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Paperman

Pubblicato il 4 febbraio 2013 da Sabrina Mascellari


Paperman

Nel 1937 Biancaneve e i suoi sette amici nani incantarono il pubblico nel primo film completamente animato e realizzato dai Walt Disney Studios, il più antico studio d’animazione dell’impero Disney. Settantacinque anni più tardi gli studi d’animazione più celebri del pianeta, che intanto hanno assunto la denominazione di Walt Disney Animation Studios, hanno presentato al cinema la loro ultima creatura, Ralph Spaccatutto, preceduto, nella sua ingombrante entrata in scena, da un altro personaggio di casa Disney, George, l’allampanato protagonista del cortometraggio Paperman, proiettato nelle sale cinematografiche prima del film sul burbero eroe dei videogiochi arcade. Ralph e George rappresentano la scommessa vincente di quest’anno per gli Studios californiani, visto che entrambi sono in corsa verso l’Oscar per l’animazione: il primo nella categoria del miglior film e il secondo in quella dedicata al miglior cortometraggio. Paperman è una fiaba urbana di sei minuti ambientata a New York (affascinante anche nel cinema d’animazione) con il C’era una volta che inizia nella stazione in cui George sta aspettando il treno che lo porterà al lavoro. Con aria dimessa l’uomo dei fogli tiene in mano un pila di pratiche del suo ufficio mentre un soffio di vento galeotto fa volare una pagina sul viso di Meg, una graziosa ragazza con gli occhi da cerbiatto che lascia involontariamente l’impronta delle sue labbra sul foglio recuperato da George. Un sorriso, uno sguardo e via … Meg è già sul treno che si allontana mentre George si ritrova nell’austero ufficio controllato da un capo arcigno che gli consegna una montagna di pratiche; fogli su fogli con i quali il giovane impiegato farà tanti aeroplani da lanciare alla finestra del palazzo di fronte, dove scorge per caso Meg, con la speranza di attirare l’attenzione della ragazza e poterla così conoscere e incontrare. Impresa non facile, ma siamo in un racconto Disney dove la magia “fa tutto quel che vuoi tu” e i sogni diventano quasi sempre reali, inclusi quelli del timido George che si ritroverà in un epilogo imprevisto e rocambolesco che non deluderà i romantici. Diretto dal regista esordiente John Kahrs, a capo di un piccolo team di lavoro, Paperman si avvale di una tecnologia innovativa basata sul software Meander che permette di creare immagini, sfondi e personaggi in CG e aggiungere disegni realizzati a mano con il risultato dei volumi che assumono profondità in un effetto tridimensionale impossibile da ottenere con le tradizionali tecniche di animazione. In Paperman la grafica digitale 3D si fonde con le tecniche classiche 2D per restituire splendide immagini in un bianco e nero sfumato sulle tonalità del grigio e con soli due toni cromatici utilizzati per il personaggio di Meg. Kahrs gioca la carta del romanticismo e realizza un gioiello che, pur non essendo adatto al pubblico dei bambini, coniuga pionieristicamente creatività, tecniche classiche di animazione e lo stile inconfondibile di Disney con le più evolute innovazioni tecnologiche. In attesa di sapere se l’Academy premierà la storia romantica di George e Meg, è possibile ora, per chi l’avesse persa al cinema, vederla in rete e farsi rapire per pochi minuti dalla magia e la bellezza di un piccolo capolavoro d’animazione.

Tweeting: Poetica favola urbana firmata Disney Animation in cui creatività e tecniche classiche di animazione si fondono con l’innovazione tecnologica.

Where to: Su YouTube all’indirizzo http://www.youtube.com/watch?featur... .


(Paperman); Regia: John Kahrs; sceneggiatura: Clio Chiang, Kendelle Hoyer; montaggio: Lisa Linder; musica: Christophe Beck; interpreti (edizione originale): John Kahrs, Jeff Turley, Kari Wahlgren; produzione: John Lasseter, Kristina Reed; origine: USA, 2012; durata: 6’


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