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OST - Step up 2

Pubblicato il 5 maggio 2008 da Alessandro Izzi


OST - Step up 2

A cosa può servire il CD della colonna sonora di Step up 2?
La domanda, come sempre, nasconde l’insidia e a porsela si rischia sempre di finire in quel ginepraio di risposte facili che a metterle per iscritto hai l’impressione di sparare sulla croce rossa in tempo di pace.
Così, tanto per il piacere di sentirci cattivi, cominciamo ad azzardarne qualcuna cercando di non far troppo rumore per non indispettire quei ragazzi (e sono tanti) che nel film già ci vedono un modello di vita.
La prima risposta che ci giunge alle labbra è naturalmente la più ovvia: in genere un CD uno se lo compra perché vuole sentirsi un’oretta di buona musica in santa pace e senza troppi perché.
In questa prospettiva un’onesta compilation di brani (indipendentemente dal genere) dovrebbe essere svelta, leggera, piacevole e abbastanza variegata da non ingenerare quella fastidiosa impressione di ripetitività che innervosisce e crea distanze.
Già nel Seicento si rivendicava, in musica, il sacrosanto bisogno dei contrasti secondo il quale ad un brano veloce è meglio far succedere un brano lento come ad una tonalità maggiore è bene che subentri, se possibile, una tonalità minore.
Funziona, all’ascolto, un po’ come i deodoranti per la casa: dopo qualche minuto, se non cambiano, se non si evolvono, ti ci abitui e non li noti più. Anzi un po’ ti snervano coi loro aromi che si mischiano a quelli naturali della stanza quasi a volerli soffocare in un abbraccio letale.
Così, cullato dal pensiero che la compilation che hai appena comprato, saprà almeno mischiare un po’ le carte di generi stili ed umori, infili il CD nel tuo lettore e cominci l’ascolto. Parti, quindi, col primo brano ed eccoti Flo-Rida e T. Pain che ti deliziano con un brano a metà tra hip-pop e soul (con venature r’n’b che certo piacciono ai molti Flo-Rida-fans). T. Pain sta lì solo come comparsa musicale, eppure ruba la scena a tutti con l’invidiabile bravura del mattatore che gli basta un gesto, un ghigno, una rima arguta per strappare il gridolino se non l’applauso. Te la senti con l’idea che l’hai già sentita mille volte su MTV o alla radio mentre guidavi per andare al lavoro. L’avevi sentita, appunto, con le orecchie, mentre la mente era intenta ad altro e il cuore inseguiva chissà quali romanticherie. Non era Ascolto prima, non lo è neanche ora.
Poi arriva il secondo brano, cambiano i nomi (è la volta di Missy Elliott con Shake your pom pom) e per quattro minuti sono, in effetti, le sole cose che cambiano per davvero. Non che il ritmo sia lo stesso, non che non mutino le combinazioni strumentali (qui si fa strada anche un pizzico in più di elettronica), ma è l’impressione di vuoto pneumatico che rimane nell’aria. Una cosa che fa un po’ rabbia perché Missy Elliott non è una giovane promessa qualsiasi, ma una realtà commerciale ed artistica di una certa levatura da cui sarebbe lecito aspettarsi qualcosa di più che non la brillantezza acidula di una tromba solista che fa "qua qua" sulla superficie piatta di un nulla di nuovo per tutto il giro d’orizzonte. Impressione che cresce ancor più nella successiva Ching-a-Ling (track 8) che ti suona breve e frettolosa: composta con la mano sinistra e poi tenuta fuori da ogni altra raccolta ad aspettare quel film e quel regista a cui venderla senza farsi troppo male.
Hypnotized con Plies e Akon ti suona un pochettino meglio con quella base acustica, quella pulsazione ritmica giustamente ossessiva che ti abbatte le difese e ti lascia inerme. Ma è solo un momento all’interno di una compilation incredibilmente ripetitiva che dopo la prima mezz’ora ti dà già i mal di pancia.
Decisamente il CD di Step up 2 non lo si compra, quindi per ascoltare buona musica.
Perché allora?
La seconda risposta che sorge spontanea sembra ancora più ingenua della prima: t’era piaciuto il film te ne riporti qualche emozione a casa in formato CD. Ti senti la musica e ti rivedi, nella mente, le scene che t’erano piaciute di più. Ma qui sorge spontaneo un altro dubbio: la maggior parte dei brani proposti nella compilation non solo li senti tutto il giorno alla radio, ma, se guardi negli scaffali della tua cdteca, te li ritrovi tutti lì. Li hai già comprati, o peggio, li hai scaricati da Internet, illegalmente col file sharing e coi downlowd dell’ultimo minuto. Non è roba composta appositamente per il film, ma canzoni già vecchiotte che hai sentito quattromiladuecentoventitre volte senza neanche rendertene conto. E allora che te lo compri a fare un CD fatto quasi tutto di doppioni (le novità son proprio le canzoni di Missy Elliott)?
Ed è qui che arriva la terza risposta: se non lo puoi ascoltare, se non ti porta il nuovo, almeno il CD di Step up 2 ti mette tutti insieme e su un unico supporto una serie di brani sicuramente buoni per ballarci sopra. La sua fine annunciata è, quindi, nelle palestre di mezza Italia coi ragazzi che sognano, dimenandosi, di finire presto in televisione, famosi come Scamarcio o Paris Hilton.
Tra qualche mese sarà buono solo a raccogliere la polvere.


Autore: A.A. V.V.
Titolo: Step up 2 - The streets
Etichetta: Walt Disney

Tracklist: 1) Flo Rida Ft. T-Pain - Low 2) Missy Elliott - Shake Your Pom Pom 3) Cherish Ft. Yung Joc - Killa 4) Plies Ft. Akon - Hypnotized 5) Cassie - Is It You 6) Trey Songz Ft. Plies - Can’t Help But Wait 7) T-Pain Ft. Teddy Verseti - Church 8) Missy Elliott - Ching-A-Ling 9) Enrique Iglesias - Push 10) Cupid Ft. B.O.B. - 369 11) Bayje - Impossible 12) Sophia Fresh Ft. Jay Lyriq - Lives In Da Club 13) Scarface Ft. Trey Songz - Girl You Know 14) KC - Say Cheese 15) Brit & Alex - Let It Go 16) Montana Tucker, Sikora, Denial - Ain’t No Stressin


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