Libri – Tuttestorie. Radici, pensieri e opere di Ascanio Celestini

Una delle conseguenze del vertiginoso successo raggiunto negli ultimi anni da Ascanio Celestini è il progressivo aumento di materiale bibliografico a riguardo, e, più in generale, sul cosiddetto ‘teatro di narrazione’. Pioniere in questo senso era stato, nel 2005, Andrea Porcheddu, curatore e autore de L’invenzione della memoria. Il teatro di Ascanio Celestini, una raccolta di saggi che ha visto coinvolti numerosi critici e studiosi teatrali. Su questa scia si colloca anche la recente fatica editoriale dell’autrice Patrizia Bologna, Tuttestorie. Radici, pensieri ed opere di Ascanio Celestini, edito dalla Ubulibri per la collana Libri Bianchi. L’autrice, che proprio nella raccolta di Porcheddu aveva già firmato un intervento sui laboratori tenuti dall’autore-attore romano come fase preliminare alla creazione de La pecora nera, in questa pubblicazione ha ripreso ed ampliato tale tema, cimentandosi in una meticolosa e capillare analisi di tutta la produzione teatrale di Ascanio Celestini.
Il lavoro si articola in quattro sezioni: nel primo capitolo è riportata una lunga e interessante intervista frutto di tre anni di stretto contatto tra l’autrice e il suo ‘oggetto di studio’. Si procede, poi, con la descrizione e l’analisi del metodo di lavoro dell’artista (basato sulla raccolta e l’elaborazione delle fonti orali), delle tematiche, degli elementi formali (la gestualità e la lingua) e scenici ricorrenti, fino ad arrivare a delineare la concezione stessa che Celestini ha del teatro: innovativa e, a tratti, provocatoria, con il suo ‘totale rifiuto del teatro di rappresentazione’. Nel terzo capitolo viene, poi, fornita un’attenta e approfondita analisi di tutti gli spettacoli di Celestini, dalla creazione alla messa in scena; l’ultima parte, infine, è riservata ai laboratori, componente essenziale nel lavoro dell’artista.
L’elemento fortemente qualitativo di questo libro è dato dalla massiccia quantità di materiale raccolto e dal notevole spazio lasciato alla diretta testimonianza di Celestini stesso, poiché, come l’autrice afferma nella prefazione al volume, ‘a differenza di approcci teorici o filosofici che si propongono di indagare tendenze e elaborare tesi su artisti e poetiche, questo testo nasce dal desiderio di lasciare che sia lo stesso soggetto-oggetto di studio a parlare della propria materia poetica e delle eventuali influenze e contaminazioni della propria opera’. Del resto, sarebbe un’operazione inutile, e forse anche disonesta, quella di voler rinchiudere a tutti i costi in strette definizioni e rigide categorie il lavoro di un artista nel bel mezzo del suo processo creativo. La Bologna, però, pur mantenendo un’impostazione fondamentalmente accademica, è attenta a non cadere in questa tentazione, limitandosi a riordinare secondo un filo logico le numerosissime informazioni raccolte. Quello che le si può obiettare è, semmai, un tono tendenzialmente enfatizzante e familiarizzante non molto in linea con la natura scientifica del lavoro ma che, comprensibilmente, si può ascrivere al particolare coinvolgimento dell’autrice con la materia trattata (quattro anni di ricerca non sono pochi… ). Ad ogni modo, questo libro si presenta come un preziosissimo strumento per chiunque volesse fare del teatro di Celestini il proprio oggetto di studio e di approfondimento.
Autore: Patrizia Bologna
Titolo: Tuttestorie. Radici, pensieri e opere di Ascanio Celestini
Editore: Ubulibri
Dati: pagine 309
Prezzo: 23 euro
Web info: www.ubulibri.it
