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Libri - Wong Kar-wai

Pubblicato il 1 dicembre 2010 da Donato Guida


Libri - Wong Kar-wai

Se ancora non è oggettivamente possibile rispondere all’interrogativo truffautiano sul fatto che sia il cinema ad imitare la vita oppure l’esatto opposto, bisogna dire che ci sono artisti che rispondono personalmente a questa questione, grazie a opere meravigliose: Wong Kar-wai è sicuramente uno di loro e, a ben vedere i suoi lavori, siamo profondamente sicuri del fatto che la vita proposta nei film dell’autore sia quella che molti di noi vorrebbero vivere. L’autore cinese ha totalmente offerto la sua vita in favore dell’arte, creando delle opere personali di grande livello e poeticamente estasianti, disinteressandosi addirittura di brutture esterne al suo lavoro pur di realizzare le sue forti emozioni visive (un esempio potrebbe essere quello del cinema di Hong Kong controllato dai criminali, dai gangster: fatto di per sé irrilevante per il regista, anche perché, come egli stesso afferma, basta che i “criminali” non condizionino il suo lavoro, perché il cinema hongkonghese è un po’ un ragazzo selvaggio.

Parlare di Wong Kar-wai e sottolineare la sua bravura che l’ha portato ad essere uno dei registi più acclamati, sarebbe quasi superfluo in questo spazio (che, in ogni caso, non basterebbe a contenere un effettivo studio sulle opere del regista); a parlare per Wong Kar-wai ci pensano i suoi film: dai suoi inizi con i bellissimi As tears go by (1988) e Days of being wild (1991), fino ai più acclamati Hong Kong Express (1994), Angeli perduti (1995), Happy together (1997), In the mood for love (2000) e 2046 (2004), film che lo hanno reso famoso in Occidente e hanno decretato la sua genialità, sensibilità e innovativa sperimentazione cinematografica. Fino a uno dei suoi ultimi lavori, quel My blueberry nights (2007) che, forse non all’altezza dei precedenti, è stato comunque salutato positivamente, oltre che per essere il suo primo film “americano”, anche perché è un esempio di come Wong Kar-wai, pur non essendo al massimo della creatività, riesce a confezionare un’opera delicata e commovente.
Affascinato dal cibo, dalla solitudine e da Fino all’ultimo respiro di Godard, Wong Kar-wai è, senza ombra di dubbio, uno dei migliori autori cinematografici viventi; sicuramente, per quel che riguarda l’Oriente, è difficile trovare un regista che raggiunga la sua grazie ed eleganza artistica. Un concetto, questo, ormai chiaro a tutti gli spettatori occidentali, e che, in ogni modo, non è sbagliato ribadire e sottolineare, così come fa Silvio Alovisio nella sua monografia dedicata al regista e pubblicata da Il Castoro Cinema. Il libro, ovviamente basato sullo “stile Castoro”, forse non è pregno di riletture innovative dell’opera del regista, ma sicuramente fondamentale per approcciarsi ai film dell’autore. Una bio-filmografia estesa e interessante, capace di fornirci uno studio pratico e preciso su Wong Kar-wai, affiancando il tutto ai vari fotogrammi in bianco e nero tratti dagli stessi film (che siano lungometraggi, cortometraggi o spot pubblicitari, tra i tanti diretti dal regista cinese).

Alovisio sviluppa un lavoro interessante, analizzando, opera per opera, l’intero lavoro dell’autore, senza mai fermarsi ad una semplice e sviluppata “ri-scrittura” del film sulla carta, ma cercando di analizzare le emozioni, la solitudine, il pianto, l’amore e l’odio insiti nei lavori di Wong Kar-wai; oltre tutto questo, Alovisio non si tira indietro nel tentativo di analizzare la grande sperimentazione apportata dal regista cinese, non a caso considerato il Godard d’Oriente.
Per spiegare al pubblico medio l’opera di uno dei più grandi registi cinematografici non poteva che accorrere un ottimo critico, con alle spalle già delle pubblicazioni importanti riferite a difficili elementi del cinema contemporaneo e non solo. E anche questo Castoro su Wong Kar-wai entra di diritto nel circolo delle sue opere più importanti e, contemporaneamente, in quello di libri da dover tenere a casa, se si è critici esperti, semplici amanti di cinema, appassionati sfegatati del regista, sceneggiatore e produttore classe 1958 o semplici curiosi che vogliono conoscere l’opera del regista.
Un libro, quindi, che riesce veramente a rivolgersi a tutti.


Autore: Silvio Alovisio
Titolo: Wong Kar-wai
Editore: Il Castoro
Collana: Cinema n° 234
Dati: 232 pp, ill. b/n
Prezzo: 15,50 €
Anno: 2010
webinfo: Scheda libro su sito Castoro


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