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Luigi Zampa: Risate popolari - Roma 2009

Pubblicato il 17 ottobre 2009 da Donato Guida


Luigi Zampa: Risate popolari - Roma 2009

Durante la IV edizione del Festival Internazionale del Film di Roma si è scelto di ricordare, attraverso una lunga retrospettiva, l’operato di Luigi Zampa… era ora! Un autore quasi completamente dimenticato, un artigiano capace di realizzare piccoli capolavori della comicità, in grado di prendere in giro il fascismo quando ancora esso era saldamente presente (e pericoloso) in Italia, capace di mostrare i vizi e i difetti di una nazione che prosegue il suo cammino facendosi forte di spregevoli opportunismi, egoismi, inganni prepotenti e falsità violente: tutto ciò raccontato sempre con eleganza e comicità.
Nato nel 1905 a Roma, figlio di un operaio, Zampa è stato fin da subito attratto dal mondo del cinema, tanto che nel 1932 decide di iscriversi al Centro Sperimentale di Cinematografia; i suoi primi passi nel mondo del cinema li muove come sceneggiatore per Mario Soldati e Max Neufeld, per poi esordire dietro la macchina da presa nel 1941, con la realizzazione del film L’attore scomparso. Certo è che la sterzata satirica nell’opera di Zampa nasce nel momento in cui l’autore stringe una forte amicizia con Vitaliano Brancati, lo scrittore che diverrà presto suo sceneggiatore (fino alla sua morte, avvenuta nel 1954) per film quali, ad esempio, Anni facili (1953), uno dei migliori lavori dell’autore romano, vincitore di tre Nastri d’Argento per soggetto e sceneggiatura ed attore protagonista (un Nino Taranto in stato di grazia).
Sempre riposto nel dimenticatoio rispetto a “grandi nomi” quali Pietro Germi, Mario Monicelli o Dino Risi, Luigi Zampa viene finalmente riesumato in questa IV edizione del Festival, riuscendo a riconquistarsi uno spazio che, da anni, aveva perso, anche se gli era dovuto di diritto.
Ecco allora che gli amanti del cinema italiano (e non solo) hanno la possibilità di rivivere l’affascinante storia dell’Onorevole Angelina (1947), la casalinga rivoluzionaria, madre di 5 figli, capace di guidare le donne all’assalto del magazzino di una borsanerista al fine di sopravvivere ad un drammatico alluvione, e, successivamente attratta dalla politica, arrestata e incarcerata dopo aver tentato una seconda ribellione; hanno la possibilità di ridere grazie non solo alla mano del regista, ma anche alle interpretazioni di grandi attori della commedia all’italiana quali, ad esempio, l’Alberto Sordi di Il vigile (1961), Il medico della mutua (1968) e Bello onesto emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata (1971), l’Ugo Tognazzi di Una questione d’onore (1966) e il Vittorio Gassman di La ragazza del palio (1957) e Frenesia dell’estate (1964).
Nella speranza che questa retrospettiva non diventi una semplice parentesi e che possa far si che Luigi Zampa possa occupare il posto di riguardo che gli compete nella storia del cinema italiano, invitiamo la gente a visionare i film di un grande autore: un invito che viene offerto a chi pensa che una risata possa realmente allungare la vita.


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