggio di Francangelo Scapolla risulta un ottimo strumento per integrare il proprio bagaglio culturale in tema o conoscere le glorie che hanno saputo raccontare la frontiera meglio di chiunque altro.


Autore: Francangelo Scapolla
Titolo: La leggenda del western. Da John Ford a Quentin Tarantino
Editore: il melangolo
Collana: Nugae
Dati: 237 pp., integrato con stampe di locandine in pagine plastificate
Anno: 2016
Prezzo: 10,00 €
Isbn: 978-88-6983-033-4
webinfo: Sito della casa editrice


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