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Libri - Viaggio nel teatro di Thierry Salmon

Pubblicato il da Laura Khasiev


Libri - Viaggio nel teatro di Thierry Salmon

Leggere un libro può essere metafora di diversi tipi di esperienze, di avventure e permette di sentirsi in movimento pur stando fermi in un luogo, che perde dimensione spaziale e temporale. Renata M. Molinari ha avuto la geniale intuizione di scrivere una biografia sull’artista Thierry Salmon, costruendo l’opera come un vero e proprio “viaggio” all’interno dell’esistenza di quest’uomo che ha lavorato da “esploratore” nel circuito teatrale, lasciando tracce che mai verranno cancellate e permettendo a chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo direttamente, di arricchirsi della sua esperienza artistica.
Il titolo del libro è infatti Viaggio nel teatro di Thierry Salmon Attraverso i demoni di Fëdor Dostoevskij, coerente con l’idea di fondo di tale scritto, che permette al lettore di catapultarsi in un’avventura senza eguali, ma soprattutto di entrare in contatto con un artista che purtroppo ha lasciato la vita troppo presto, in un incidente automobilistico in Francia nel 1998. Il libro è introdotto da una prefazione di Franco Quadri, che sintetizza la vita di Salmon raccontando la sua esperienza personale con l’artista. Egli lo descrive come un “indifeso, tormentato dall’insicurezza, nonostante poi si dimostrò capace di instillare certezze radicali...”

L’incontro del noto critico con Thierry avvenne in occasione della Bennale, di cui Quadri fu direttore del settore teatro, per commissionargli uno spettacolo. In quell’ccasione Quadri intuì che Salmon aveva bisogno di tempi lunghi “in cui lasciar depositare le sue idee, farle maturare e creare col tempo una ragnatela, che avvolgesse e coinvolgesse” spettatori e maestranze. Nei suoi lavori riuscì a iniettarsi nei nervi degli attori, sino a trasmettere la suggestione emotiva dell’azione, come se l’attore fosse un canale per poter evocare al pubblico la propria interiorità. Molti i laboratori e gli stage attraverso i quali il drammaturgo belga esplorò il mondo del teatro, da cui non smise mai di apprendere. Questa pubblicazione della Ubilibri procede con una presentazione scritta dall’autrice, nella quale si spiegano le motivazioni che l’hanno spinta a puntare l’attenzione su un artista così eclettico. Quindi un’intervista, che permette di entrare in un contatto emotivo molto forte con l’artista. Si procede con l’attenta spiegazione del lavoro attuato per I Demoni di Dostoevskij, scelti in quanto corrispondenti allo stato d’animo da cui l’artista era pervaso in quel periodo. Egli tramutò il titolo in “Des Passion”, sottolineando l’essenza umana descritta nel romanzo, in cui intravide la possibilità di imparare, migliorarsi e mettersi in discussione, andando così a soddisfare una innata voglia di evoluzione.

Infine troviamo una minuziosa descrizione di tutti i lavori, tracciati per mezzo delle fasi attraversate da Salmon, che mostrano come abbia inteso la sua arte, che passa attraverso l’esperienza d’insieme. Salmon ha fatto dell’Italia il contenitore della propria inquietudine, dove la “dislocazione di spazio e di tempo nell’utopia della verità” ha caratterizzato le sue opere. Il suo fu un “viaggio” in tutti i sensi, in Italia ebbe esperienze nei luoghi più disparati, da Pontedera a Santarcangelo, da Ghibellina a Vanedo passando per Palermo e Milano. La “vita nomade” è stata per l’artista belga una necessità e la Molinari ha dichiarato che: “l’Italia è stata il traguardo ritornante di un’inquietudine che si identificava col suo modo di concepire l’esistenza, calandosi in nell’ininterrotta ricerca”. Questo libro si pone per il lettore come un viaggio all’interno di un sogno effimero, ma allo stesso tempo concreto e capace di lasciare tracce nell’anima, che vi resteranno per sempre. Arricchito da bellissime immagini in bianco e nero, che aggiungono poeticità al racconto di una vita, vissuta come un iter tra realtà e illusione, tra cultura e arte. L’esperienza teatrale di Salmon è ripercorsa attraverso la descrizione dei suoi spettacoli da Fast- Foules, in cui giochi di danza africana si intersecano a giochi d’acqua, a L’assalto al cielo, in cui si evidenzia il lavoro fisico tramite la boxe, e ancora A. da Agata, dall’opera dell’autrice Marguerite Duras, storia di due gemelle, Luisa e Silvia, che rinunciano alla propria identità, rendendola interscambiabile fra loro e “intrecciando le parti di un fratello e una sorella incestuosi”. Fino a Le Troiane, in cui i ritmi vengono riprodotti da rumori di sassi e materiali dei differenti spazi da rappresentare, disegni creati con vari oggetti e specifiche attività dei gruppi di donne. Lo spazio viene esplorato come un qualcosa di infinito, proprio perché privo di confini e questo riporta alla concezione alla base dell’opera di Salmon, il suo nomadismo: dalla vita ha traslocato nel teatro, vivendo in un continuo “viaggio” in cui memoria e fisicità si incontrano, rendendosi linfa vitale di ogni storia raccontata. Per l’artista il modo di affrontare quotidianamente la propria arte, passa attraverso l’esperienza del lavoro “assieme”.

L’attenta, ottima biografia si conclude con il bilancio della vita e dell’esperienza pedagogica del regista, che lasciano un segno fortissimo all’interno del mondo teatrale, luogo dove l’esistenza di ognuno può prender respiro, elevandosi a vera vita, che risuona anche quando l’esperienza terrena è conclusa, come per il grande, indimenticato, Thierry Salmon.


Autore: Renata M. Molinari con una introduzione di Franco Quadri
Titolo: Viaggio nel teatro di Thierry Salmon. Attraverso "I demoni" di Fëdor Dostoevskij
Editore: Ubulibri
Collana: I libri bianchi
Dati: 238 pp, ill b/n
Prezzo: 21,00 €
Anno: 2008
webinfo: Scheda libro sul sito Ubulibri


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