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Operazione Gattopardo. Come Visconti trasformò un romanzo di "destra" in un successo di "sinistra"

Pubblicato il 16 giugno 2014 da Sabrina Mascellari


Operazione Gattopardo. Come Visconti trasformò un romanzo di "destra" in un successo di "sinistra"

Le grandi Storie non muoiono mai: sopravvivono alla fugacità del tempo, alla volubilità delle mode e alla mutevolezza dei gusti. Sono quelle che ci accompagnano per tutta la vita, come ci ricorda con poesia Sergio Castellitto in un recente spot televisivo. Il Gattopardo è indubbiamente una di queste Storie, poiché il suo fascino e la sua forza, sia nella celebre opera narrativa del Principe di Lampedusa che nel leggendario film del Conte di Lonate Pozzolo, sembrano non svanire mai e risplendono nelle pagine del magnifico saggio di Alberto Anile e Maria Gabriella Giannice, Operazione Gattopardo , edito da Le Mani, un libro che non può e non deve mancare nella biblioteca del perfetto cinefilo, magari accanto alla vecchia copia impolverata del romanzo.

Nel giugno del 2013 i due giornalisti e critici cinematografici hanno presentato il saggio a Roma, a più di mezzo secolo dalla pubblicazione del libro (1958) e a cinquant’anni dall’uscita del film e dalla Palma d’Oro vinta al Festival di Cannes nel maggio del 1963. Sempre lo scorso anno, in autunno, è stata riproposta in settanta sale italiane la versione della pellicola restaurata dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con The Film Foundation di Martin Scorsese. La proiezione del film è stata accompagnata dal documentario di quindici minuti, I due Gattopardi , scritto e diretto dagli autori come una sintesi gradevole e ben costruita di alcuni punti salienti del libro che è stato scelto dai Sindacato dei Giornalisti Cinematografici Italiani per il Premio 2013 nell’ambito dell’Efebo d’Oro.

La chiave di lettura del saggio è riassunta nel sottotitolo di Operazione Gattopardo, vale a dire, la non facile impresa compiuta da Luchino Visconti che, con il suo immenso talento e la sua proverbiale sapienza artistica, riuscì a trasformare un romanzo inviso al mondo politico e culturale della sinistra di Palmiro Togliatti - perché giudicato antistorico, conservatore, reazionario e decadente - in un film che celebrò i valori risorgimentali e condannò il trasformismo machiavellico, restituendo al tempo stesso lo spirito e lo spleen che permeava il racconto di Lampedusa, nonostante le diverse digressioni rispetto alle sue pagine, alcune vistose altre più velate. Visconti consegnò alla storia del cinema un film, come sostiene Anile, “magnificamente infedele”, ma di grande respiro internazionale che soddisfò le aspettative di Goffredo Lombardo, l’infaticabile e paziente produttore della Titanus, incantò pubblico e critica, ottenne il placet di Botteghe Oscure e assecondò gli ideali estetici del regista nonché le sue tendenze “proustiane” nel ricreare un mondo perduto, quello aristocratico, che conosceva bene e nel quale si identificava.

L’Operazione Gattopardo raccontata da Anile e Giannice si compone di quattrocento pagine, modulate su quattordici capitoli e un’appendice, introdotte dalla bella prefazione di Goffredo Fofi. Dopo il suggestivo prologo nella casa di Via Butera del Principe di Lampedusa, la narrazione entra subito nel vivo con la genesi del romanzo, il suo travagliato percorso editoriale fino alla pubblicazione nel 1958, dopo la morte dell’autore, dell’editore Giangiacomo Feltrinelli che, consigliato dallo scrittore Giorgio Bassani, intravede le potenzialità letterarie e commerciali dell’opera. Capillare in questa parte del libro è la descrizione che i due autori fanno del polemico, a tratti “morboso”, dibattito politico, culturale, ideologico che la pubblicazione del romanzo scatena soprattutto nell’ambito del PCI; numerosi i commenti riportati pedissequamente degli illustri detrattori del libro di Giuseppe Tomasi: Alicata, Vittorini, Moravia, Pasolini e Sciascia, solo per citarne alcuni. Nel 1959 Il Gattopardo vince a sorpresa il prestigioso Premio Strega e da quel momento in poi comincia a volare alto. Il successo commerciale del romanzo, gli articoli a favore di Louis Aragon e la sua pubblicazione in Unione Sovietica nel 1961 fanno scattare l’Operazione Gattopardo: cambiare mezzo espressivo per veicolare il messaggio e realizzare un film diretto da un regista influente e vicino alla linea del Partito.

