X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



OST - Francesco De Masi: ritratto di un autore

Pubblicato il 11 settembre 2008 da Alessandro Izzi


OST - Francesco De Masi: ritratto di un autore

Nel contesto assai variegato delle colonne sonore dei film del cinema di genere italiano tra gli anni ’50 e gli anni ‘70, l’opera di Francesco De Masi occupa una posizione assai peculiare che meriterebbe di essere studiata in maniera più approfondita di quanto non sia stato fatto sinora.
In un periodo, infatti, in cui la musica per film comincia ad abbandonare gradualmente l’enfasi della piena orchestra per scoprire le malie timbriche dei piccoli ensembles strumentali, inseguendo anche le lusinghe di certo jazz di stampo americano, la tavolozza timbrica del maestro italiano, pur non rinunciando a seguire qui e lì i dettami del gusto del momento, resta sempre ancorata ad una dimensione sinfonica di stampo prettamente romantico e primo novecentesco.
È una sorta di posizione di controtendenza, quella adottata dal maestro italiano, una vocazione all’inattualità, al non modiaiolo che in parte lo accosta all’estro compositivo di un Rota.
Nell’ambito dello spaghetti western, ad esempio, mentre le musiche di Morricone per i film di Sergio Leone fanno scuola ed impongono soluzioni formali ed estetiche assolutamente desuete (l’inserto del rumore dello schiocco della frusta, l’abbondanza di piccole melodie spesso intinte nell’acido di un’ironia perfettamente calibrata con l’immagine, il ricorso a timbri desueti in posizioni chiave della composizione), De Masi resta pervicacemente ancorato ad un gusto da vecchio western con ampie campate melodiche ed il senso di prospettiva che gli è garantito dalla grande orchestra sfruttata in tutte le sue potenzialità. Mentre la musica morriconiana cerca, quindi, la bidimensionalità del fumetto barocco spalmandosi in una superficie sonora sempre genialmente cangiante sia sotto il profilo timbrico che sotto quello melodico, la musica di De Masi punta su una vocazione paesaggistica ed eminentemente tridimensionale. Il suo suono è pastoso e vasto e se, certo, non mancano momenti in cui i solisti emergono in primo piano eseguendo le loro parti in pieno rispetto ai dettami del gusto del tempo (le sue musiche non lesinano certo in motivi fischiettati o cori country), non di meno essi trovano sempre spazio sul tappeto armonico di un’orchestra sempre presente e sempre più inquieta di quanto non paia a prima vista. Si pensi ad esempio al track 1 della presente compilation (Tema di Arizona) che principia con una contrapposizione tra chitarra ed orchestra dal sapore assolutamente concertistico (e il pensiero corre senza che noi si possa far niente a Rodrigo o a Castelnuovo Tedesco) e sfocia, poi, una melodia assolutamente western dapprima arpeggiata dalla chitarra e poi riportata in trio con l’armonica a bocca e il fischio. Il compositore romano sembra non poter fare a meno della profondità della compagine orchestrale e, a pensarci su un momento, la cosa non sorprende più di tanto dal momento che egli è stato, prima che un compositore, un eccellente cornista, quindi un virtuoso di quello strumento che maggiormente evoca l’impressione di profondità e distanza a livello orchestrale. Tratti, questi che si evincono con grande precisione nell’incipit orchestrale dal sapore stravinskiano del track 3 (In memoria). Un’ouverture, quella di cui stiamo parlando, a suo modo necessaria al successivo originalissimo sviluppo della perorazione corale a cappella la cui intensità sospesa è resa ancor più efficace dai brevi inserti dei rabbiosi accordi della chitarra.
Soluzioni più morriconiane le ritroviamo solo nel track 4 (Calibro 45) che sembra essere un pout pourri di stili e sonorità con gli spari delle pistole, lo scacciapensieri siciliano ed un’ironica scaletta discendente a far da collante ad un impressionismo musicale di gusto europeo (nello stile), ma dalle sonorità tipicamente western. Scaletta che ritroveremo anche nel molto diverso track 5 (Nascondarella dallo stesso film Per un pugno nell’occhio) che sceglie, invece, le dinamiche di un ballo popolare.
Estremamente originale è anche l’approccio al peplum. Basti pensare all’intensa cantabalità del violino nel track 9 (Idillio di Cinzia da La vendetta di Spartacus) con un andamento e un’orchestrazione che vogliono essere un omaggio incrociato a Cajkowski (con quel tema che sembra essere una libera rielaborazione della prima frase del celebre andantino dalla Quarta sinfonia) e a Respighi.
Nella presente compilation De Masi cede alle lusinghe delle grandi fanfare e delle marce che di solito associamo al genere solo nel track 12 (La forza) che pure ha una coda assai romantica solo in extremis recuperata da un finale squillo di tromba. E se non è la vocazione romantica a salvare la musica dalla bassa parodia del modo imperiale tipica del peplum, interviene al suo posto un’ironia graffiante, come nel caso delle musiche di Totò contro Maciste (ma qui la scelta è anche motivata dalla presenza del principe della risata).
Impressionante, infine, la qualità notturna delle musiche horror, forse quelle più radicali e moderne del compositore con riferimenti che sembrano spaziare dai momenti più sperimentali di certo Ravel sino alle rarefatte sezioni lente di Bartok (track 24 Nel buio della notte da La lama nel corpo). Anche nell’horror, comunque, la vocazione romantica è piuttosto evidente come starebbe a dimostrare il canto esitante, ma intensamente sentimentale del violino nel successivo track 25 (Mary solo con te).
Un plauso va, quindi, alla CAM per aver distribuito questo splendido CD.


Autore: Francesco De Masi
Titolo: Francesco De Masi - Ritratto di un autore
Etichetta: CAM

Tracklist: 1) Tema di Arizona 2) Find a man 3 In memoria 4) Calibro 45 5) Nascondarella 6) Gringos a caballo 7) Where are you going Johnny? 8) Ringo il volto della vendetta 9) Idillio di Cinzia 10) La vendetta è compiuta 11) Il sogno di Claudia 12) La forza 13) Ttokamen e Tarantenkamen 14) Totokamen e il dio Ammon 15) Ghepardo Cuela 16) Lolanda lova song 17) Concerto per pistola solista 18) Sweet Barbara 19) Sinfonia per due spie 20) Mexico Bossa Nova 21) La scoperta dell’Africa 22) Noa-Noa 23) La croce del sud 24) Nel buio della notte 25) Mary solo con te 26) Chiaroscuri nel bosco 27) One shining moment


Enregistrer au format PDF