Di certo è la mente creativa, il suo tesoro più grande. Silvio Raffo; poeta, insegnante e drammaturgo italiano, incarna di certo il Vintage dell’Arte italiana tra realtà e fantasia.
Un Uomo vestito di bianco, come la sua amata Emily Dickinson, che senza paura rivive il suo passato, da una signorina affascinante e stellare, a un René che sperimenta la tragica ambivalenza di una diversità temuta e desiderata. Il mare d’estate è di certo calmo, la barca che mi accompagna lungo questo viaggio, dalle visioni fiabesche e dai colori pastello, riflettono ciò che la scrittura di quest’artista viandante spesso sottolinea; un doppio tono: lo psichico ed emotivo coinvolgimento ed infine ineluttabile e tagliente distacco da cose, persone e avvenimenti.
“Dona ai vivi le lacrime” è ciò che l’Autore racconta al suo pubblico di lettori. Un personaggio eclettico, che raccoglie da sempre, attraverso l’uso di una dimensione estetica, all’interno delle sue magistrali opere, il meglio dell’immaginario fiabesco italiano.
Un popoloso universo di uomini, donne, sogni, incubi e speranze che abitano da sempre questo continente che mi è di fronte, colto attraverso gli squarci folgoranti della sua brezza artistica, tramite la lente dei suoi colori assoluti, dal bagliore accecante dei suoi personaggi e dalla foschia azzurra del suo spirito.
All’orizzonte del mare, tiepido della sera, il benevolo sollievo offerto dalle sue storie, antiche come la città eterna, raccontate tra le strade e i suoi borghi, universali e vintage, nella loro capacità di ritrarre un Peter Pan e la sua umanissima magia.