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Passato, Prossimo [fumetto]

Pubblicato il 3 giugno 2014 da Antonio Napolitano


Passato, Prossimo [fumetto]

«Se mi lasci ti cancello incontra Ritorno al futuro che incontra la Trilogia del dollaro di Sergio Leone, passando per Ricomincio da capo e L’ultimo boy-scout».

Passato, Prossimo fa parte della giovanissima collana Le Ali lanciata dalla casa editrice Tunuè per diffondere la lettura di graphic novel ad un prezzo molto basso ed è un “paranormal romance dedicato agli amori adolescenziali”. Questa è infatti la definizione che ha dato il suo autore, Emanuele Rosso, giovane disegnatore e fotografo al suo primo vero e proprio graphic novel, dopo aver collaborato per anni come assistente per disegnatori come Davide Toffolo e Giorgio Cavazzano. Leo ha diciotto anni, è stato appena lasciato dalla fidanzata e vuole trovare il modo per tornare insieme a lei. Suoi amici e consiglieri sono due personaggi strampalati, uno è una statuina parlante di Clint Eastwood (chiaro riferimento al personaggio di Humphrey Bogart con cui dialoga Woody Allen in Provaci ancora, Sam) che gli dà consigli solamente attraverso citazioni delle sue battute dei western e l’altro è suo zio, una specie di Doc Brown italiano che ha appena inventato una macchina del tempo usando un normalissimo passaverdure. Leo ha l’idea che può fargli risolvere il problema: tornare indietro nel tempo e fare tutto quello che non ha fatto e per cui è stato lasciato dalla fidanzata. L’idea funziona perfettamente ma non risolve tutti i problemi di Leo che è costretto perciò a fare continui viaggi del tempo. Non è detto che cambiando il destino poi si ottiene veramente ciò che si vuole, anche perché la macchina del tempo ha un limite di viaggi oltre i quali non si può andare…

Passato, prossimo è una storia limpida pensata con un occhio di riguardo per un pubblico di adolescenti (si potrebbe avvicinarlo al pubblico dei manga Shonen), ma in realtà Rosso, classe 1982, utilizza il fumetto al posto del passaverdure per compiere lui un salto nel tempo. Quel ragazzo diciottenne amante del cinema e che parla con Clint Eastwood e nipote di Doc Brown, non può essere un diciottenne dei giorni d’oggi. E nemmeno la sua fidanzata Anna. Sono più contemporanei i bambini che buttano la macchina del tempo nell’immondizia perché “non è nemmeno touch-screen!”. Ma al di là di ogni contesto storico-ambientale, Rosso racconta una storia universale che fa rivivere la gioia e la condanna del primo innamoramento/tradimento, quando tutto sembra eterno e ogni decisione, ogni piccola azione presa in amore a quella età può avere conseguenze che sembrano pari ad un dopo-guerra mondiale. La storia è minima(l) e snella, non si è oppressi da dialoghi sentimentali (stiano lontani gli amanti del moccismo) e la narrazione scorre più attraverso l’uso delle immagini che dei balloon. La forza della narrazione è proprio nella parte visiva dove, come in Eternal Sunshine, le azioni vengono troncate d’improvviso, così anche Passato, prossimo va avanti con lo stesso ritmo sincopato passando brutalmente da un piano di azione all’altro e non è la macchina del tempo ad interrompere il flusso. Più che una citazione stilistica, questa soluzione si rifà semplicemente alla nostra memoria, al modo in cui funziona la nostra mente davanti ai ricordi (piccoli flashback che abbandoniamo nel nulla per paura o anche senza una ragione). Leo non viaggia nel tempo, non spazia nei secoli, semplicemente si sposta di anno in anno. Questa macchina del tempo a differenza di quella di Marty McFly serve infatti a riappropriarsi di un’adolescenza perduta, di un tempo che non può ritornare.

Passato, prossimo deve molto a Blankets, opera pluripremiata di Craigh Thompson, sia per la storia che per i disegni. Anche perché entrambi hanno, non a caso, tra i padri ispiratori disegnatori come David Mazzucchelli e Blutch. C’è da dire che il tratto di Rosso è più spigoloso rispetto al disegno pacato e morbido che ci si aspetta da un graphic novel (ma le aspettative sono naturalmente soggettive). I corpi sono troppo sfuggenti e in costante tremore, movimento che fa schizzare troppo velocemente il lettore da una vignetta a quella successiva e che funziona sicuramente meglio per la lettura della serialità (come nel caso dei manga). Comunque, di sicuro un esordio positivo per Emanuele Rosso un autore capace (per vedere basta navigare sul suo sito) di riprendere nei suoi schizzi tantissimi stili differenti con molta facilità passando dal fumetto classico europeo al graphic journalism (Joe Sacco, Guy Delisle) al tratto più underground (Andrea Pazienza). Rosso ha tutte le carte in regole per permettersi dei rischi e cercare una sua personale sintesi sempre più marcata e coinvolgente.


Autore: Emanuele Rosso
Titolo: Passato, Prossimo
Editore: Tunuè
Collana: La Ali
Dati: 254 pp, brossurato
Anno: 2013
Prezzo: 9,90 €
Isbn: 9788897165668
webinfo: [Scheda libro sul sito Tunuè>http://www.tunue.com/passato-prossi...


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