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OST - SYMPATHY FOR LADY VENGEANCE

Pubblicato il 13 giugno 2006 da Matteo Botrugno


OST - SYMPATHY FOR LADY VENGEANCE

La colonna sonora è una bestia strana. A volte molti compositori contemporanei, la cui musica è caratterizzata da frequenti dissonanze e da complesse asimmetrie ritmiche, risultano molto spesso incompresi da un pubblico troppo abituato all’armonia classica o a melodie rassicuranti. Quando però una composizione moderna viene utilizzata come colonna sonora di un film, la musica diventa automaticamente più accessibile a tutti, ne è dimostrazione il Requiem di Ligeti utilizzato in 2001: Odissea nello spazio. Altre volte invece, per rafforzare le immagini che scorrono sullo schermo, si attinge alla musica classica, oppure al repertorio preso in prestito, ad esempio, dalla musica sacra del barocco italiano, come il frammento dello Stabat Mater di Pergolesi che fa da tema portante in Dogville, o da quella dello stesso Bach, di cui hanno fatto più volte uso Tarkovskij e Pasolini.
E se una colonna sonora originale fosse composta imitando perfettamente lo stile di un periodo musicale ben preciso, ovvero la musica italiana della prima metà del ‘700? E’ il caso di questa OST, un’opera musicalmente non originale, ma di efficace accompagnamento delle immagini e, fatto non meno importante, gradevolissima da ascoltare a prescindere dal film. I tre musicisti che figurano tra i credits della colonna sonora, Choi Seung-hyeon, Jo Yeong-wook e Na Seok-joo, si ispirano quasi totalmente a celebri compositori italiani come Vivaldi e Albinoni, ripercorrendone e in parte rielaborandone, le caratteristiche tematiche peculiari. E per accentuare il carattere ‘barocco’ dello splendido lavoro di Park Chan-wook, tutti i brani sono stati eseguiti da un gruppo strumentale specializzato nel repertorio di questo periodo musicale, il Mo Ho Baroque Ensamble.
La genialità di questi compositori dunque, non risiede nella tecnica compositiva, ma nell’aver scritto dei brani di forte impatto emozionale, coerenti con la forza espressiva delle immagini e allo stesso tempo così lontani dall’essere una sterile sequenza di progressioni armoniche. La seconda traccia The Gold Letter, Which It Intends, accompagna i geniali titoli di testa, anticipando a livello tematico lo stile musicale adottato dai tre compositori ed evidenziando, a livello contenutistico, la sacrale drammaticità della storia di Lee Geum-Ja. It Spreads Out, But Do Well invece, presenta un piccola licenza dal barocchismo di fondo (data la presenza di percussioni e di melodie in parte estranee alle fonti d’ispirazioni finora accennate) seppur dando spazio ad ariose progressioni con potenti archi in primo piano. Altra eccezione, stavolta più consistente è quella del brano The Witch’s Gold Letter, che viene inserita nella OST, ma poi così originale non è trattandosi del Capriccio n° 24 di Paganini, autore, tra l’altro, assolutamente estraneo al periodo barocco (anche se c’è da dire che nella pellicola viene utilizzato solo qualche secondo del noto tema iniziale).
Si ritorna alle sonorità barocche con Redemption, brano per clavicembalo ed archi, con The Afternoon When It Is Beautiful, di vivaldiana memoria, e con It changes too much, gradevole adagio, i cui fraseggi di violino possono ricordare il celebre Adagio in Sol minore di Tomaso Albinoni. Uno dei temi portanti del film è sicuramente Lullaby, arrangiato in tre diversi modi, e tutti molto efficaci. Inizialmente il brano è cantato dalla piccola figlia di Lee Geum-Ja, dopo aver chiesto come si dica mamma in coreano; nel secondo caso il tema si estende e viene riproposto secondo lo schema dei numerosi Stabat Mater dei primi del 700’, come quello già citato di Pergolesi ad esempio, con voci di contralto e soprano in stile vocale antico (proposto in questa versione col titolo Mareta and Mareta No’M Faces Plorar - The mom and the mom, day it). Questa ispirazione non sembra essere un caso: lo Stabat Mater è una composizione sacra dedicata alla Madonna, ed è interessante questa riproposizione in chiave moderna, dedicata ad una madre assente e sofferente, ma il cui aspetto sacro rimane comunque in primo piano. Lullaby viene proposta una terza volta, con il suono etereo del flauto traverso e con l’esplosione finale di archi che ne ricalcano la melodia.
A parte la parentesi struggente di Mail, in cui clavicembalo ed archi accompagnano la voce della bambina che legge la lettera alla madre, la OST si conclude con una coppia di brani che si discostano dalle sonorità finora individuate, prendendo forma secondo stili diversi. First It Was Wicked From The World ad esempio, è un brano eseguito per pianoforte e dalle chiare tendenze minimaliste, ma uno dei pezzi meglio riusciti di questa colonna sonora è sicuramente The Wave Mote, Which Is Dejected, valzer malinconico così tanto simile a quello compreso nella Jazz Suite n° 2 di Dimitri Shostakovic, nonchè uno dei temi portanti di Eyes Wide Shut.
Una OST ricca di temi uno più azzeccato dell’altro quindi, in cui ogni traccia può essere dolce come la neve del finale del film, travolgente e impetuosa come la vendetta, sacra come l’immagine di Lee Geum-Ja, splendido angelo redento. Ed anche se non è mai uscito l’album, Sympathy for Lady Vengeance può essere ascoltato e scaricato gratuitamente e legalmente dal sito ufficiale del film in mp3 di buona qualità (192 kbps di bitrate).
Assolutamente vietato ogni download per chi ama esplorare impasti sonori in cui l’originalità espressiva abbia un certo peso. Assolutamente necessario per chi, come noi, ha amato Lady Vendetta.

Autori: Choi Seung-hyeon, Jo Yeong-wook e Na Seok-joo. Titolo: Sympathy for Lady Vengeance.

Tracklist:

01) The Gold Letter Sea Which Is Kind 02) The Gold Letter, Which It Intends 03) It Spreads Out, But Do Well 04) The Witch’s Gold Letter 05) Redemption 06) Sad Karma 07) The Afternoon When It Is Beautiful 08) It Changes Too Much 09) Glass Beads Talk 10) The Place Which The Angel Passes By 11) This Star 12) My Lullaby 13) Mail 14) Crime And The Punishment 15) The Trigger Is Simulated 16) First It Was Wicked From The World 17) The Wave Mote, Which Is Dejected 18) Mareta and Mareta No’M Faces Plorar (the mom and the mom, day it) 19) Geum Ja, Who Is Kind (Another Take) 20) My Lullaby (Another Take)


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