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OST - Hairspray

Pubblicato il 10 ottobre 2007 da Alessandro Izzi


OST - Hairspray

Non è facile parlare del CD della colonna sonora di Hairspray. Troppo arduo, infatti, cancellare dalla memoria gli esiti della curiosa compilation di stili ed umori che era stata utilizzata da John Waters per la sua pellicola. Ma difficile anche dimenticare il CD, uscito appena qualche anno fa, con le stesse canzoni eseguite, però dal cast originale del musical di Brodway che, al confronto, appare enormemente più compatto e felice a livello esecutivo.
Da una parte, quindi, la pietra di paragone è il cinema, il modo in cui Waters calava all’interno del suo universo filmico le canzoni e i numeri di ballo. E il confronto rischia di essere abbondantemente fuorviante perché il regista, nel realizzare quella che è probabilmente una delle sue opere meno originali e più “normalizzate”, non faceva altro che affilare i suoi strali contro il genere del musical di cui fingeva di utilizzare la grammatica e le regole per andare a scovare tutta l’ipocrisia che in esso era nascosta neanche tanto bene. Waters, quindi, da una parte centrava il suo discorso su un’estetica da bricolage in cui le canzoni facevano letteralmente a pugni con l’immagine che le conteneva e, dall’altra parte, giocava con un insieme di stili e maniere così disarmonico da dare l’impressione di un immenso circo, una vera e propria baraonda audiovisiva che produceva nello spettatore un leggero stato di ebbrezza. Se Waters, insomma, puntava al meccanismo e al gioco ironico e graffiante che sovvertiva dall’interno le regole stesse del genere, Adam Shankman, regista del nuovo Hairspray è pienamente consapevole di stare realizzando esattamente un musical. L’ironia del remake appena uscito è, quindi, tutto nelle situazioni narrate e non nelle regole codificate del genere. A dirla tutta, mentre Waters giocava col linguaggio, Shankman gioca solo sul contenuto. A cambiare è, quindi, anche il lavoro portato avanti sulle musiche. Se le canzoni del film del 1988 erano tra loro il più possibile diverse e disomogenee, a vincere nel remake del 2007 è, invece, un principio unificante ed armonizzante. Le canzoni composte da Shaiman (le stesse del musical teatrale) sono, infatti, improntate secondo una ricerca di varietà, non di estraneità reciproca. Risultato: quello che per Waters era un antimusical diventa oggi un musical a tutti gli effetti. Il genere ha fagocitato i suoi stessi anticorpi.
Una volta dimenticato Waters si può quindi passare a parlare del lavoro di Shaiman nel comporre le canzoni della nuova versione del musical. Diciamo che, in primissima istanza, il lavoro del compositore americano non passerà certo alla storia per la sua carica innovativa. Perfettamente a suo agio con gli stilemi della musica pop degli anni ’60 e ’70, Shaiman compone, infatti, una serie di canzoni trascinanti, giocate su un gusto manierato spesso anche piuttosto efficace, ma che non sembra mai davvero destinato a toccare le vette del capolavoro.
Un confronto più serrato tra gli esiti del cast teatrale e quelli di quello cinematografico è, comunque, tutto a favore del primo. Già la prima canzone Good morning Baltimore dimostra quella che è la tendenza di fondo di tutto il passaggio dalla versione teatrale a quella cinematografica. Mentre, infatti, nella versione teatrale a farla da padrona è il gioco delle sfumature, con un tripudio di inflessioni che richiedono una voce estremamente duttile, al cinema a contare è, invece il senso del ritmo e la potenza dell’emissione. I risultati non potrebbero essere più diversi, ma pur provando simpatia e rispetto per le doti canore innegabili di Nikki Blonski, nondimeno la nostra ammirazione va tutta per le sottigliezze interpretative di Marissa Jaret Winocur. Impressione questa confermata nella più intrigante (dal punto di vista musicale) I can hear the bells dove, nella versione teatrale si stenta spesso a credere che la voce solista sia una sola. Dubbio che non sorge nella versione cinematografica.
Peggio le cose vanno quando si lascia da parte il ruolo della protagonista e si entra nella realtà dei comprimari. Qui la versione cinematografica mostra un poco la corda rispetto a quella teatrale anche perché (e lo diciamo consapevoli di quanto la cosa suoni impopolare nel contesto delle adolescenti italiane) Zac Efron sarà pure carino, ma ha un voce un po’ bassa e non sempre adeguata alla parte (sarà per questo che nella prima edizione di High school musical la sua voce era stata doppiata nelle canzoni?).
Meno doloroso il passaggio da teatro a cinema per i numeri d’insieme (You can’t stop the beat) che si mantengono quasi alla stesso livello.
L’unica realtà che alza le quotazioni della versione cinematografica è la presenza di Queen Latifah, impareggiabile in profondità di voce e d’espressione soprattutto in quello che è il vertice emozionale dell’intero soundtrack I know wher I’ve been.
Nel complesso, quindi, la colonna sonora di Hairspray (versione cinema 2007) resta gradevole ed è spesso trascinante, ma ha il difetto di lasciarsi dimenticare abbastanza in fretta.


Autore: Marc Shaiman
Titolo: Hairspray
Etichetta: Decca records

Tracklsit: 1) Good Morning Baltimore - Nikki Blonsky 2) The Nicest Kids In Town - James Marsden 3) It Takes Two - Zac Efron 4) (The Legend Of) Miss Baltimore Crabs - Michelle Pfeiffer 5) I Can Hear The Bells - Nikki Blonsky 6) Ladies’ Choice - Zac Efron 7) The New Girl In Town - Brittany Snow 8) Welcome To The 60’s - Nikki Blonsky and John Travolta 9) Run And Tell That - Elijah Kelley 10) Big, Blonde & Beautiful - Queen Latifah 11) Big, Blonde & Beautiful (Reprise) - John Travolta and Michelle Pfeiffer 12) (You’re) Timeless To Me - John Travolta and Christopher Walken 13) I Know Where I’ve Been - Queen Latifah 14) Without Love - Zac Efron, Nikki Blonsky, Elijah Kelley and Amanda Bynes 15) (It’s) Hairspray - James Marsden 16) You Can’t Stop The Beat - Nikki Blonsky, Zac Efron, Amanda Bynes, Elijah Kelley, John Travolta and Queen Latifah 17) Come So Far (Got So Far To Go) - Queen Latifah, Nikki Blonsky, Zac Efron and Elijah Kelley 18) Cooties - Aimee Allen 19) Mama, I’m A Big Girl Now - Ricki Lake, Marissa Jaret Winokur and Nikki Blonsky


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