Libro + Dvd - RITRATTI: Luigi Meneghello

Più delle parole, è la lingua che a queste dà vita, ad irretire. Più della pagina, l’esistenza che su questa si imprime. Tutti i gesti, le incertezze appena accennate, i sorrisi, diventano l’ossatura delicata di questo dialogo a tratti intimo, tra Marco Paolini e Luigi Meneghello. Una riflessione sincera ed emozionata sulla scrittura e sull’Italia.
Quella allo scrittore vicentino, fa parte di una serie di tre interviste (oltre a Meneghello, anche Andrea Zanzotto e Mario Rigoni Stern), usciti per la Fandango, sempre realizzati da Paolini in coppia con Carlo Mazzacurati. Serie che nasce, come dice il regista, ‘dal bisogno di incontrare uomini abitualmente appartati, lontani dal clamore dei media […] come quando le tribù, nei momenti difficili, si sedevano attorno ad un fuoco e interrogavano i saggi, gli sciamani.’
Nei momenti difficili, perché questo è un momento difficile, sottintende Mazzacurati. E questa riscoperta, questo viaggio dal vecchio della montagna è un percorso doveroso, un tragitto necessario per la conoscenza della realtà e della verità, di una realtà e di una verità che vadano oltre questa contingenza. Le parole e i gesti citati ci restituiscono con sincera partecipazione la complessità della figura di Meneghello: scopriamo in lui un affabulatore, che affastella e rincorre i frammenti della memoria, della vita che costeggia la Storia. Come se non avesse aspettato altro che raccontare, come se avesse scelto quel momento per una confessione necessaria a lungo rimandata. Similmente a quanto accade nella sua scrittura, il suo racconto è in ogni senso un’intima biografia attraverso cui possiamo ricostruire la storia dell’Italia: i ricordi della guerra e del Fascismo, e del maestro Antonio Guriolo che non si era tesserato al Partito; il mondo del Paese, Malo, scomparso, inghiottito dall’esterno. La storia di Meneghello è la storia di un’incessante dialettica tra Dentro e Fuori: Dentro è il paese, un mondo inclusivo e allo stesso tempo chiuso che rappresenta il fulcro di quella società contadina condannata a scomparire, sopraffatta dal Fuori, che di volta in volta è il Fascismo, la guerra, l’Italia in cui Meneghello non si sente a casa, e dalla quale decide di partire per andare in Inghilterra.
Ma questo Fuori, si badi bene, non è necessariamente negativo: Meneghello tratteggia un tenero ricordo dell’Italia, e tra Fuori e Dentro nasce una continua e prolifica contaminazione. E’ esattamente su quest’incontro che Meneghello basa tutta la sua profonda riflessione sulla lingua.
Il suo italiano ruba dal dialetto vicentino come dall’inglese. Nasce un linguaggio a sé, dispatriato come lo stesso Meneghello si definisce, ma pervicacemente legato alla storia e alla vita più profonda delle parole. E’ il caso del ragionamento sulla parola oseleto, che non è sommariamente traducibile con ‘uccellino’, perché, dice Meneghello oseleto ‘non si scriveva, c’era. ‘Uccellino’ invece si poteva scrivere in tanti modi.’
Assistiamo al ritratto in silenzio, grazie al raccoglimento di Paolini e Mazzacurati: uno è l’ascoltatore curioso, attento, complice, che lascia tutta la scena allo scrittore, con reverenza. L’altro è la mano invisibile che sta dietro alla macchina da presa e firma una regia scarna, dedita all’ascolto anch’essa. Oltre all’intervista vera e propria, occorre segnalare i contenuti extra del DVD (come del libro): si tratta di momenti del colloquio che non fanno parte del dialogo principale, mantenuti però a latere. Frammenti, stralci del discorso, piccoli passaggi a tratti eccezionali, come la lettura della straziante Viatico di Rebora. Importanti quanto l’intervista, e forse di più. Note a margine, glosse nate quando il discorso tracima.
Autore: Carlo Mazzacurati e Marco Paolini
Titolo: RITRATTI: Luigi Meneghello
Editore: Fandango Libri
Collana: Ritratti
Dati: Dvd (35 mm colore; Audio Italiano 2.0; durata complessiva 96 min.) e libro (88 pagine)
Prezzo: 20 euro
Web Info: www.fandango.it
