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La belle époque - Festa del Cinema di Roma 2019

Pubblicato il 21 ottobre 2019 da Sarah Mataloni

VOTO:

La belle époque - Festa del Cinema di Roma 2019

Ne La belle époque di Nicolas Bedos la nostalgia del passato diventa un nuovo slancio per affrontare il presente.
Non ci si immerge nei ricordi per affondare nella tristezza di un abbandono e per crogiolarsi nel dolore, ma per trovare una nuova linfa vitale che possa ridefinire in modo più netto e "colorato" la vita presente.
La commedia, fresca ed esilarante riesce a rendere originali e divertenti gli alti e bassi di un rapporto amoroso maturo, ormai stanco e fermo sugli stessi logori meccanismi di coppia.
Gli ingredienti per un prodotto ben riuscito ci sono tutti: personaggi ben dipinti e interpretazioni azzeccatissime (Fanny Ardant e Daniel Auteuil molto convincenti), sentimenti che oscillano in continuazione tra rimpianti, ironia, e dolcezza, senza mai esagerare negli eccessi; dialoghi brillanti e a tratti commoventi.
Il tutto poi, condito dal contesto e confezionato in un’atmosfera assolutamente originale: la possibilità, per il protagonista, grazie a suo figlio, di poter rivivere nei dettagli un momento del passato, con l’aiuto del set, dei costumi di scena e di attori scelti.
Victor è un maturo illustratore in crisi di ispirazione e sopratutto in crisi coniugale, tanto da essere sbattuto fuori casa da sua moglie Marianne, sempre alla ricerca di nuove emozioni che possano riaccenderla e di nuove e “infiammate” passioni.
Convinto ormai di non aver nulla da perdere, Victor sceglie di rivivere il giorno del 1974 in cui ha incontrato l’amore della sua vita, sua moglie appunto.
Time Traveller, l’agenzia che restituisce i momenti del passato lavora per ricostruire tutto nei minimi particolari e per poter rendere nuovamente unico quel momento.

Il ricordo diventa reale e concreto e Victor, sempre più preso dal divertente gioco del “rivivere il suo passato, si lascia andare, riscoprendo, pezzo dopo pezzo, i frammenti dell’incontro con il suo amore e dei tempi andati.
Comincia un divertente gioco di specchi: l’attrice che interpreta Marianne giovane (una deliziosa Doria Tillier) infatti, riesce a “conquistare” il protagonista a tal punto da indurre Victor a non percepire la reale differenza tra finzione e realtà.
Re-innamorandosi dell’immagine del suo passato, Victor si impadronisce del suo presente e di se stesso, riscoprendo una motivazione inaspettata e una ritrovata forza interiore.
Bedos immerge il protagonista in un viaggio nel passato per recuperare un rapporto stanco ma mai morto, forse soltanto da far rinascere.
Victor, lentamente ritrova dettagli della sua storia e finalmente recupera anche la mancata ispirazione, in un percorso di lenta rinascita e di liberazione allo stesso tempo.
Il passato nostalgico vissuto da Victor e dipinto da Bedos non è esasperato ma funzionale al presente e soprattutto catartico.
Una liberazione gioiosa e vitale che ritrova nel passato una nuova e consapevole rinascita.


CAST & CREDITS

(La Belle Époque); Regia e sceneggiatura: Nicolas Bedos; fotografia: Nicolas Bolduc; montaggio: Anny Danché; musica: Anne-Sophie Versnaeyeninterpreti: Daniel Auteuil, Guillaume Canet, Doria Tillier, Fanny Ardant, Pierre Arditi, Denis Podalydès, Michaël Cohen, Jeanne Arènes, Bertrand Poncet, Bruno Raffaelli; ; produzione: Les Films du Kiosquedistribuzione:I Wonder Picturesorigine: Francia, 2019; durata: 110’


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