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Le ragazze di Miss Italia

Pubblicato il 23 settembre 2002 da Alessandro Izzi


Le ragazze di Miss Italia

Arriva in televisione, dopo ben due anni di polemiche, questo film per la televisione di Dino Risi che vorrebbe proporsi come una specie di backstage sul mondo dorato dei concorsi di Bellezza. Una requisitoria quasi altmaniana (l’Altman di Pret-a-porter, per intenderci) che, nelle intenzioni dell’autore de Il sorpasso, avrebbe dovuto essere il ritratto lucido e spietato di una manifestazione bigotta e melensa quale, in fondo, è Miss Italia, nel suo proporre sempre un falso modello di bellezza acqua e sapone da ragazza della porta accanto. Voci di corridoio, smentite e proclami si erano susseguiti incessantemente e avevano, per qualche tempo, fatto respirare al gossip nostrano l’acre odore dello scandalo senza che, però, il fenomeno raggiungesse mai livelli realmente stratosferici. Poichè il nome dell’autore dell’opera era quello di un grande vecchio della storia del nostro cinema, di uno di quelli che hanno vissuto in prima persona sia i furori polemici del Neorealismo sia l’affermarsi, collaborandovi in prima persona, della graffiante e rampante nuova commedia all’Italiana, questo scandalo improvviso aveva fatto ben sperare a tutti noi. Il blocco quasi censorio imposto alla RAI da Enzo Maragliani (padre quasi spirituale del fenomeno/spettacolo Miss Italia) che affermava che la fiction del regista non rispecchiava quella che è la vera natura dell’evento, ci aveva portati a ricordare le battaglie che registi come lo stesso Risi, ma soprattutto Visconti, Fellini ed Antonioni avevano dovuto portare avanti in nome della loro libertà espressiva. Avevamo tutti pensato che, quando finalmente le maglie censorie avessero fatto passare indenne la pellicola, avremmo avuto, finalmente, la possibilità di trovarci di fronte ad un ultimo, splendido, inattuale, pezzo di Cinema, scandaloso e conturbante, denso di riflessione e pensiero. Non ci eravamo accorti (e avremmo dovuto, in effetti) del fatto che la televisione, nel suo buonismo a tutti i costi, è come una lente distorcente che, spesso, ingrandisce cose piccole e, altrettanto spesso, ne rimpoccilisce altre, al contrario, enormi. Il film dal finto impianto corale (vi si narra la storia di molte ragazze di differente estrazione sociale e provenienti da svariate regioni della penisola viste, però, attraverso il punto di vista univoco di un anziano ed abituale frequentatore delle Terme della città in cui si svolge la manifestazione) non arriva, comunque, in televisione nel modo in cui Risi l’aveva pensato e faticosamente portato avanti, e bisogna tenerne debitamente conto in sede critica.Quello che inizialmente avrebbe dovuto essere un film in due puntate (con molte scene piccanti e con molte situazioni sicuramente imbarazzanti per l’italica pruderie televisiva) arriva sui nostri schermi in un unica soluzione: un solo, discretamente lungo, episodio depurato di ogni ammiccamento troppo esplicito e di ogni allusione troppo evidente. Ne viene fuori, comunque, un’immagine brutta del concorso con un ritratto, a tratti macchiettisitico, delle aspiranti al titolo di Miss tutt’altro che consolatorio. La figura dell’anziano protagonista resta l’aspetto più ambiguo dell’intera operazione, con il suo sguardo ora distratto, ora complice, ora senilmente attratto dalle bellezze in mostra che gli si affollano intorno e che lo eleggono, da un certo punto in poi, a paterno confidente attivando, con lui, una sorta di corrispondenza di amorosi sensi. E, forse, la ragione del sedicente scandalo, non risiede tanto nella restituizione di un ritratto spietato dell’evento festival, quanto, piuttosto, è da ricercarsi in questa figura senile entro cui, fino ad un certo punto, pare riflettersi lo stesso regista e che, guardando il volgare mondo delle concorrenti in vetrina (quasi delle prostitute pronte a tutto), diventa una sorta di specchio della volgarità imperante. Le polemiche sorte intorno al film diventano, allora, solo degli stanchi fuochi di paglia, alimentati da persone che non hanno niente di meglio da fare, intorno all’esile miccia di un film appena discreto e per nulla graffiante che è solo l’ombra (come lo era l’ultimo capitolo cinematografico dell’opera di Risi: Giovani e belli) dei capolavori del passato.

Fiction: Le ragazze di Miss Italia; Regia: Dino Risi; Interpreti: Gabriele Ferzetti, Christiane Filangeri, Simona Marchini, Gianfranco D’angelo; origine: Italia 2000 Messa in onda: domenica 15 settembre 2002 orario: 20:45 rete televisiva: RAI 1

[settembre 2002]


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