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Libri - I Marx redentori della Società

Pubblicato il 25 gennaio 2011 da Salvatore Salviano Miceli


Libri - I Marx redentori della Società

Il titolo, I Marx redentori della Società, diverte. Il sottotitolo, La comicità dei fratelli Marx tra comunicazione verbale e non verbale. Un approccio semiotico, spaventa soprattutto chi di cinema ne è appassionato ma non necessariamente studioso.
In realtà, il corposo testo di Mario Bellina, 512 pagine, è lontano dall’essere semplicemente un saggio critico e cinefilo su uno dei gruppi comici più importanti, apprezzati e geniali della storia del cinema. Il libro, infatti, offre a ogni tipo di lettore, specializzato e non, la possibilità di confrontarsi in modo libero e non necessariamente intellettualistico non solo con la storia della famiglia e dei singoli componenti ma con una società ed un cinema che ormai non esistono più, essendosi trasformati in lontani progenitori di quella società e di quel cinema che viviamo oggi. Aldilà della perizia critica e storiografica con cui l’autore affronta l’argomento, ciò che più colpisce, infatti, è il continuo confronto tra l’universo dei Marx e la realtà che li circonda e di cui essi non possono che nutrirsi restituendone spesso un ritratto ferocemente sarcastico.

Ma andiamo con ordine. La prima parte del libro riguarda proprio la storia. Storia dei singoli fratelli, da Chico sino a quel Zeppo di cui ancora oggi si discute ruolo e valore, passando per Harpo e Groucho. Si riportano gli anni di maggiore splendore e quelli della decadenza, con un occhio sempre rivolto al contesto in cui trovavano ispirazione e si risolvevano le idee del trio-quartetto.
La seconda parte, ben più corposa, rappresenta l’analisi vera e propria dell’attività e della poetica dei fratelli Marx. È corretto dire - cosa che per primo fa Bellina nell’introduzione - che qui il testo assume caratteristiche rivolte decisamente più a chi il cinema lo ha studiato tanto storicamente quanto tenendo in mano gli strumenti della semiotica. È, come detto, lo stesso autore ad avvisarci e ad elencare il materiale esaminato (l’intera filmografia tra il 1929 e il 1950) e, soprattutto, l’approccio metodologico che prevede una iniziale fase di studio delle strutture semio-narrative e, successivamente, l’osservazione del farsi discorsivo dei film presi in esame.

La tesi portata avanti (cercando di riassumere una speculazione che merita di essere letta interamente per essere del tutto compresa) rispecchia ciò che viene evocato nel titolo laddove il termine Redentori assume un significato di sfida e di spinta anarchica del basso verso l’alto nei confronti della società.
Difficile spiegare i meccanismi del riso, ciò che lo provoca e perché si esaurisce. Bellina, nel suo saggio, completato da una ricca bibliografia e da un’esaustiva filmografia, cerca di raccontare, servendosi della semiotica, i germi di una comicità forse datata ma che non ha mai cessato di assolvere al suo compito principale. Le risate che nascono spontanee davanti ad uno dei tanti gag dei Fratelli Marx ne sono la prova più schiacciante.

Per approfondire:
La recensione di Close Up del libro COMMEDIA AMERICANA IN CENTO FILM

La recensione di Close Up del libro WOODY ALLEN E NEW YORK


Autore: Mario Bellina
Titolo: I Marx redentori della Società
Editore: Giraldi
Dati: 512 pp
Anno: 2008
Prezzo: 17,00 €
webinfo: Sito Giraldi editore


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