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La seconda natura

Pubblicato il 4 dicembre 2013 da Francesca Polici
VOTO:


La seconda natura

C’è chi diceva che “con la cultura non si mangia”, eppure esiste qualcuno che con la cultura non solo mangia, ma vive, sogna e lascia sognare un intero paese. Gerardo Marotta, presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, è un uomo che ha dedicato l’intera vita a quest’illustre ideale rendendolo l’unico scopo della propria esistenza. Dopo aver vissuto a stretto contatto con l’intellettuale per ben otto anni, Marcello Sannino, giovane documentarista italiano, ha deciso di regalarci uno splendido ritratto della sua celebre personalità, realizzando un’opera cinematografica dall’altissimo valore sociale e civile.
La seconda natura, presentato al Torino Film Festival 2012, ripercorre la vita e la formazione di Marotta fino ai nostri giorni, mettendo in luce non soltanto lo sforzo dell’intellettuale napoletano di diffondere la cultura nel paese, ma anche le sfumature vivaci e dinamiche di cui la sua personalità è impregnata. Con tono secco e asciutto, Sannino ci conduce per mano in questo viaggio culturale, all’insegna di un Meridione che, grazie al contributo della filosofia in tutte le sue forme, riesce finalmente a rinascere e splendere. La Napoli dei circoli hegeliani, quelli in cui i filosofi del tempo speravano di gettare le basi per l’edificazione di una nuova Italia, un sogno osteggiato e distrutto dagli “affaristi dei palazzi del potere”, ritorna a vivere attraverso le parole dei filosofi, protagonisti di questo percorso pedagogico privo però di presuntuosi intenti didattici. Il decorso filmico infatti, è scandito dal susseguirsi di interviste a vari filosofi ed intellettuali, fra questi spiccano i nomi di Marc Fumaroli e Edgar Morin. La frammentazione della narrazione però, non incide sull’unitarietà della pellicola che, grazie ad un sapiente montaggio dei materiali di repertorio dell’Istituto Luce e delle Teche Rai alternati alle interviste dello stesso cineasta, ne deriva un’opera omogenea e fluida che scorre sulla schermo priva di tempi morti.
L’impianto formale, che vede l’alternarsi di primi piani e lunghi piani sequenza, seppure semplice nella mera cifra stilistica, riesce comunque ad assumere caratteri toccanti, a tratti quasi commoventi. Palesi, in tal senso, le inquadrature che ritraggono un anziano Marotta intento a passeggiare nei meandri di Monte di Dio, noto quartiere napoletano. L’andatura stanca, di chi ha il volto segnato dal tempo, mantiene comunque tutta la forza e l’energia vitale di un uomo che nonostante i suoi ottantasei anni continua a battersi per quello in cui crede fervidamente. Particolarmente emozionante il finale, in cui la voce fuori campo del protagonista invita gli spettatori all’impegno civile, a ripartire dalla ormai smarrita cultura, punto di partenza per una vera giustizia sociale.


(La seconda natura); Regia: Marcello Sannino; sceneggiatura: Marcello Sannino; fotografia; Marcello Sannino, Sebastiano Mazzillo; montaggio:Aurelia Longo; musica: Riccardo Veno; interpreti: Gerardo Marotta, Marc Fumaroli, Edgar Morin, Marcus Gabriel; produzione: Parallelo 41; distribuzione: Parallelo 41; origine: Italia, 2012; durata: 58’.


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