A questo punto entra in scena Luchino Visconti, il “conte rosso” di fede comunista, e il racconto si sposta sulla lunga e faticosa realizzazione del film: dal complesso lavoro di sceneggiatura con le sue diverse stesure, delle quali Anile e Giannice fanno una minuziosa sinossi, alla scelta del cast e delle location; dai dispendiosi budget alle riprese estenuanti della sontuosa sequenza del ballo, per arrivare al lavoro di post produzione, alla prima al cinema Barberini di Roma nel marzo del 1963 e al trionfo a Cannes nel maggio dello stesso anno. L’ultima parte del saggio è dedicata all’analisi dettagliata delle motivazioni - dichiarate, presunte o dedotte - che spingono Visconti a ignorare i tre capitoli del romanzo di Lampedusa, a caratterizzare in modo diverso alcuni personaggi, in particolare quello di Concetta, a modificare rispetto al romanzo le sequenze più marcatamente “politiche” e a eliminare cinque scene dalla versione integrale in vista della proiezione a Cannes. Anile e Giannice concludono l’Operazione Gattopardo con uno sguardo alla risonanza del romanzo e del film nel tempo e le interessanti interviste, realizzate tra il 2009 e 2011, a Citto Maselli, Ugo Gregoretti, Lucilla Morlacchi, Enrico Lucherini, Mino Argentieri ed Enrico Medioli.

Operazione Gattopardo è un atto d’amore verso il grande cinema italiano e un omaggio a Luchino Visconti, al Principe di Lampedusa e al suo splendido romanzo. E’ un testo brillante e coinvolgente, dal linguaggio colto, raffinato, impreziosito da francesismi usati sempre in modo opportuno. E’ un libro scritto come un romanzo con i toni e le sfumature del saggio di analisi letteraria e cinematografica, caratteristica che conferisce alla narrazione ritmo, gradevolezza e fluidità, persino in quei brani in cui le informazioni diventano estremamente dettagliate e ridondanti, a conferma di un monumentale lavoro di ricerca degli autori (avvalorato dall’accurata nota bibliografica e dagli inserti fotografici) che rivela altresì un’immensa passione per il cinema e la letteratura. Nel suo complesso il libro rappresenta un affresco del clima politico degli anni ‘50 e ‘60, un momento storico in cui le ideologie non erano sfumate e i dibattiti culturali-letterari erano infuocati, mentre la parte dedicata alla realizzazione del film è un tripudio di aneddoti, tra cronaca e leggenda, per la gioia dei cinefili più fanatici. Per il suo stile a metà tra il romanzo e l’inchiesta giornalistica, il testo di Anile e Giannice potrebbe far pensare a una possibile trasposizione cinematografica, una sorta di making of de Il Gattopardo, sulla scia di alcuni recenti film di successo come Hitchcock e Saving Mr. Banks.

Claudia Cardinale, la bella Angelica dai “capelli color di notte”, è la madrina della 60ma edizione del Taormina Film Fest in corso in questi giorni e il 14 giugno ha inaugurato a Palazzo Corvaja la mostra “C’era una volta in Sicilia. I 50 anni del Gattopardo”: il Principe di Salina ritorna con la sua “zampaccia” mentre romanzo e film continuano a brillare perché, come detto all’inizio, le grandi storie non muoiono mai.


Autore: Alberto Anile e Maria Gabriella Giannice
Titolo: Operazione Gattopardo. Come Visconti trasformò un romanzo di "destra" in un successo di "sinistra"
Editore: Le Mani Editore
Collana: Cinema. Film
Dati: 404 pp, brossura, ill. b/n e col.
Anno: 2013
Prezzo: 20,00 €
Isbn: 9788880126584
webinfo: Scheda libro sul sito Le Mani Editore


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