X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



MONSTER HOUSE

Pubblicato il 12 ottobre 2006 da Riccardo Protani


MONSTER HOUSE

Se dalle parti della Columbia ai confini con la Amblin e la ImageWorks avessero voluto darsi alla teoria, avrebbero tranquillamente potuto affermare che Monster House sarebbe in realtà stato una sorta di tesi di laurea pronta per il Blu-ray: prendere il Sam Raimi del bel tempo che fu, renderlo concettuale abbastanza da riflettere a tutto tondo sul mito della sua Casa per poi rielaborarlo ad uso e costume di una giovanissima generazione che, potendo scegliere di essere iniziata ad un genere come l’horror, non avrebbe da chiedere di meglio che proprio MH come film d’esordio. Film d’animazione, per giunta. Per cui: Raimi + digitale + horror + commedia familiare + Spielberg & Zemeckis come produttori esecutivi = nuovo corso dell’animazione per famiglie. E, forse, nuovo corso (l’ennesimo) dell’evoluzione a suon di Pixel che insieme alla Pixar sta rivoluzionando il nostro modo di vedere e vivere il cinema e non solo. Ma tutto ciò non è una tesi di laurea, è “solo” un film. E ben fatto per giunta. Quindi niente teoria, solo un fiume in piena di idee brillanti, citazioni criptiche dal Michael Bay di Armageddon (la ruspa nel clou finale), l’horror adolescenziale anni ’80 e personaggi assolutamente tipici di un genere che potrebbe addirittura divenire sottogenere, quello dell’horror animato. Quindi: il protagonista timido, l’amico scemo, la pischella intelligente e pratica, lo sbruffone vittima designata, l’Autorità disincantata e per nulla credulona, il colpo di scena finale, la mancanza della generazione di mezzo che impiccerebbe il meccanismo basato su una storia costruita sui/per ragazzi... e non solo. A dirigere, il qui esordiente di talento Gil Kenan alle prese con ottimi risultati con il Mo-Cap, la tecnologia per la cattura digitale del movimento già sperimentata in Polar Express. Cioè: prendere dei ragazzini in carne e ossa; farli recitare per davvero al cospetto di una casa maledetta che succhia vita come se piovesse e situata nel classico quartiere soporifero della tranquilla cittadina americana di provincia; tradurre il tutto in animazione; passare al computer gesta ed eroi e fare in modo che i protagonisti di turno sventino la grande abbuffata casalinga di bambini in occasione di Halloween. Nulla da dire su sceneggiatura e regia: qui non sembra di essere in un videogame (peraltro citato in maniera assolutamente geniale e in un contesto che fa molto atmosfera made in Goonies), ma direttamente al parco giochi: la casa infestata attende ospiti e il suo interno è davvero pieno di sorprese.
Quelle che invece non sono sorprese, ma omaggi ai mecenati più arguti di Hollywood (Lucas qui non c’è, ma il sonoro del film è stato battezzato nel suo Skywalker Sound...) servono poi a Kenan per dare spessore al suo “Raimi per famiglie”: le immancabili biciclette giovanili di Spielberg e la trama horror modello Twilight Zone dello Zemeckis giovane colorano il contesto, ma il cuore del film pulsa di vita propria proprio come la caldaia di Monster House, che qui non si chiama Christine e non è tantomeno una macchina, ma vive di vita propria ed ha un nome molto simile.
Sono film come questo a far crescere di sogni e aspettative la prossima generazione di registi d’oltreoceano e che prenderanno il posto dei visionari Peter Jackson, Kerry Conran, Wachowski Brothers, Brad Bird, Bryan Singer e... Sam Raimi.

(Monster House) Regia: Gil Kenan; soggetto: Dan Harmon & Rob Schrab; sceneggiatura: Dan Harmon, Rob Schrab & Pamela Pettler; fotografia: Xavier Perez Grobet; montaggio: Adam P. Scott; musica: Douglas Pipes; voci originali di: Steve Buscemi, Nick Cannon, Maggie Gyllenhaal, Kevin James, Jason Lee, Catherine O’Hara, Kathleen Turner, Fred Willard; Supervisione Effetti Visivi: Jay Redd; Immagini e Animazione: Sony Pictures Imageworks Inc.; produzione: Robert Zemeckis, Steven Spielberg e Jason Clark; distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia; origine: USA, 2006; durata: 90’; web info

Enregistrer au format PDF