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Moms! Quello che le mamme non osano raccontare.

Pubblicato il 8 febbraio 2017 da Maria Vittoria Solomita


Moms! Quello che le mamme non osano raccontare.

Roma - Teatro della Cometa. Un varietà sulla maternità, scritto da una mini tribù di mamme-attrici? Si intitola Moms! ed è il frutto dell’esperienza diretta di Jil Daum, Linda Carson, Alison Kelly, Barbara Pollard, Robin Nichol e Deborah Williams. Lo sguardo intimo di queste sei mamme si fa graffiante e febbrilmente autoironico, per imprimere nella mente un messaggio chiaro: essere genitori oggi è un semplice e ansiogeno salto nel buio.

La versione italiana è affidata alla traduzione di Valentina Martino Ghiglia, che dal 2011 condivide il palco con Carla Ferraro, Laura Mazzi e Silvia Siravo. Attente a dar voce alle più irriverenti gallerie di donne presenti su piazza, le quattro della Compagnia Tacchi Misti hanno già lavorato sugli stereotipi femminili di Accessories, testo della pluripremiata Gloria Calderòn Kellet, fra gli sceneggiatori della sit-com How I met your mother. Sempre inchiostro speso a delineare figure bisognose di ascolto, donne alla ricerca di una platea per sfoghi (più o meno) estemporanei.
Le platee americane e canadesi si sono rivelate particolarmente ricettive verso il testo originale, Mom’s the word. In Italia, fino al 19 febbraio prossimo, il Teatro della Cometa accoglie la regia di Ferdinando Ceriani, che ben utilizza le canzoni di Toni Fornari e gli arrangiamenti di Stefano Fresi.
Un’ora e mezza di puro varietà, fra balletti, canzoni e ninne nanne, per condire le storie di quattro tipologie di madre, diverse ma complementari nella propria follia amorosa. Alice (Laura Mazzi), che ha un neonato settimino, si sente rassicurare dai medici talmente tante volte, da cadere vittima di crisi di panico; Linda (Silvia Siravo), la più svampita, dopo il parto gemellare soffre di ingestibili crolli emotivi; Debora (Carla Ferraro), nostalgica dei tempi prenatal, sessualmente vivacissimi; Roberta (Valentina Martino Ghiglia), la dura, si intenerisce non appena stringe a sé il figlio.
Le quattro si alternano e mischiano in sketch rutilanti, fra le risate isteriche delle madri spettatrici e gli sguardi interrogativi degli uomini (semplici accompagnatori?). Tutto ricorda il passaggio dall’età della spensieratezza e del sano egoismo a quella delle poppate notturne.

Indicazione che arriva da tutte e quattro le madri rappresentate: ricordarsi che si è donna, prima ancora che madre; lo si è e lo si resterà. Questo è quanto “le mamme non osano raccontare”, che si è prima donna e poi donatrice di vita.
Da guardare per ridere della propria condizione, possibilmente senza figli al seguito.


Moms!; Regia: Ferdinando Ceriani; Drammaturgia: Jill Daum, Linda Carson, Alison Kelly, Barbara Pollard, Robin Nichol e Deborah Williams; Traduzione: Valentina Martino Ghiglia; Scena e costumi: Marta Crisolini Malatesta; Musica: Toni Fornari; Arrangiamenti: Stefano Fresi; Interpreti: La Compagnia Tacchi Misti composta da Carla Ferraro, Valentina Martino Ghiglia, Laura Mazzi, Silvia Siravo; Teatro della Cometa fino al 19 febbraio


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