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Libri:Buongiorno,Notte-Le Ragioni E Le Immagini

Pubblicato il 25 maggio 2005 da Mazzino Montinari


Libri:Buongiorno,Notte-Le Ragioni E Le Immagini

Buongiorno, notte - Le ragioni e le immagini edito da ARGO, è un libro realizzato a quattro mani: da Luca Bandirali, critico cinematografico per Segnocinema, e da Stefano D’Amadio, fotografo di scena per Marco Bellocchio negli ultimi quattro film, ma anche per Gabriele Salvatores (Io non ho paura) ed Emanuele Crialese. Dunque, un libro per immagini e parole con le prime che sembrano più esaustive delle seconde perché in un certo senso riescono immediatamente a parlare con lo stesso linguaggio del regista piacentino. Immagini che riflettono il film con i continui fuori fuoco, le riprese in spazi stretti e angusti e poi la fissità dei volti tesi degli attori, a rimarcare una sintonia totale tra la tragicità della storia non soltanto durante ma anche prima e dopo il ciak. Senza nulla togliere a Bandirali autore di un pregevole saggio, “Inside looking out. Dentro Buongiorno, notte”, e delle interviste a Bellocchio, alla montatrice Francesca Calvelli e al compositore delle musiche Riccardo Giagni, nonché direttore della nuova collana “Ascoltare lo sguardo” che esordisce proprio con questo libro, sono le foto di D’Amadio che immediatamente scompongono e ricompongono l’opera d’immaginazione di Bellocchio. Un film che penetra nelle oscurità dell’animo umano e che dunque concede poco alle parole che vorrebbero chiarire. Detto ciò, nei saggi e nelle interviste condotte da Bandirali si cerca parimenti di entrare nel complesso gioco cinematografico costruito dal regista. In modo rigoroso si indaga mettendo da parte le polemiche e più in generale le questioni storiche, di tutto questo se ne occupa l’introduzione di Flavio De Bernardinis, “Buongiorno, notte ovvero del cinema romanzante”, e il saggio finale di Enrico Terrone, “Lo statista in prigionia e le parole in libertà”. Bandirali, come detto, mette da parte i clamori della cronaca e le polemiche che accompagnarono l’uscita del film sin dalla prima al festival di Venezia, per affrontare un discorso che sul piano terminologico è prettamente cinematografico. Si chiede conto al regista, alla montatrice e al compositore, delle scelte operate scena per scena, suono per suono. Un libro che per come è stato concepito e realizzato, difficilmente può essere letto senza la visione preventiva del film, anche se per ogni appassionato di cinema può risultare interessante capire come lavori un regista e come un film sia il risultato di un continuo e intenso confronto con tutto il cast. “Certe volte non è semplice, perché non sempre si capisce bene cosa manca - risponde la Calvelli a una domanda di Bandirali - Si tratta di tradurre una mancanza, una necessità, bisogna leggere tra le righe. Si discute molto, io cerco di capire quello che lui vuole ottenere e perché lo vuole ottenere. Possono esserci delle incomprensioni, perché io sto facendo qualcosa che lui non capisce, ma lo faccio per arrivare a quello che lui mi chiede. Insomma a volte è complicato seguire Marco perché non ha sempre un modo chiarissimo di comunicare. Ci vogliono tante prove, tanti confronti”. Il dialogo con la Calvelli rivela, più delle altre interviste persino di quella al regista, la difficile genesi di un film che non possiede niente di didascalico e che rimanda continuamente a un linguaggio altro, fatto di immagini e di forti suggestioni. Forse è anche per questo che Buongiorno, notte lontano da urla e clamori, diventerà un classico del cinema italiano.

[maggio 2005]

BUONGIORNO, NOTTE - LE RAGIONI E LE IMMAGINI di Luca Bandirali e Stefano D’Amadio

ARGO 2004 - pp. 239 - 30 euro


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