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OST - Mokadelic: MarPiccolo

Pubblicato il 5 aprile 2010 da Alessandro Izzi


OST - Mokadelic: MarPiccolo

Rinuncia ad ogni consolazione melodica la colonna sonora composta del gruppo Mokadelic per MarPiccolo di Alessandro di Robilant.
Non uno slancio nel canto, non un abbandono al pianto o alla commozione di una volata di note, ma solo gli asciutti giochi delle percussioni su cui si innesta, quasi in risposta, il pizzicato delle chitarre o il discreto arpeggiare (mai oltre i tre toni reiterati) di un pianoforte che ha perduto ogni evanescenza e s’è fatto sostegno ritmico ad un nulla che è tutto atmosfera.
I Mokadelic giocano di rimpianti e di nostalgie. Qualche volta, come nel caso dell’apertura malinconica dei track 2 (Close to Ilva) e 3 (Zumo drive che torna nello score in tre versioni diverse) la chitarra acustica gioca di suggestioni arcane che danno un senso di solitudine incolmabile, distante e dolente. Un’emozione, quella suggerita dalla musica che si chiude nell’aforisma musicale come suggestione di un sentimento che è meglio resti nel giro di poche note che dicono più di lunghi discorsi. È il ricordo di vite che non conoscono il lusso di gite fuori porta, ma se ne portano addosso, per sempre il rimpianto. È la storia di persone costrette a vivere entro casermoni imponenti che sono poco più e poco meno di giganteschi alveari nei quali si perde ogni briciolo di umanità. È il racconto di momenti dolenti in riva ad un mare inquinato che dà pace, ma anche sofferenza perché quel paesaggio non è bello, ma si porta impresso tra le onde, il senso di una bellezza antica che potresti ancora scorgere se avessi un raschietto con cui grattare sotto la patina chimica dei rifiuti industriali che lo appestano.
Di questo straniamento assurdo, di questo mondo che ha perso ogni dimensione umana, si fanno portavoce ideale le distorsioni elettriche della musica. Come quelle che aprono, tra discreti accenni del pianoforte che solo alla fine erompe nel suo moto ribattuto, il track 7 (la terza variazione di Zumo drive), tra i più efficaci dello score nel suo incedere fatale nella descrizione di una Taranto soffocata dai fumi ed attraversata da personaggi munchiani che si portano addosso le loro grida inespresse. Un senso distorto che si conferma nel più impressionante track 10 (Conrad) fondato com’è su un gioco d’echi tra due chitarre impegnate in arpeggi glissati che sanno di sconforto e di ferro e che mimano il riconoscersi del protagonista nelle pagine livide di Cuore di tenebra.
Altrove, come nel track 1 (Silent antenna), la rigidità ritmica mima un cuore che non si arrende allo sconforto, ma continua a battere imperterrito la base di una musica mesta e dolente. Un brano d’ambiente certo, ma fondato su uno sguardo che è lo stesso rabbioso eppure speranzoso del track 11 (Kiss party). Perché la musica dei Mokadelic ci dà certo l’immagine della città nella quale si svolge la storia triste di MarPiccolo, con la liquidità delle onde del suo mare sporco, ma sta fissa negli occhi del suo personaggio principale restituendocene le ansie, le paure e le più tenere speranze.
Sfrontata e un po’ spaccona la musica del film ha spesso, al di là della sua estrema concisione che gli deriva anche dal rifiuto della facile melodia, il respiro infranto di una sinfonia tutta rappresa in pochi gesti e pochi momenti.
Qualche volta, si sostanzia di un piglio forte, volitivo, rabbioso, sinanche sensuale, ma di una sensualità che si rapprende in un moto fisico in cui la tenerezza stenta a prendere corpo e a trovare un suo spazio e un suo respiro.
Altre volte, come nella chiusura del track 12 (Silent antenna end) si fa ricordo di momenti dolci, di tenerezze che si perdono, però, nel vuoto di un silenzio atroce e non risolto.
I Mokadelic confermano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, uno sguardo estremamente personale ed una capacità di aderire al senso e alle emozioni della pellicola non comuni. La loro musica è densa e bella ed aspetta di uscire dalla nicchia cui il genere la confina per diventare espressione di un mondo poetico che certo ha ancora molto da dirci.


Autore: Mokadelic
Titolo: MarPiccolo
Etichetta: CAM records

Tracklist: 1) 1 Silent antenna 2) Close to Ilva 3) Zumo drive 4) Slot father down 5) Zumo drive (VERSIONE 2) 6) Gun send 7) Zumo drive (VERSIONE 3) 8) Conrad 9) While I’m waiting 10) Conrad (ACUSTIC) 11) Kiss party 12) Silent antenna end


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