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Life, Animated - Biografilm Festival 2017

Pubblicato il 19 giugno 2017 da Fabiana Sargentini

VOTO:

Life, Animated - Biografilm Festival 2017

Una vita devastata può diventare un miracolo. Una famiglia americana benestante, una bella casa col giardino, moglie marito figlio maggiore figlio minore. A tre anni Owen smette di parlare e gradualmente regredisce nella deambulazione. Il pediatra dice che questo tipo di sintomi non rientra nelle sue competenze. Il neurologo diagnostica una forma acuta di autismo. I genitori hanno un tracollo. La paura di non essere all’altezza. La disperazione davanti alla possibilità, alta, che non riacquisisca mai la capacità di linguaggio. Per quattro anni l’unica cosa che il bimbo gradisce e su cui mantiene un’attenzione costante sono i film a cartoni animati di Walt Disney. Entrano in possesso della collezione intera, attraversano il passaggio dalla videocassetta al dvd, ogni giorno ne rivedono uno, all’infinito. Dopo quattro anni di silenzio il bambino pronuncia una frase confusa. Il padre si esalta pur non comprendendolo. Pronunciando più volte la frase lentamente sale a galla il senso: è una frase tratta da "Nemo"! In pochi attimi il padre capisce che il bambino ha imparato a memoria tutte le battute di tutti i ruoli di tutti i film di Walt Disney. Ecco la chiave per entrare nel cervello danneggiato del piccolo. Da quel momento tutti i membri della famiglia comunicano attraverso le frasi dei film: per Owen ogni film corrisponde a un umore, ogni volta che sceglie un titolo c’è sempre una ragione e uno stato emotivo che sta, attraverso quella scelta, dichiarando agli altri di provare. Ora ha ventitré anni: lo spettatore lo ha visto crescere attraverso i filmini familiari e le belle animazioni sui personaggi e si è affezionato alle smorfie, al sense of humour, alla delicatezza reattiva del giovane uomo. Il documentarista Roger Ross Williams sceglie di seguirlo nel formativo percorso di distacco dalla casa dei genitori, dopo il diploma. Il club dei fans di Disney, la fidanzatina Emily, autistica come lui, le sedute con la psicologa, il colloquio di lavoro (ottenuto) in un cinema per un posto di strappa-biglietti, la conferenza sull’autismo in Francia: tanti momenti salienti in cui le immagini si caricano di potenza emotiva, senza mai spingere sul pedale della compassione spicciola, della pena umana, senza mai il ricatto della lacrima facile. Tramite un preciso lavoro di montaggio e un’alternanza di piani narrativi temporali, la storia segue un periodo di crescita importante del protagonista, amabile bambinone che ha difficoltà di adattamento con il mondo esterno pur desiderando in tutti i modi di guadagnarne una relazione positiva di accrescimento. Non c’è morale, non c’è un caso uguale all’altro, non c’è tecnica per guarire o per ovviare la difficoltà: il coraggio dei familiari, intervistati individualmente, emoziona e trasmette identificazione. Film intenso, appassionato, che resta dentro. Presentato al Sundance Festival.


CAST & CREDITS

(Life, animated); Regia: Roger Ross Williams; sceneggiatura: Ron Suskin; fotografia: Tom Bergmann; montaggio: David Teague; musica: T. Griffin, Dylan Stark; interpreti: Owen Suskin, Ron Suskin, Jonathan Freeman, Gilbert Gottfried; produzione: Shanti Avirgan, Julie Goldman, Carolyn Hepburn, Roger Ross Williams; distribuzione: iwonderpictures, filrougemedia; origine: Usa, 2016; durata: 91’


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