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OST - The Best Of Cam

Pubblicato il 21 aprile 2008 da Paolo Bellipanni


OST - The Best Of Cam

Ogni film nasconde, al suo interno, un segreto astratto ed intangibile senza il quale le immagini che osserviamo rimarrebbero spesso incomplete: un poetico sodalizio, tanto incantevole quanto fondamentale, tra suoni ed immagini, tra ambienti e musiche. Un segreto che non riusciamo a penetrare in alcun modo, ma che resta sempre lì, ingombrante come ogni mistero, perpetuandosi di film in film e di scena in scena. Eppure le case discografiche che spesso vendono musica per film non sembrano davvero consapevoli di cosa significhi separare queste musiche da quelle immagini. La loro è una scelta motivata dal commercio e non dalla teoria.
In Italia un’eccezione a questa prassi potrebbe essere la Cam che, a inizio 2008, ha ben pensato di raccogliere, in un disco, brani tratti dalle migliori colonne sonore di alcuni dei maggiori film usciti durante la passata stagione cinematografica italiana. La famosa etichetta di distribuzione ha così confezionato un prodotto fresco, un vero e proprio raccoglitore di musiche che, pur se molto diverse tra loro per stile e qualità di scrittura, sembrano assumere un surplus di valore nel reciproco accostamento.
The Best Of Cam attraversa generi e sfere musicali velocemente, ma in maniera molto intensa, donando a chi ascolta un quadro sonoro variegato e ricco d’equilibrio: si va così dagli aromi folcloristici di stampo africano di Emigration a quelli più "colti" e drammatici di Capra (entrambe tratte dal documentario Forse Dio è Malato di Franco Brogi Taviani), fino alle evanescenti atmosfere che Lele Marchitelli ha composto per Piano, Solo di Riccardo Milani, qui rappresentate dai soavi intrecci strumentali di L’Altalena e di Brevi Momenti. Dopodiché lo scettro passa in mano a Paolo Buonvino, oramai tra i più apprezzati compositori italiani (brillanti le sue musiche anche per Caos Calmo di Veronesi) che aumenta la carica atmosferica del disco con due spezzoni tratti dalla colonna sonora de I Vicerè, ultimo e discutibile film di Roberto Faenza, in cui l’enfasi evocativa del musicista catanese si materializza, come al solito, attraverso il coinvolgente drammatismo delle sue melodie, spesso prevedibili, ma efficaci nel mantenere alto il ritmo emotivo di ogni scena.
Considerando che i brani contenuti sono quasi tutti di breve durata, il susseguirsi dei brani incalza l’ascoltatore facendolo perdere in una piacevole molteplicità di sfere, stili e dimensioni musicali che si susseguono quasi con dolcezza e con estrema fluidità, senza sbavature nè intoppi: dal rock languido e malinconico di Star Of Mine (tratto da Go Go Tales di Abel Ferrara) fino all’immaginario spagnoleggiante che Giovanni Venosta ritrae in Estomago di Marcos Jorge attraverso le note di Il Flan dei Brasilesi.
Il disco, in questo modo, non stanca mai l’ascoltatore e, anzi, finisce per regalargli anche vere e proprie chicche per le orecchie più "colte" e impegnate, grazie alle cavalcate jazz con cui Enrico Pieranunzi, uno dei massimi esponenti del genere in Italia, trascina lo spettatore di Appuntamento a Ora Insolita (film diretto da Stefano Coletta). E non vogliamo tacere sulle sinuose armonie pianistiche create da Sergio Cammariere ne L’Abbuffata di Mimmo Calopresti o sui sensazionali fraseggi a cavallo tra classica ed elettronica lo-fi che Cristiano Fracaro ha composto per Riparo di Marco Simon Puccioni.
In una così vasta gamma di stili e atmosfere l’ascoltatore non solo si ritrova in bilico tra un genere musicale e un altro, ma scivola lentamente attraverso la miriade di sensazioni e stati d’animo che scandiscono il sentiero sonoro del disco. La sofferenza sociale del documentario di Taviani e quella esistenziale del Luca Flores di Piano, Solo, lo strazio delle diatribe umane in Hotel Meina di Carlo Lizzani e il ghigno satirico della Guzzanti in Le Ragioni dell’Aragosta.
Il disco, così, nel suo essere un caleidoscopio di temi e discorsi, ci obbliga a diventare consapevoli una volta di più di quel segreto di cui si parlava inizialmente.
L’insieme musicale messo a punto dalla Cam è piacevole e, cosa ancor più importante, si dimostra adatto non solo agli affamati di colonne sonore, ma anche a chi desidera lasciarsi avvolgere dalla musica in tutto il suo splendore evocativo.


Autore: Artisti Vari
Titolo: The Best Of Cam
Etichetta: Cam

Tracklist: 1) Emigration 2) Capra (da Forse Dio è Malato di Franco Brogi Taviani); 3) L’altalena 4) Brevi Momenti (da Piano, Solo di Riccardo Milani); 5) I Vicerè 6) Rivoluzione (da I Vicerè di Roberto Faenza); 7) Star Of Mine 8) Monroe (da Go Go Tales di Abel Ferrara); 9) Ciascuno Al Suo Posto 10) Il Paradosso (da Riparo di Marco Simon Puccioni); 11) Defilè 12) Smarrimento (da L’Uomo Giusto di Toni Trupia); 13) Insù 14) Tema Di Sole (da Scrivilo Sui Muri di Giancarlo Scarchilli); 15) Il Valzer (da Valzer di Salvatore Maira); 16) Elena E Gabriele (da L’Abbuffata di Mimmo Calopresti); 17) Blue Waltz 18) A Ora Insolita (da Appuntamento a Ora Insolita di Stefano Coletta); 19) Il Flan dei Brasilesi 20) Lo Specchio (da Estomago di Marcos Jorge); 21) Hotel Meina 22) Pecore e Lupi (da Hotel Meina di Carlo Lizzani); 23) The Art Of Prevention 24) Le Ragioni dell’Aragosta (da Le Ragioni dell’Aragosta di Sabina Guzzanti)


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