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Schubert, Schumann, Brahms: The Last Piano Works - Paolo Vergari

Pubblicato il 3 agosto 2017 da Ludovico Peroni


Schubert, Schumann, Brahms: The Last Piano Works - Paolo Vergari

Nel 2017 che significato ha pubblicare un CD di “musica classica”?

Studiare le grandi opere di musica di tradizione scritta occidentale significa anche studiarne, potenzialmente, tutte le loro registrazioni, specialmente le più diffuse e/o autorevoli. A ragione potremmo quindi pensare che le grandi opere e composizioni si siano ultimamente affermate per delle specifiche tradizioni interpretative e, grazie alla registrazione fonografica, affermate anche nell’orecchio dell’ascoltatore medio.
Andare ad esprimersi in nuove e personali direzioni significa anche doversi affermare (al tempo stesso) nei confronti di una tradizione accademico-esecutiva e del senso (e sentire) comune. Il peso di queste responsabilità accresce il rischio di dar vita a lavori poco incisivi, poco giustificabili, quando non dall’esito fallimentare.

Alla luce di questo panorama, possiamo quindi ascoltare l’ultimo lavoro di Paolo Vergari. Il pianista presenta una selezione di opere di Schubert, Schumann e Brahms, legate dal filo rosso dei “last piano works”: opere pianistiche che hanno visto la luce poco prima della scomparsa del loro autore. Vergari, con questa scelta programmatica, sembra indagare principalmente sopra i concetti di “capolavoro” e “testamento artistico”.

Per quanto riguarda le scelte interpretative, possiamo dire che in più di alcuni passaggi tende a discostarsi da chi ha privilegiato un’interpretazione votata all’esibizione tecnica; in The last piano works si tende a favorire una sublimazione di quest’ultima nel processo di ricerca di una certa qual pura espressione. In questo senso il lavoro discografico di Paolo Vergari porta alla luce delle sfumature di tali grandi composizioni che non smettono di rivelarsi materiale vivo, sempre nuovo e forse non ancora tutto sondato. A conferire pertinenza a questo tipo di interpretazione, è lo stesso repertorio; esso non è preminentemente virtuosistico, ma più espressivo. Questo è un altro aspetto su cui la selezione di questi “ultimi lavori” porta a riflettere. Spesso gli autori con le loro ultime opere hanno l’ambizione e il desiderio di lasciare un messaggio personale all’umanità e, quasi mai, lo si fa attraverso l’esibizione tecnica, in senso stretto.
Metaforicamente, l’idea di instaurare un contatto diretto con la “voce” dei tre grandi autori viene brillantemente restituita dal pianista da una ricerca sonora peculiare: pur mantenendo delle caratteristiche individuali e distintive del proprio pianismo, sfoggia una duttilità e varietà nel suono che riesce ad ottenere con il solo tocco. Ogni compositore riesce ad essere interpretato e accompagnato da un suono ricavato e fatto nascere nel cuore dalla scrittura stessa. Si riesce a portare alla luce, naturalmente, ciò che la scrittura non dovrebbe essere in grado di poter tramandare.
Il pianista però non restituisce mai l’idea di attaccare le tradizioni interpretative con nuove proposte, ma è come se le contemplasse da lontano, con grande memoria, distaccandosene poi serenamente. Paolo Vergari riesce nell’impresa di consegnarci una lettura originale di questi grandi classici, pur non costringendoci a farci fare un’esperienza traumatica con la forma con cui si sono cristallizzate nella nostra memoria. Attraverso le opere stesse riesce a far emergere la loro natura più intima suggerendo così all’ascoltatore, più e meno esperto, la propria visione e interpretazione.
Una menzione di merito particolare va al grande lavoro che la Osaka Mozart Association-Da Vinci Edition sta compiendo con la produzione e distribuzione di lavori ben curati sotto ogni dettaglio: dalla scelta degli artisti e del repertorio alla registrazione, fino alla bella presentazione del concept del disco nel booklet curata da Edmondo Filippini. Quindi, dicevamo: Che significato ha, nel 2017, pubblicare un cd di “musica classica”? Forse ad insegnarci che un capolavoro non morirà mai, o almeno finché continueranno ad esserci contributi originali e pertinenti.


Autori: Schubert, Schumann, Brahms
Interprete: Paolo Vergari
Titolo: Schubert, Schumann, Brahms: The Last Piano Works
Etichetta: Da Vinci Classics


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