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La Tv si premia in TV

Pubblicato il 28 maggio 2003 da Alessandro Izzi


La Tv si premia in TV

Anche se si è da poco conclusa la cerimonia di consegna dell’Oscar per la televisione (programma patrocinato, per la moribonda RAI dall’immarcescibile Daniele Piombi che ha, anche quest’anno, assegnato dieci statuette ad altrettante trasmissioni televisive), nessun fremito di paura scuote i baffi di un altro premio, nato sotto l’egida della Mediaset: il mitico telegatto. Al contrario il supertelegattone (come amava chiamarsi quando era ancora un fumetto animato a siglare con un jingle una vecchia trasmissione di dischi, classifiche e sorrisi) sembra aver tirato fuori un suo ciglio feroce per dimostrare di avere tutte le carte in regola per vincere contro l’odiata concorrenza. Impresa, mai come quest’anno, facile stante la crisi spinta nella quale versa la povera RAI da che il governo da una parte e le legge del marketing dall’altra hanno cominciato a bersagliarla come in una gara di battaglia navale. Andrà a picco? Potrebbe chiedere qualche perfido, per poi aggiungere con fare sornione (da felino infingardo) che alla fine... più in fondo di così! Fatto sta che se trionfatori dell’Oscar per la TV sono stati i bei tomi di Zelig circus (che ritirando il premio hanno sussurrato con lingua tagliente che era loro intenzione fonderlo per farne un telegatto) qualcosa non deve andare per il verso giusto in quel della RAI. L’ecumenico palmares piombiano, infatti, (da sempre attento a dar riconoscimenti in “pari misura” più alla RAI che a Mediaset con una sola sortita in quel di La7 che non fa peso) è stato stranamente assai più ecumenico del solito nel suo premiare l’ovvio con la sola eccezione del riconoscimento per la miglior trasmissione per l’infanzia alla Melevisione che a stento sopravvive nelle programmazioni di una rete volenterosa come RAI 3 grazie alla sua idea in assoluta controtendenza circa il senso dell’intrattenimento per pargoli oggi. È stato questo l’unico momento coraggioso dell’edizione appena trascorsa che, per il resto si è buttata via fin troppo tristemente in una serie di riconoscimenti scontati che, in compenso, ben danno il panorama di una televisione sempre più povera di idee e di buon gusto (e non si offenda la Deusanio che ben farebbe a restarsene in quella bustona di spazzatura in cui volle andare a cacciarsi per polemica con un giornale inglese che l’aveva additata ad esempio di televisione spazzatura gridando che, però, la testa non le ci entrava proprio. Gulp... neanche lì!). Facezie a parte, saranno Pippo Baudo e Alessia Marcuzzi a condurre giovedì 15 maggio su Canale 5 la diretta del Gran Premio Internazionale della tv. Ospiti di eccezione saranno quattro attori americani: Susan Sarandon (che evidentemente non deve aver capito bene dove sta andando a cacciarsi), Adrien Brody fresco del meritatissimo Oscar per Il Pianista, la sempre battagliera Sigourney Weaver (che sempre per un Gatto rischiò la pellaccia in Alien) ed Ernest Borgnine di cui siamo certi non si terrà molto a ricordare l’ottima performance nel bellissimo corto di Sean Penn nel film collettivo sull’11 settembre. Per la prima volta le categorie (55) sono state definite da una commissione formata da nove giornalisti specializzati nel settore (un terzo dei quali proveniente da Tv Sorrisi e Canzoni) che ha anche assegnato il nuovo Telegatto della critica che verrà consegnato nel corso della serata. Ovviamente ci sarà anche spazio per il televoto (quest’anno accessibile anche via SMS) in rispetto ad una tradizione imperitura. Siamo tutti in attesa del ruggito del topo.

[maggio 2003]


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