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Libri - Carlo Lizzani

Pubblicato il 19 luglio 2010 da Donato Guida


Libri - Carlo Lizzani

“La mia vita non è stata al servizio del cinema. Mi sono piuttosto servito del cinema per conoscere meglio il mio Paese e la sua Storia, avvicinare e provare a comprendere culture lontane, spesso indecifrabili per chi non ha un contatto diretto con gli uomini e le donne che le vivono nel quotidiano. Ho usato il cinema come una finestra per scoprire, vedere, documentare. Ora, facendo cinema, un certo tipo di cinema, si entra tra le persone, dentro le persone, ci si confonde con loro fino a diventare, oserei dire, invisibili”.

Basterebbero queste parole a spiegare la grande carriera di Carlo Lizzani, uno degli autori più prolifici nel contesto cinematografico italiano. Regista, sceneggiatore, attore, produttore, critico, studioso e docente: Lizzani ha praticamente ricoperto ogni ruolo possibile nel campo della cultura (non solo cinematografica), e Vittorio Giacci, autore del Castorino a lui dedicato, riesce nell’intento di sviluppare un discorso esteso su ognuno dei punti sopracitati, sottolineando l’aspetto che, più di tutti, è importante per comprendere al meglio l’operato dell’autore romano: lo storico.
Punto fondamentale per il suo lavoro, la visione storica è stata sempre la prima linea della sua produzione cinematografica, anche perché - classe 1922 - Lizzani è stato protagonista sia del “ventennio” nero che ha sconvolto l’Italia, sia del successivo ambiente che porta con sé i negativi strascichi della guerra. Dall’infanzia trascorsa come la maggior parte dei bambini degli anni Trenta (balilla, avanguardista, giovane del Littorio), all’adolescenza che, soprattutto grazie al cinema, lo porta ad intraprendere un percorso votato allo storicismo, affiancandolo a Benedetto Croce, Gentile, fino a Hegel e Marx. Con la passione vera per il cinema, nasce in lui anche quella per la militanza politica, soprattutto grazie alla conoscenza di Giuseppe De Santis e Gianni Puccini.

Storia e politica sono stati i due nodi fondamentali del suo cinema: «Cosa mi restava da fare? Quale significato, quale traccia lasciare nel mondo che non fosse un labile segno sull’acqua? Il Duce aveva provvidenzialmente concluso la Storia, risparmiandoci la fatica di tesserne ancora le maglie».
Probabilmente è per questo motivo che Lizzani decide di fare della Storia il nucleo principale della sua filmografia, per non sentirsi escluso e venir schiacciato dal peso dei libri scritti dai vincitori o, a volte, anche dai vinti. Una Storia riletta tanto in maniera fedele quanto in chiave personale, così da invogliare gli spettatori ad appassionarsi ad eventi che, al di là della loro ripresa in vari film, dovrebbero essere sentiti pienamente da un pubblico che, pur se involontariamente, di questa Storia fa parte. Com’è il caso, ad esempio, di uno dei film più famosi di Lizzani, Mussolini: ultimo atto (1974), opera che ripercorre gli ultimi giorni di vita del dittatore fascista impersonato da un Rod Steiger che quasi impressiona per la sua somiglianza al Duce. Un’opera che «si sofferma sul dittatore finito e sui suoi ultimi sprazzi di vita come se fossero un potente rivelatore di verità e sul suo dramma privato come convulso e oscuro riflesso della Storia»: questo è quel che scrive Vittorio Giacci di un film che sembra totalmente sintetizzare la vasta carriera di Lizzani, capace di guardare al passato con occhi distaccati, solo per poi immergersi totalmente, così da evitare errori e non aver paura di criticare, lodare oppure denunciare gli errori che, lo si voglia o no, sono stati anch’essi fondamentali per la costruzione di ciò che è e di ciò che sarà.

È questo che traspare dal bel lavoro critico-storico di Vittorio Giacci: un’opera che rende finalmente il giusto omaggio ad un autore la cui fama per troppo tempo ha vissuto nell’ombra di registi “maggiori” ai quali, sicuramente, non ha nulla da invidiare.


Autore: Vittorio Giacci
Titolo: Carlo Lizzani
Editore: Il Castoro
Collana: Cinema n° 230
Dati: 244 pp, brossura, ill. b/n
Prezzo: 13,50 €
Anno: 2009
webinfo:Scheda libro sul sito Castoro


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