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La régate - Roma 2009 - Alice nella città

Pubblicato il 22 ottobre 2009 da Donato Guida


La régate - Roma 2009 - Alice nella città

Alex è un quindicenne belga che deve sopportare dei pesi troppo grandi per la sua giovane età. Fisico d’atleta - è un canottiere -, il suo più grande sogno è quello di vincere il campionato belga di singolo. Sono tanti però gli ostacoli da superare: non in campo sportivo (dove il ragazzo eccelle meravigliosamente grazie ai suoi continui ed estenuanti allenamenti), ma in ambito familiare.
Alex vive da solo col padre Thierry, un “fallito” (così come lo definisce il ragazzo) che sa solo scaricare la propria frustrazione sul ragazzo, picchiandolo spesso e mettendo sempre a serio rischio la sua possibilità di gareggiare. Thierry è un uomo solo, e Alex è tutto il suo mondo: è per questo che il ragazzo, volente o nolente, è moralmente costretto a stare con lui, perché non se la sente di abbandonarlo: tutto ciò però influisce negativamente sul ragazzo (che aiuta il padre anche durante il suo lavoro al supermercato) il quale, involontariamente, data la violenza fisica (nonché psicologia) che subisce, riesce ad allontanare tutti i suoi amici, la sua fidanzata e il suo allenatore. Recuperarli non sarà molto difficile, soprattutto quando il ragazzo capirà che l’affetto sincero non è così facile da perdere.
La régate è un film commovente e, allo stesso tempo, violento: una violenza psicologica e una freddezza (quella del giovane protagonista) che restano intatte per tutti i 100 minuti di durata dell’opera: da parte dello spettatore è difficile capire il perché Alex non abbandoni quella casa e quel padre violento; allo stesso tempo, però, si capisce come l’animo del ragazzo lo costringa a restare accanto al suo genitore, per non abbandonarlo a se stesso. Questo dualismo crea una forte crisi psicologica, che Alex sfoga rabbiosamente durante gli allenamenti, cercando in tutti i modi di sentirsi vivo e riscattarsi da una vita infernale che, purtroppo, lo perseguita.
Lo sport giovanile, finalmente, aiuta i giovani, creando un gruppo forte di amici tenuto insieme da un allenatore-padre che sente realmente le difficoltà dei suoi ragazzi. È vero che sotto alcuni punti di vista il film risulta un po’ didascalico, ma l’opera è apprezzabile anche grazie ad una regia ben calibrata, una sceneggiatura per nulla banale e soprattutto una fotografia (Alain Marcoen, direttore della fotografia dei fratelli Dardenne) che riesce a calare lo spettatore nello stesso sforzo cui è sottoposto il protagonista durante i suoi allenamenti, durante le gare e, purtroppo, anche durante gli scontri fisici col padre.
Alla fine l’amaro in bocca è forte ed è tanto, ma anche se in maniera drammatica, Alex riuscirà comunque a prendere le sue decisioni, uscendo vincitore dalla più grande sfida che abbia dovuto mai affrontare: la vita.


CAST & CREDITS

(La régate) ; Regia : Bernard Bellefroid ; sceneggiatura : Bernard Bellefroid, David Lambert ; musica : Claudine Muno and The Luna Boots ; montaggio : Yannick Leroy ; interpreti : Joffrey Verbruggen, Thierry Hancisse, Sergi Lopez, Penelope Leveque, David Murgia, Herve Sogne, Stephanie Blanchoud ; produzione : Artemis Productions ; genere : Dramma ; origine : Belgio/Lussemburgo 2009 ; durata : 100’.


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