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OST - ALEXANDER

Pubblicato il 17 ottobre 2005 da Alessandro Izzi


OST - ALEXANDER

Una domanda che sorge spontanea, mentre si ascolta la colonna sonora di Alexander, è perché un regista talentuoso come Oliver Stone abbia assegnato il compito di comporre le musiche di un film tanto sognato come la sua ultima fatica ad un compositore del rango di Vangelis. Probabilmente, ossessionato da considerazioni di carattere storicistico, il regista ha pensato bene di chiamare un autore greco a reimmaginare e ridisegnare le musiche che avrebbero dovuto accompagnare le gesta del più grande tra tutti i greci ma, se così stanno le cose, resta nella nostra mente l’idea che meglio avrebbe forse fatto se si fosse rivolto ad un grande come Xanakis (che all’antichità greca ha dedicato pagine mirabili ancorché difficili per il grande pubblico) o se avesse tentato di ritrovare un minimalismo delicato ricorrendo alle note di Eleni Karaindrou, già cantrice anche epica per le pellicole di Anghelopoulos, che certo avrebbe potuto pensare ad un efficace controcanto per le spettacolari scene di battaglia che restano i momenti più altamente musicali della pellicola. Il compositore di Mythodea lancia invece la sua penna, in maniera assai poco storica e non sempre molto greca, verso slanci sinfonico corali che passano dalla concitazione necessaria delle scene guerresche (track 4: The drums of Gaugamela) a momenti di risalto epicheggianti più affini ad un nuovo Chariots of Fire che ad un kolossal storico come quello impaginato da Oliver Stone (track 2: Young Alexander). Momenti più credibili ci sono in alcuni brani apparentemente meno significativi come nel delicato track 5 (One morning at Pella) con la sua arpa pizzicata quasi fosse una lira il cui timbro viene però, alla fine, irrimediabilmente compromesso dall’ingresso degli archi che donano al tutto un sapore romenticheggiante un po’ deteriore, o al timbro esotico del flauto che domina con volute giustamente orientaleggianti il successivo track 6 (Roxane’s dance). In generale si può affermare che è proprio nei momenti in cui Vangelis abbandona la piena orchestra e dà spazio a brani solistici di fascino arcano che la musica riesce a farsi di colpo più credibile e meno inutilmente enfatica. Certo non si può chiedere al compositore delle indimenticate musiche di Blade Runner di avvicinarsi al mondo greco con spirito filologico, dal momento che dell’antica musica che accompagnava le tragedie e i baccanali sopravvive solo qualche sporadica fonte scritta e qualche strumento per lo più inutilizzabile dal momento che non è neanche molto chiaro quale fosse il modo più appropriato di suonarlo, ma da qui a comporre una pagina enfatica come il track 13 (Across the mountains) con tanto di doppio coro e orchestra sognante (di quelle volte che l’orchestra sogna proprio in grande), francamente ce ne vuole. E se è efficace il modo in cui il tema epico associato alla figura del grande condottiero si inserisce nell’inizio cupo e percussivo del track 16 (Dream of Babylon) per poi dissolversi magicamente prima nel trionfo del coro femminile sostenuto dagli arpeggi frenetici dell’arpa e poi nel suono vuoto del soffio del vento, non da meno resta l’impressione che meglio e di più si poteva fare per accompagnare musicalmente le gesta del grande Alessandro. Impressione che si accompagna all’ascolto delle ultime due tracce: l’ancora enfatico, ma certo più sobrio crescendo di Eternal Alexander (track 17) e il mesto Tender memories che ci congeda all’insegna di un grande professionismo, ma con l’idea di esserci trovati di fronte a nient’altro che un’occasione tristemente mancata.

Autore: Vangelis; titolo: Alexander; etichetta: Sony

Tracklist

1) Introduction 2) Young Alexander 3) Titans 4) The drums of Gaugamela 5) One morning at Pella 6) Roxane’s dance 7) Eastern Path 8) Gardens of delight 9) Roxane’s veil 10) Bogas’ dance 11) The charge 12) Preparation 13) Across the mountains 14) Chant 15) Immortality 16) Dream of Babylon 17) Eternal Alexander 18) Tender memories

[gennaio 2005]


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