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Orson Welles fra ’Quarto potere’ e ’Il Processo’ [libro]

Pubblicato il 10 ottobre 2016 da Giammario Di Risio


Orson Welles fra 'Quarto potere' e 'Il Processo' [libro]

Il primo piano come finestra che apre sull’anima dei personaggi; il sovrapporsi di effetti sonori che traducono le intenzioni dei personaggi; la posizione dall’alto o dal basso della macchina da presa che diventa preciso lascito espressionista; l’obiettivo grandangolare come esaltazione del linguaggio cinematografico e continua indagine nevrotica personale; Tutto questo, e molto altro, ha caratterizzato il cinema di Orson Welles, uno dei più grandi autori della Settima Arte, colui il quale si scontrò, dall’interno, con Hollywood, restando sempre fedele al suo sconfinato genio. Vanesio e anticipatore, testardo e anticonformista, provocatore e poeta, Welles rivive, a un secolo dalla sua nascita, nelle pagine di questo nuovo libro di Giorgio Penzo.

Un saggio divulgativo che analizza la poetica wellesiana all’interno di un arco temporale ben preciso, di fatto si va dal 1941, anno dell’uscita di Citizen Kane, al 1962, anno in cui Welles si cimenta con The Trial, tratto dall’opera omonima di Franz Kafka. Ed è proprio la figura dello scrittore praghese, insieme a Shakespeare, Stroheim e Von Sternberg, a innervare l’impianto critico dello studio di Penzo; figure che diventano continui termini di paragone per spiegare la drammaturgia dei film di Welles, dal tema del potere, continuamente sviscerato, alla ricerca di una messinscena barocca, dalla critica all’individuo moderno sotto forma di tycoon al pessimismo cupo e amaro. Su questa progressione il libro presenta delle schede filmiche, con dovizia di riferimenti elencativi riguardo alle produzioni e al cast, che anticipano costantemente l’approfondimento dei testi filmici in cui Penzo ci racconta, partendo dal dato filmico, ciò che ha spinto alla creazione l’autore americano. Di originale riscontriamo la declinazione dell’opera di Welles su ciò che Welles è stato ed ha rappresentato per il cinema del Novecento. Un cinema che ha “divorato” le sue innovazioni quanto defilato il suo enorme peso specifico intellettuale e culturale.

Un libro che non ha la mission di tradurre in pensiero critico l’enorme vocabolario artistico del regista americano viceversa offre una lettura attenta e fluida di particolari tematiche, quasi fosse un corrispettivo oggettivo del grandangolo di Citizen Kane. In quest’ottica il lettore, per empatizzare con il testo, dovrà avere già una buona conoscenza dei film analizzati per poi lasciarsi andare alla prosa scorrevole, dotta e ricca di riferimenti di Penzo.


Autore: Giorgio Penzo
Titolo: Orson Welles fra "Quarto Potere" e "Il Processo"
Editore: Petite Plaisance
Dati: 122 pp, plastificata lucida
Anno: 2015
Prezzo: 12,00 €
Isbn: 978-88-7588-130-6
webinfo: Sito web casa editrice


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