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OST - STAR WARS: REVENGE OF THE SITH

Pubblicato il 17 ottobre 2005 da Alessandro Izzi


OST - STAR WARS: REVENGE OF THE SITH

La colonna sonora di Star wars: Revenge of the Sith ha l’ingrato, ma necessario compito di quadrare il cerchio delle due trilogie messe insieme. Da un punto di vista strettamente strutturale, quindi, c’è poco spazio per eventuali nuovi temi (l’interessante barbarico e assai stravinskiano tema legato al personaggio del Generale Grievous presentato nel breve track 5 è, forse, l’unico elemento realmente originale dell’intera partitura) e molto è dedicato, invece, alle elaborazioni tematiche, alle metamorfosi sonore, insomma alla nobilissima arte della variazione. Chiaramente ogni rielaborazione del materiale musicale preesistente soggiace a precise esigenze drammaturgiche secondo una logica che è certamente debitrice del teatro musicale wagneriano e della pratica del leitmotiv, ma che si ritaglia altresì lo spazio per una sua originalità e peculiarità. In altre parole John Williams non si limita a comporre della musica che possa in qualche misura commentare le vicende narrate nella pellicola in maniera esterna e quasi impersonale, ma realizza una partitura che è una vera e propria narrazione di secondo grado, il racconto di un altro racconto che condensa, insomma, nel gioco dei temi, nelle armonie sempre cangianti, nei colori bruniti della tavolozza orchestrale tutti i momenti salienti di un complesso discorso narrativo. Si pensi, tanto per citare un esempio abbastanza palese anche all’orecchio dell’ascoltatore più disattento a come il celeberrimo tema della forza (vero e proprio collante di tutti e sei gli episodi) cominci, nel brillante track 3, (Battle of the heroes) a perdere la sua stabilità armonica e a fluttuante, quasi, nel vuoto come a voler rendere palese, anche a livello musicale, il senso di precarietà che ammanta tutta la pellicola. Uno smarrimento che rivive un po’ ovunque nella partitura dal brevissimo accenno del tema nella già citata e percussiva traccia 5 (General Grievous) alla massima rarefazione sonora dell’impressionante traccia 6 (Palpatine’s teachings) dove lo slancio eroico del tema si dissolve in volute armoniche insinuanti che rendono musicalmente il senso di caduta e seduzione del lato oscuro della forza. Quest’ultimo brano è, anzi, forse una delle cose più riuscite di tutta la partitura nella sua assoluta logica impressionistica (di un impressionismo fortemente debitore della maniera ivesiana, comunque) in un percorso tonale indicibile costituito dal giro ostinato delle voci maschili dei bassi nel registro più grave su cui galleggiano, quasi, i brevi lacerti tematici (il tema della forza, come dicevamo, ma anche la possente marcia dell’impero) che vi emergono sopra come le note dei fiati in The unanswered question di Ives. Peccato che il finale enfatico con trilli di campanelli, sebbene motivato certamente dal punto di vista narrativo, dissipi in maniera così brusca l’incanto sonoro di una traccia scura e dolente quant’altre mai. Ma i motivi di interesse della composizione non si esauriscono certamente qui. Si pensi ad esempio al notevole track 8 (Padme’s ruminations) con i suoi melismi di voci femminili sospese nel nulla di arcani passaggi forse in parte debitori di alcuni momenti della musica di Minority report dello stesso compositore per rendersi conto di come, pur nella totale compattezza della composizione non manchi occasione, per l’autore, di sfoggiare il suo raffinatissimo eclettismo. Oppure si pensi all’eroico incedere delle musiche d’azione (track 9: Anakin vs Obi-wan ricavato da Battle of the heroes efficacemente contrapposto al trionfante tema dell’impero) che restano sempre esempi di un luminoso, a tratti geniale mestiere. Ma a colpire prima di tutto è l’innegabile propensione al melodramma che spinge il compositore verso rare isole melodiche dense di un patetismo mai deteriore (track 4: Anakin’s betrayal) grondanti passione e dolore. Da questo punto di vista Revenge of the Sith è davvero il compendio e il superamento delle due precedenti pellicole e la musica, messi da parte i ritmi giocosi e infantili che ancora vivevano ne The Phantom menace, ma messa tra parentesi anche l’oasi incantata della tchaikovskiana storia d’amore tra Anakin e Padmé di Attack of the clones, si concentra tutta nel dolore e nel lutto ben sottolineato dalla marcia funebre (ripresa con perfetta simmetria proprio dal primo episodio della trilogia, ma resa più enfatica da un’orchestrazione più possente e lugubre) che chiude la colonna sonora un attimo prima del lungo brano (il canonico pot pourri di temi e momenti della pellicola) che accompagna i titoli di coda. Una colonna sonora che solo alla fine si concede il lusso di una breve apertura alla speranza con l’accenno del tema dei gemelli a fare da cerniera e da collante con i futuri tre episodi della saga.

Autore: John Williams; titolo: Star wars Episode III: Revenge of the Sith; etichetta: Sony classical

Tracklist:

1) Star wars and The Revenge of the Sith 2) Anakin’s dream 3) Battle of the heroes 4) Anakin’s betrayal 5) General Grievous 6) Palpatine’ s teachings 7) Grevious and the droids 8) Padmé’s ruminations 9) Anakin’s vs Obi-wan 10) Anakin’s dark deeds 11) Enter Lord Vader 12) The immolation scene 13) Grievous speaks to Lord Sidious 14) The birth of the twins and Padmé’s destiny 15) A new hope and end credits [maggio 2005]


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