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Love, death & robots (Stagione 1) - Teste di Serie

Pubblicato il 2 aprile 2019 da Stefano Colagiovanni
VOTO:


Love, death & robots (Stagione 1) - Teste di Serie

Cartoni spaziali!

La fantascienza in ogni sua declinazione. O quasi. Perché la nuova serie antologica e animata, targata Netflix, propone un titolo già parecchio suggestivo di per sé, strizzando l’occhio a una marea di elementi che trovano il loro posto nel mondo inteso come “fantastico”, lì dove la realtà lascia il passo all’immaginazione, ai sogni e al sovrannaturale.

Fantascienza come rivisitazione di topoi classici, l’horror che sfocia nello splatter, l’ironia e il cinismo intrecciati alla storia: tutto ciò – e molto altro, perché non si può non lasciare campo libero alla sensibilità dello spettatore – mastica e rigurgita la serie ideata da Tim Miller (suo il primo capitolo di Deadpool e suo il prossimo Terminator: Dark fate, previsto in corso d’anno), che conta sulla firma prestigiosa di David Fincher in fase di produzione e attinge a piene mani da racconti di autori consacrati, da John Landsdale a John Scalzi e Alastair Reynolds tra i tanti; impossibile non riconoscere elementi in comune con l’apparato visivo di autori del calibro delle Wachowski, ammiccando nemmeno tanto velatamente al mondo distopico di Mad Max->http://www.close-up.it/mad-max-fury-road] o ispirandosi a collisioni di suggestioni lovecraftiane. Ma ce n’è per tutti i gusti e risulta quasi impossibile riuscire a individuare ogni singolo ancoraggio autoriale – ma il bello sta proprio lì, dopotutto, nella costante e immersiva ricerca del “respiro” altrui…

Love, death & robots conta ben diciotto episodi, tutti corti animati di durata dinamica – si spazia dai cinque ai venti minuti circa – nei quali vengono riproposti cliché e tematiche affini ai generi sopracitati, a tratti reinventati (il metafisico Zima blue, su arte e filosofia, uno dei migliori in assoluto, e il surreale e spettrale La notte dei pesci, un piacevole omaggio al weird fantasy), altri ancora sapientemente scritti come omaggio sui generis (su tutti Tute meccanizzate, Oltre Aquila e Dolci tredici anni, che riescono a far convivere sci-fi e horror, su una solida base action).

La serie di Miller è la prova di come e quanto Netflix é in grado di fregarsene di un intrattenimento collaudato, osando a tal punto da proporre un prodotto che, a primo impatto, potrebbe risultare addirittura straniante e dispersivo. Eppure la fantascienza e l’horror sono generi che vivono di cliché, anche se questo non vuol dire evitare di spingersi oltre; certo non tutti gli episodi proposti in questa prima stagione colpiscono nel profondo (La discarica e Tre robot strappano qualche sorriso, ma paiono abbozzati e frettolosi), ma il fascino di un’operazione così singolare trova pieno riscontro nella freschezza di alcuni titoli che quasi rifiutano l’appartenenza a un genere conciliabile con le tematiche proposte (ci si riferisce a La testimone, Il dominio dello yogurt e Alternative storiche, istrionici e spiazzanti per la capacità di condensare “sporca” ironia e analisi sociale, in una manciata di minuti).

Il punto di forza di Love, death & robots risiede, tuttavia, nei variopinti ed eterogenei stili d’animazione, non tanto per un discorso prettamente estetico – de gustibus -, piuttosto per una valenza concettuale: utilizzare stili differenti comporta una maggiore fruibilità e dinamicità della visione, evitando cali d’attenzione o assuefazione estetica, col rischio di appesantire inverosimilmente la partecipazione dello spettatore.

Quel che manca alla nuova creatura targata Netflix è una solida unità d’intenti: in questa prima stagione, Love, death & robots tende ad assimilare a un contenitore sovraffollato di (egregie) idee, tuttavia slegate o solitarie; il titolo stesso apre la strada verso una generalizzazione di contenuti, ma con il trascorrere delle stagioni, la serie di Miller potrebbe, per questo, scivolare in una sorta di anonimato concettuale.

Davanti a un progetto (per ora) coraggioso e adatto a un pubblico adulto – e non è cosa da poco – si ha il dovere di essere fiduciosi. Con la certezza che grazie all’animazione si possono raggiungere confini tanto lontani…


(Love, death & robots); genere: fantascienza, horror; showrunner: Tim Miller; stagioni: 1 (in attesa di rinnovo); episodi prima stagione: 18; produzione: Blur Studio; network: Netflix (U.S.A., 15 marzo 2019), Netflix (Italia, 15 marzo 2019); origine: U.S.A., 2019; durata: 5’-20’ per episodio; episodi cult prima stagione: 1x03 - The witness (1x03 - La testimone); 1x06 - When the yogurt took over (1x06 - Il dominio dello yogurt); 1x08 - Good hunting (1x08 - Buona caccia); 1x12 - Fish night (1x12 - La notte dei pesci); 1x14 - Zima Blue (1x14 - ZIma Blue); 1x17 - Alternate histories (1x17 - Storie alternative); 1x18 - Secret war (1x18 - Guerra segreta)


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