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La partita lenta

Pubblicato il 8 dicembre 2012 da Agostino Devastato
VOTO:


La partita lenta

La partita lenta, il cortometraggio di Paolo Sorrentino, ideato e realizzato per il progetto "PerFiducia" di banca San Paolo imi, si impone subito per la sua sensualità poetica, e per la sua quasi totale assenza di parole, a dimostrare che un grande narratore riesce anche a farne a meno, o ad usare solo le poche necessarie, come i poeti, come i grandi registi appunto. Avvolto in un sensuale bianco e nero, un uomo di grossa statura e in tuta da operaio apre la sua cassetta della posta da cui scendono, come macigni, delle buste, probabilmente delle bollette da pagare. L’uomo è preoccupato, ha stampata in volto la stanchezza della vita, ma gli basta vedere che la luce di casa si accende ancora, perché il suo volto venga rivestito da un’umile serenità. L’amore di una donna poco serena e la lealtà di un figlio grande e grosso come lui, possono riempirgli la vita, anche nel pieno della sua lotta per la sopravvivenza.

In La partita lenta, Padre e figlio sono la colonna portante di una squadra di rugby, sport che fa della lealtà e della fiducia la sua forza. Dopo il riscaldamento muscolare e spirituale, la partita "lenta" inizia, lenta perché ripresa da Sorrentino al rallenty, tecnica cara al regista partenopeo, e che dona alle azioni narrate una profondità concettuale nettamente maggiore. Quando il contenuto si avvicina, come in questo caso, al linguaggio poetico, quindi metaforico, il rallenty diventa un elemento di potenza, in grado di coinvolgere a pieno i sensi dello spettatore, in altri casi è solo esibizionismo.

Nel mezzo della partita, è la forza del padre, aiutato dai suoi compagni, a lanciare il figlio verso la meta, mentre in tribuna l’apprensiva madre osserva l’azione convinta della forza e dell’imbattibilità della sua famiglia. Un semplice sguardo verso il cielo da parte del padre, come se fosse improvvisamente invaso dalla bellezza, tema sempre presente negli ultimi lavori di Sorrentino (grazie anche al collaboratore Umberto Contarello), rende La partita lenta molto più di un semplice esercizio stilistico.

Tweeting: La forza della metafora è qui espressa alla massima potenza, anche grazie al formato del cortometraggio che, come la poesia, non lascia spazio ad inutili e superflue narrazioni.

Where to: Ideato e realizzato per il progetto "PerFiducia" di banca San Paolo imi. Si trova anche in rete.


(La partita lenta); Regia: Paolo Sorrentino; sceneggiatura: Paolo Sorrentino, Umberto Contarello; fotografia:Gergely Poharnok; montaggio: Cristiano Travaglioni; musica:Srdjan Kurpjel ; interpreti:Roberto Bernardini, Renato Gnani, Monica Dugo; produzione: Parco Film; origine: Italia 2009; durata: (esempio) 10’; webinfo: [www.perfiducia.com]


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